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Risposta alla lettera aperta indirizzata dagli amici Alfarano e Marescotti all'Assessore Regionale pugliese all'Ecologia
- Subject: Risposta alla lettera aperta indirizzata dagli amici Alfarano e Marescotti all'Assessore Regionale pugliese all'Ecologia
- From: <segreteria.ecologia at regione.puglia.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Wed, 13 Sep 2006 19:19:36 +0200
Cari amici, per capire se, in materia ambientale, la Regione stia realizzando o tradendo un "sogno" occorrerrebbe una riflessione più serena. In un anno il Consiglio Regionale ha varato 10 leggi ambientali, fra le quali quella di "moratoria" dell'eolico, quella dell'inquinamento luminoso, quelle degli appalti "verdi" nella pubblica amministrazione e 7 nuovi parchi fra cui il rilevante e contrastato Parco della Terra delle Gravine. Nell'ultima legge di assestamento di bilancio, inoltre, abbiamo inserito nuove norme in materia di elettrosmog per meglio tutelare la nostra salute ed oggi apprendiamo che il Governo Nazionale intenderebbe impugnarla perché turba l'equilibrio fra questa esigenza e quella degli "impianti necessari al Paese". Abbiamo inoltre predisposto il PEAR, il PRAE e diversi regolamenti (7, per la precisione) che dettano certezze ai comportamenti di tutti gli attori in vari settori, dai materiali di scavo alle lavanderie, dall'energia eolica all'elettrosmog. Non credo che questa rilevante attività, alcuni parlano di un record, prevalentemente legislativa e programmatoria come deve essere la funzione della Regione, possa annichilirsi nell'esprimere un giudizio sulle politiche ambientali della Regione e specificatamente su quelle dell'Assessorato all' Ecologia. Ma il punto è, naturalmente, quello dei rigassificatori in Puglia. Qui, a mio parere, il convitato di pietra è il governo nazionale poichè è del tutto chiaro ed è stato più volte dichiarato dalla Regione che la scelta di ospitare in Puglia un rigassificatore è conseguente non al fabbisogno energetico della Puglia ma ad una politica di solidarietà nazionale che ci viene richiesta - a mio parere con buone ragioni - dal governo Prodi. Noi ci battiamo con il Governo perché la Regione venga messa in condizione di esprimere la sua Valutazione di Impatto Ambientale e garantiamo ai pugliesi non solo la massima attenzione in questa procedura ma anche l' attento ascolto di tutti e di tutte le posizioni e le argomentazioni. Altri, che propugnano di fatto l'ipotesi di una moratoria dei rigassificatori in Puglia hanno tutto il diritto di difenderla con determinazione e, immagino, nel rispetto delle posizioni degli altri. Infine la questione di Mediterre e degli sponsor. Sorvolo che di questo evento e del suo significato simbolico, politico e pratico si colga solo la marginalità delle sponsorizzazioni e non il suo rilancio che è esplicitato da così tanti elementi che meriterebbero una rubrica a parte. In tutte le sue edizioni, siamo alla quarta, Mediterre ha chiesto ed ottenuto sponsorizzazioni fra i grandi gruppi che operano nel nostro Paese. Non avevamo ragione di cambiare metodo giacchè per noi la sponsorizzazione dell'ILVA o dell'Enel, per fare qualche esempio, non comporta alcuna modifica delle posizioni della Regione sul piano BAT o sul PEAR con relativa riduzione del carbone a Cerano. Le scelte della Regione sono motivate infatti da contenuti di maggior spessore. Del resto e per le stesse ragioni nessuno mena scandalo se alcuni degli stessi gruppi sponsorizzano iniziative, convegni ed anche campagne nazionale della Lega Ambiente o di altre associazioni. Seminare insinuazioni può solo abbassare il livello del confronto e farlo degradare. Sarebbe invece opportuno che esso si sviluppasse sul merito e nello specifico sul Piano Energetico Ambientale Regionale e sulle scelte strategiche e operative che esso contiene. Ne guadagneremmo tutti e in primo luogo i pugliesi. Cordialmente. Michele Losappio Modugno, 13 settembre 2006
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