"Taranto sede del comando Nato"



L'annuncio dello Stato Maggiore, la base navale jonica terzo tassello dopo Spagna e Gran Bretagna

                               "TARANTO SEDE DEL COMANDO NATO"

La Difesa conferma, i pacifisti replicano: neppure il Parlamento era stato informato


TARANTO - Il Comando Italiano delle Forze marittime (Comitmarfor) con base a Taranto, è stato ufficialmente certificato come «forza Nato ad alta prontezza operativa». Con questa nuova attestazione – si legge nel comunicato dello Stato Maggiore della Difesa – Taranto diventa sede del terzo comando marittimo Nato, dopo Gran Bretagna e Spagna, «in grado di assumere a rotazione il compito di forza di pronto intervento (in sigla Hrfm, High Readness Force Maritime), proiettabile in qualsiasi parte del mondo».<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />

«Un attento e prolungato esame durato tre giorni da parte del team ispettivo del Comando della Forza multinazionale di Risposta Nato di Lisbona – spiega la nota della Difesa -, ha valutato le capacità di coordinamento e controllo dello staff multinazionale Comitmafor concedendo la prestigiosa certificazione».

Una delle caratteristiche peculiari della base Nato di Taranto, spiega ancora la Difesa, «é la sua capacità di intervenire, con estrema rapidità, al comando di forze aeronavali e anfibie Nato e multinazionali, in caso di crisi nell'area del Mediterraneo o in quelle circostanti, con compiti di mantenimento o imposizione della pace, aiuti umanitari e difesa collettiva e in particolare contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa.

In situazione di allertamento normale Il Comitmarfor della Nato é composto da 80 tra uomini e donne ufficiali e sottufficiali. La disponibilità di personale diventa di 110 in caso d’elevato allarme per fronteggiare situazioni di crisi.

Immediata la presa di posizione dei pacifisti ionici. «Lo Stato Maggiore della Marina Militare – afferma Alessandro Marescotti, leader dell’associazione telematica Peacelink - ha confermato quanto avevamo comunicato lo scorso anno e cioè che Taranto era diventata base Nato. Ora – conclude - vi è la certificazione ufficiale. Tutto ciò – prosegue - è avvenuto in spregio alle regole più elementari della democrazia perchè né il Parlamento, né le Commissioni parlamentari erano informate». Secondo l’Ufficio stampa del comando della Marina di Taranto, invece, «la certificazione ricevuta nei giorni scorsi fa parte di una complessa prassi che stabilisce solo il superamento di una tappa operativa».

Nazareno Dinoi

Fonte: Corriere del Mezzogiorno 12/3/05 (allegato regionale pugliese del Corriere della Sera)


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Altre informazioni:

- Il comunicato di PeaceLink
http://lists.peacelink.it/taranto/msg00885.html

- L'archivio sul rischio nucleare a Taranto
http://italy.peacelink.org/disarmo/indices/index_33.html