pienamente riuscita la manifestazione contro la guerra a Taranto



Oggi a Taranto si è svolta una manifestazione pacifica e numerosa manifestazione contro l'ingresso dell'Italia in guerra. Vi hanno partecipato persone di diverso orientamento ideale e politico. Tante le associazioni ecopacifiste e dell'universo della solidarietà e del volontariato. Si è dispiegata - sotto gli schermi della Marina Militare che trasmettevano le immagini della portaerei Garibaldi in procinto di partire - una catena umana, a cui si riferiscono le foto che stiamo per inserire su www.peacelink.it E' stata una manifestazione colorata, nonviolenta e all'insegna dello slogan "NON IN MIO NOME": i manifestanti hanno distribuito l'articolo 11 della Costituzione ("L'Italia ripudia la guerra...") e hanno esposto cartelli per dissociarsi dall'intervento armato che è stato invece illustrato dal vicepresidente Fini sul maxischermo nella rotonda del Lungomare. La gente presente si è avvicinata al "gazebo centro stampa" di PeaceLink e ha chiesto i volantini, avviando un incontro e un dialogo che ha reso ben accolta nella piazza la presenza dei pacifisti e degli altoparlanti che traslettevano la diretta di Primavera Radio Popolare Network. Nel frattempo arrivavano via SMS i nuovi dati del sondaggio sull'orientamento dell'opinione pubblica tarantina circa l'ingresso dell'Italia in guerra, rilevanti in punti della città non coinvolti in alcuna manifestazione (per non falsare il rislutato). I risultati sono i seguenti: alla domanda "L'Italia parteciperà alla guerra: lei è d'accordo?" le risposte sono state le seguenti
- sì sono d'accordo 46,8 %
- no non sono s'accordo 53,2%
E' quindi prevalsa l'opinione contraria alla guerra in una città come Taranto che spesso viene ritenuta indiscutibilmente "fedele" ai valori militari essendo sede della più grande base navale italiana. Va specificato che il sondaggio è stato condotto da rilevanori non coinvolti in alcuna manifestazione pacifista e in punti distanti da ogni manifestazione al fine di non falsare il risultato. Il campione è stato di 977 intervistati, quindi altamente attendibile. Fino a due giorni fa i due fronti dei tarantini si suddividevano così: 54,9% contrari e 45,1% favorevoli all'intervento militare dell'Italia in guerra (su un campione di 455 intervistati). Quindi il dato mantiene una sostanziale stabilità, mostando una variabilità limitata ad un intervallo percentuale dell'1,7%.

Alessandro Marescotti - presidente di PeaceLink