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Iraq. Lilliput toglie la fiducia ai senatori del non voto
Comunicato Stampa Rete Lilliput
Ufficio stampa Cristiano Lucchi: tel. 339/6675294 -
ufficiostampa@retelilliput.org
Iraq. Lilliput toglie la fiducia ai senatori del non voto
E rilancia la campagna di pressione tramite mail in vista del voto alla Camera
"Il popolo delle bandiere prende atto che oltre al centrodestra anche molti
senatori dell'opposizione hanno votato a favore del rifinaziamento della
missione militare italiana in Iraq." Con queste parole Gualtiero Via,
referente del gruppo nonviolenza della Rete Lilliput, organizzazione
promotrice della Campagna Bandiere di Pace, richiama al principio di
coerenza che non è stato rispettato e invita le reti e i gruppi del popolo
per la pace a rendere pubblica la lista dei parlamentari che non si sono
opposti alla decisione del prolungamento della missione di occupazione in
Iraq (alla pagina
http://www.retelilliput.net/Segreteria/TemiCaldi/TemiCaldiDx/senatori-nonvotonoiraq_html).
I parlamentari che non hanno votato NO "non dovranno mai più contare sul
voto di chi si sente tradito sui temi decisivi della Pace, della fedeltà
alla costituzione, dei diritti umani, del diritto internazionale" -
scrivono Luigi Ciotti, Gino Strada, Alex Zanotelli in una nota in merito al
voto in Senato.
Continua Gualtiero Via: "Siamo contrari alla politica estera e militare che
si accoda a quella degli Stati Uniti. Se guardiamo alla 'pace armata'
portata in Afghanistan dalla coalizione guidata dagli USA, questa non ha
sconfitto la struttura di Al Qaeda, non ne ha isolato i capi o indebolito
l'azione, mentre ha consegnato il paese alla spartizione fra i signori
della guerra delle varie etnie. Fra l'altro, l'Afghanistan produce ed
esporta ora molto più oppio di quanto non facesse sotto i Talebani. E' per
questo che non si può usare il rifinanziamento delle 10 missioni di pace
come giustificazione del "non voto" a una missione militare di occupazione
in Iraq che è tutt'altro che un invio di forze di garanzia internazionale a
tutela dalle violenze sotto l'egida delle Nazioni Unite."
Da registrare i comunque significativi 42 voti contrari alla partecipazione
delle truppe italiane alla guerra all'Iraq e all'occupazione di quel paese,
voti che rilanciano il significato della grande manifestazione prevista per
il 20 marzo a sostegno delle richieste dei movimenti dei pacifisti
americani. Nei giorni precedenti il voto sono partite quasi 8.000 email di
pressione verso i parlamentari grazie a un sistema "valanga di email"
promosso dal Comitato Fermiamo la Guerra e messo a disposizione dalla Rete
di Lilliput alla pagina http://www.retelilliput.org/votodipace.asp.
Rilanciamo quindi la spedizione di email anche per il prossimo voto alla
Camera sul decreto legge DDL 2700 speranzosi di registrare una condivisione
convinta e non opportunistica dei valori del popolo della pace.
Referente gruppo nonviolenza Rete Lilliput: Gualtiero Via - tel. 349/1758940