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comunicato stampa CVGG
- Subject: comunicato stampa CVGG
- From: "carlo" <carlo@inventati.org>
- Date: Thu, 12 Feb 2004 09:33:59 +0100
COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
www.veritagiustizia.it - info@veritagiustizia.it
UNA CAPITALE EUROPEA CHE IGNORA I DIRITTI?
Signor Sindaco Pericu,
siamo sorpresi dalla solerzia con cui la Sua amministrazione comunale si è
mossa per costituirsi parte civile, per danni materiali e morali, contro i
26 manifestanti il cui processo inizierà il 2 marzo.
Il nostro stupore aumenta se consideriamo il Suo silenzio di fronte alla
nostra lettera del 19 gennaio scorso, con la quale le chiedevamo di fare di
Genova nel 2004 non solo la capitale europea della cultura, ma anche la
capitale europea dei diritti civili. Le chiedevamo di costituirsi come
parte dei civili nei futuri processi per i fatti di Bolzaneto e della Diaz,
e di impegnarsi affinché siano accertate tutte le responsabilità per i
gravissimi abusi sulle persone commessi dalle forze dell'ordine dei giorni
del G8. Glielo chiedevamo perché siamo convinti che finché questo non
avverrà, Genova in tutto il mondo continuerà ad essere una parola ostile,
continuerà a ricordare i giorni più bui della nostra democrazia a tante,
troppe persone.
Nel luglio 2001 nella Sua città furono calpestati molti dei fondamentali
diritti previsti dalla nostra Costituzione e dalle norme europee ed
internazionali, come più volte denunciato anche da Amnesty International.
Ora apprendiamo che i suoi legali chiederanno risarcimento per i danni
all'immagine della città arrecati dai 26 imputati che saranno in tribunale
il 2 marzo.
E' stupefacente che Lei non si sia accorto che l'immagine di Genova è stata
profondamente segnata da quei giorni per ben altri motivi. Ci sono migliaia
di persone, in Italia, per le quali è ancora difficile, a due anni e mezzo
di distanza, tornare in Corso Italia, come in piazza Manin, per non parlare
di piazza Alimonda.
Bolzaneto è un toponimo ormai conosciuto in tutto il pianeta come il luogo
dove centinaia di persone sono state torturate. Diaz non è più il nome di
un generale impegnato nell'inutile strage del 1914-1918 ma il luogo dove
alcune decine di appartenenti alle forze dell'ordine (travisati e quindi
sfuggiti alla giustizia) hanno devastato e saccheggiato due edifici
pubblici, pestando a sangue 93 persone. In tutto il mondo è noto che chi ha
guidato quella mattanza e ha preparato in maniera così goffa la
falsificazione delle prove, oggi è stato promosso ad alti incarichi.
Non comprendiamo come Lei possa fingere di non sapere tutto ciò.
COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
Genova, 11 febbraio 2004