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L'INFORMAZIONE ALTERNATIVA - SCHEDA LIBRO



L'INFORMAZIONE ALTERNATIVA
Dal sogno del villaggio globale al rischio del villaggio globalizzato.

Di CARLO GUBITOSA
Con due contributi di RICCARDO ORIOLES e STEFANO CHICCARELLI

Edizioni EMI - Bologna
128 pagine - euro 7,00
ISBN 88-307-1165-9

E' possibile richiedere una COPIA OMAGGIO del libro per una eventuale 
recensione contattando l'autore all'indirizzo di posta elettronica 
c.gubitosa@peacelink.it o telefonando al numero 3492258342, specificando il 
proprio nome e cognome, il proprio indirizzo di posta elettronica e la 
testata di appartenenza. Le associazioni e i gruppi di volontariato 
interessati ad organizzare incontri di presentazione del libro possono 
richiedere delle copie a prezzo scontato.

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SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO

Un giornalista freelance, membro attivo del network "PeaceLink", ci parla 
della sua passione per l'informazione nei suoi aspetti giornalistici, 
tecnologici, sociali e politici. Un viaggio negli angoli piu' nascosti del 
"villaggio globale" per scoprire che l'informazione e' potere, 
l'informazione e' business, l'informazione e' un'arma di guerra, 
l'informazione e' disuguaglianza, ma e' anche fatta di liberta', passione, 
impegno sociale, rapporti umani, curiosita', voglia di esserci e di capire 
la storia del proprio tempo.

Sui pacchetti di sigarette c'e' giustamente scritto "nuoce gravemente alla 
salute". Sui libri venduti al supermercato dovrebbe esserci scritto "nuoce 
gravemente alla salute degli editori che non hanno delle vendite cosi' 
massicce da permettersi di vendere libri di trecento pagine a quattromila 
lire, per di piu' pagando il costo necessario per la distribuzione nei 
supermercati, nelle edicole e negli autogrill". Non esiste ancora un 
"consumo critico" di giornali e libri. Davanti a un casco di banane ormai 
abbiamo imparato a chiederci da dove vengono, che impatto ha la 
coltivazione delle banane sull'economia del paese da cui provengono, quali 
sono le condizioni di vita degli agricoltori che le coltivano, se il prezzo 
pagato ai produttori e' sufficiente per una vita dignitosa, se le tecniche 
di coltivazione di quelle banane sono state rispettose dell'ambiente 
naturale. Di fronte a un libro non riusciamo neanche a chiederci chi 
finanziamo con l'acquisto di quel libro e che modello di sviluppo 
editoriale e informativo alimentiamo con il nostro acquisto.

Accanto al testo di Carlo Gubitosa, nel libro sono contenuti due contributi 
autorevoli: il primo e' di Riccardo Orioles, uno tra i giornalisti piu' 
onesti e lucidi dell'attuale panorama italiano, che nella sua prefazione 
parla dei nuovi diritti dei lettori e dei fruitori di informazione: "tre 
diritti nuovi e precisi, ciascuno dei quali confligge con gli interessi 
immediati dei grandi produttori d'informazione. Di questi diritti, il piu' 
nuovo ed eccitante e' l'interattivita'. Il secondo e' la correttezza 
pubblicitaria (informazione distinta alla promozione, e le fonti 
d'informazione distinte dalle fonti di promozione). La privacy il terzo. E 
il giornalista? Fra qualche anno al massimo, in quanto categoria nel senso 
attuale, semplicemente non esisteremo piu'; cosa d'altronde non nuova nella 
storia, visto che una sorte del genere e' gia' toccata ai De Foe, ai 
Rochefort, ai Kipling - il libellista, l'agitatore, il viaggiatore, le 
varie categorie in cui di volta in volta s'e' incarnato il mestiere. Ci 
tocchera' trasformarci coerentemente - e continuando lucidamente ad essere 
giornalisti - in qualcosa di completamente rinnovato, "irregolare", 
"strano". Che ruolo puo' avere infatti un "giornalista professionista", in 
una situazione come questa? C'e' ancora una specifica tecnologia che lo 
caratterizza? Che cosa lo caratterizza, allora? Il medico un tempo faceva i 
salassi, oggi deve sapere che cos'e' il Dna. Tecnologie completamente 
cambiate: che cos'e' rimasto immutato? L'approccio umanistico al malato. Il 
medico e' quel professionista che, nel variare delle tecnologie, fornisce 
all'utente le garanzie culturali contenute nel giuramento di Ippocrate. Il 
giornalista oggi e' semplicemente, nel variare illimitato delle tecnologie, 
il detentore del giuramento. Ieri garantiva che l'informazione fosse 
"veritiera e corretta". Oggi garantisce che l'informazione sia anche, nel 
nuovo quadro tecnologico: distinta dalla pubblicita'; non invasiva della 
privacy; e sufficientemente interattiva. Tutt'e tre queste caratteristiche 
possono essere quantizzate in termini oggettivi. Di questi nuovi diritti 
debbono rendersi garanti le organizzazioni dei giornalisti . Ma la funzione 
di garanzia tocca soprattutto al singolo giornalista e ne e' anzi 
l'elemento costitutivo. E' la funzione di garanzia nei confronti del 
lettore, e non questa o quella (necessaria) competenza tecnica che 
distingue chi e' giornalista da chi non lo e'. Essa distingue, in 
particolare, il giornalista dall'operatore dell'informazione per conto 
delle imprese".

Il secondo contributo e' di Stefano Chiccarelli, uno degli esponenti piu' 
autorevoli dello scenario Hacker italiano, che riflette sulle 
trasformazioni culturali che hanno accompagnato la diffusione delle nuove 
tecnologie dell'informazione. Secondo Chiccarelli "un tempo entrare in rete 
significava iniziare a farsi delle domande nuove sul controllo dei media, 
sul "grande fratello" e sulla manipolazione delle informazioni. Entrare in 
una comunita' e creare delle relazioni con altre persone era l'unico modo 
per avere informazioni utili o suggerimenti tecnici, e senza relazionarsi 
agli altri un uso "solitario" della rete non aveva senso. Oggi tutto questo 
non e' piu' vero, ci sono tutti gli strumenti per avventurarsi in 
escursioni solitarie della rete, lo stereotipo di isolamento con 
il  computer che veniva sbandierato come uno dei possibili effetti negativi 
della diffusione della telematica e' diventato possibile, proprio ora che 
non se ne parla piu'. L'idea che sia la rete stessa ad educare i suoi 
utenti sta fallendo e forse noi che ci credevamo ciecamente, solo perche' 
in rete avevamo trovato degli strumenti di crescita e di apprendimento, 
siamo stati degli ingenui. La rete e' stata sommersa da milioni di persone 
e non ha fatto a tempo ad educarle, ma al contrario e' stata l'"utenza di 
massa" a cambiare significativamente la telematica, almeno nei suoi aspetti 
superficiali. E gli hacker? Gli hacker ci sono ancora, cosi' come ci sono i 
cracker (quelli che si divertono ad entrare nel computer degli altri), e a 
queste definizioni si aggiungono molte altre etichette con cui si sta 
cercando di definire qualcosa che non e' classificabile".

Questo libro e' una "cassetta degli attrezzi" che mette a disposizione 
strumenti nuovi per l'analisi e la critica dei media, per valorizzare e 
rendere piu' efficaci le nuove forme di impegno civile nate grazie alle 
nuove tecnologie dell'informazione. Grazie all'attivismo telematico e alle 
produzioni culturali che nascono dal basso, oggi possiamo disporre di nuove 
categorie di valutazione, nuovi strumenti culturali e nuovi contropoteri 
per bilanciare i "poteri forti" dell'informazione, dell'editoria e della 
televisione.
	
GLI AUTORI

Carlo Gubitosa <c.gubitosa@peacelink.it> e' un giornalista freelance che 
collabora dal 1994 con l'associazione di volontariato dell'informazione 
"PeaceLink". Ha gia' pubblicato i volumi "Telematica per la Pace" (1996), 
"Oltre Internet" (1997), "Italian Crackdown" (1999).'

Riccardo Orioles <ricc@libero.it> e' un giornalista antimafia, fondatore 
del settimanale "Avvenimenti" e collaboratore de "I Siciliani", che ha 
pagato sulla sua pelle il prezzo delle proprie scelte. Attualmente produce 
in rete la "Catena di San Libero", un bollettino telematico indipendente 
che conta diverse migliaia di iscritti.

Stefano Chiccarelli <neuro@olografix.org> e' un esperto di nuove tecnologie 
e cultura informatica. Nel 1993 ha fondato l'associazione culturale 
telematica "Metro Olografix" <www.olografix.org>, che attualmente e' uno 
dei punti di riferimento del panorama hacker italiano. Nel 1997 ha 
pubblicato il libro "Spaghetti Hacker".

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INDICE DEL LIBRO

Prefazione
di Riccardo Orioles

Introduzione

PARTE I - TELEMATICA, GIORNALISMO, SOFTWARE E TELEVISIONE

* Il Villaggio Globalizzato
* L’informazione tra Societa' e Mercato
* Televisione: Chi controlla i controllori?
* Diritto d’autore o legge del piu' forte ?
* Storia del diritto d'autore sul software
* Linux e il "software libero"

PARTE II - GUERRA, PUBBLICITA', VOLONTARIATO E BUSINESS

* Manuale per la Propaganda di Guerra
* Finmeccanica - Cronaca di uno spot
* Le associazioni in rete
* Gli albori della telematica sociale
* Dalla comunicazione al Business

Postfazione
di Stefano Chiccarelli

Bibliografia
Licenza di utilizzo e distribuzione del testo

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PER CONTATTARE L'AUTORE

L'autore del libro e' raggiungibile al numero telefonico 3492258342 oppure 
all'indirizzo di posta elettronica c.gubitosa@peacelink.it - le 
associazioni e i gruppi di volontariato interessati ad organizzare incontri 
di presentazione del libro possono richiedere delle copie a prezzo scontato.

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www.emi.it, cercando nel settore "COLLANE" la collana "GIUSTIZIA AMBIENTE 
PACE". Oltre al sito web sono disponibili altre modalità di ordine:

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ore 8.00 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.00 al seguente numero: 
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libraria o anche una semplice lettera, specificando chiaramente il titolo 
del libro, l'autore, il numero di copie e il vostro Cognome, Nome, 
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Il buono d'ordine deve essere compilato e spedito in busta chiusa a:
EDITRICE MISSIONARIA ITALIANA
Via di Corticella 181 - 40128 BOLOGNA

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