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intervista a Miriam, pediatra all'ospedale di Ramallah
Intervista a Miriam, pediatra dell'ospedale di Ramallah -24 aprile 2002-
Avete ancora qualche ricoverato ferito durante l'azione militare?
Si, ancora c'è qualcuno, anche se molti adesso sono stati trasferiti in
altri ospedali, a seconda dei bisogni.
Quali sono le carenze principali del vostro ospedale relative alla
situazione attuale dopo l'azione militare?
Io da pediatra posso dire che tutti i bambini che arrivano hanno delle
complicazioni, poichè da 40 giorni non era possibile raggiungere l'ospedale
e ad esempio un malato di tachicardia, ci metteva magari 20 ore per
arrivare, anche se fai la terapia è già troppo tardi, quindi insorgono
complicazioni. Le donne che hanno partorito per strada o in casa arrivano
con complicazioni, hanno problemi all'utero, non ricevono le vaccinazioni
necessarie subito dopo il parto, i bambini delle volte muoiono soffocati
perchè il parto non era assistito, o le donne muoiono dissanguate per
emorragia, i bambini hanno avuto lesioni cerebrali a causa della mancanza
di ossigeno, per esempio adesso c'è una bimba che da 15 gg. aveva 41 o 42
di febbre, aveva la meningite e non è stata lasciata passare per andare in
ospedale. Adesso ha una semiparesi in tutta la parte destra del corpo,
questa se arrivava subito non arrivava a questo livello.
Ci sono ancora problemi a raggiungere l'ospedale?
Si ancora, a causa dei controlli ai check point, si arriva in ospedale, ma
dopo mille difficoltà. Quelli che arrivano sono complicatissimi, molti
neonati sono morti o arrivano in stato terminale, questo è il risultato di
un mese di coprifuoco. le statistiche non sono ancora possibili. questo
ospedale serve a circa 197 villaggi, un tot di 400.000 persone, inoltre
questo ospedale è l'unico, da Jenin ad Hebron, con reparti di
cardiochirurgia, cardiovascolari e neurochirurgia. e anche
chirurgia pediatrica.
Tu, come pediatra, quali sono gli effetti piu visibili sui bambini, a
carattere psichico e psicologico?
Soprattutto la paura di uscire in strada, o il giocare alla guerra con armi
giocattolo, il voler uccidere gli israeliani, soffrono di claustrofobia,
insonnia, irritabilità, a causa dei carri armati sotto casa che tiravano
bombe sonore e luminose,ecc. Anche difficoltà a mangiare e malnutrizione,
abbiamo un aumento di anemia molto diffuso, anche nei bambini.
Ci sono molti casi di persone colpite da pallottole durante il coprifuoco?
Si, non sappiamo quanti, ma molti. L'ultimo l'altro giorno, venerdì,
dovevano togliere il coprifuoco per qualche ora alle 13 e un quarto d'ora
prima un ragazzino è uscito in cortile per prepararsi, non ce la faceva più
a stare in casa. Gli hanno sparato, è morto dissanguato in ospedale,
nonostante le trasfusioni. C'è molta riserva di sangue, il problema è
riuscire a far arrivare in tempo le persone in ospedale.
La condizione degli anziani?
Con questo coprifuoco gli anziani hanno sofferto, spesso i figli sono da
altre parti, ad esempio i miei sono stati male, vivono in un villaggio, non
potevo raggiungerli. Molti sono morti, per problemi come diabete, pressione
alta, attacchi cardiaci. Una signora ha avuto un brusco innalzamento di
glicemia, la figlia ha cominciato a urlare per un'ambulanza, ma senza
nessun risultato. La signora è poi morta, se fosse arrivata in ospedale si
sarebbe salvata. C'è stato il problema di seppellirla, la figlia l'ha
tenuta in casa per 24 ore senza poterla portare da nessuna parte, poi non
so, è intervenuto mezzo mondo e la cosa si è risolta, la donna è stata
portata al cimitero con un camion del comune e seppellita così. Ci hanno
demolito, a noi sembra di essere tornati indietro di almeno trent'anni.
Case distrutte, strutture sanitarie, uffici, negozi, ministeri, il comune,
l'archivio anagrafico, non c'è più niente. Anche il catasto, non c'è più
niente che certifica le proprietà, tutto rubato o bruciato.
Credi che tutto questo porti a delle complicazioni a livello sociale?
Noi adesso abbiamo paura, è un periodo nero, non vediamo una soluzione, non
sappiamo cosa succede intorno, che programmi stanno facendo, siamo
completamente in balia della politica israeliana. Tutti dicono che quello
che ha fatto Hitler a loro, loro lo stanno facendo a noi. Abbiamo delle
testimonianze un po' dappertutto di vere e proprie ruberie da parte dei
soldati, ad esempio anche agli arrestati veniva portato via l'orologio e il
telefonino, anche qua sono entrati dappertutto e rubavano quello che c'era.
Soldi nei cassetti, telefoni, oggetti di valore. Vicino casa mia c'è una
villa i proprietari sono in America, son entrati e l'hanno distrutta, hanno
rubato perfino i lampadari.
Tu pensi che la popolazione stia cercando di contare i danni, di quantificarli?
Si ieri tutti i cittadini, volontariamente, ci siamo messi e abbiamo pulito
tutto il centro. Adesso c'è un po' piu' vita, si sta ricominciando a
lavorare e aggiustare tutto. Quello che è sicuro è che non ci piegheranno,
non riusciranno a farci scappare. Pur con mille difficoltà noi resteremo
qua, non possono pensare di fare terra bruciata di tutta la popolazione al
completo. E' con questo spirito che si sta ricominciando, le scuole hanno
riaperto, i negozi lavorano. C'è molto orgoglio anche chi non ha da
mangiare non fa l'elemosina, siamo lavoratori, e questo ci fa andare avanti.
Credi che in futuro si chiederanno i danni ad Israele?
Mah, ho sentito che la Comunità Europea sta chiedendo i danni per Gaza,
erano tutti soldi loro. Non so se a noi ci ascolteranno, ma se l'Europa ci
appoggia, forse...
Apg xxiii - Palestina
Per contattare i volontari dell'Apg xxii in Palestina: 00972 55 940773