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sindrome dei poligoni militari: escalation di tumori e malformazioni in Sardegna
Ora lo possiamo dire senza remore: vergogna!
Le commissioni Difesa di Camera e Senato, anziché occuparsi dei poligoni
militari della Sardegna, si sono riunite per una promuovere una legge che
viene incontro ai desiderata dei mercanti di armi.
Quei parlamentari hanno dedicato il loro tempo a persare al marketing
bellico mentre nel frattempo che in Sardegna nei poligoni militari e
attorno ad essi si moriva.
Sì, proprio così, in Sardegna si muore dentro e attorno ai poligoni
militari per una sindrome di cui stanno occupando non i parlamentari
delle commissioni Difesa ma alcuni giornalisti locali.
Non tutti i parlamentari sono però così vergognosamente distratti dal
fascino delle armi. Il deputato sardo Tonino Loddo ha infatti presentato
una proposta di legge per l'istituzione di una commissione d'inchiesta
parlamentare sull'utilizzo di munizioni all'uranio impoverito nei
poligoni militari italiani: "A ridosso del Poligono Interforze del
Salto di Quirra - afferma Loddo - in seguito alla denuncia di un medico
della frazione di Villaputzu, sarebbe stato riscontrato negli ultimi anni
un abnorme aumento di casi di linfomi di Hodgkin e di elucemia linfatica
acuta".
Ma la cronaca non è avara di sorprese. Cgil, Cisl e Uil scenderanno
infatti presto in piazza a difesa dei lavoratori. Per tutelarne la
salute? No: per tutelare il poligono militare. A Perdasdefogu
"Filcams-Cgil Fisascat-Cisl e Uiltucs hanno dato infatti la loro
adesione allo sciopero procamato dal comitato dei cittadini
pro-poligono", scrive Tonio Pillonca, inviato de L'Uniose Sarda a
Perdasdefogu (L'Unione Sarda 21/2/02). Eppure meno di due mesi fa un
melanoma al dorso ha stroncato Francesco Baldi, 58 anni, maresciallo in
servizio fino al '98 del poligono militare di Quirra. Ma questi sono
incidenti collaterali: lo sciopero pro-poligono è fissato per il 4
marzo.
Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink
www.peacelink.it
Riporto qui di seguito delle informazioni che mi
sono state inviate da Antonello Repetto di Pax Christi, tratte dalla
stampa locale sarda.
Riconosciuto l'indennizzo al padre di un soldato che ha
prestò servizio a Perdasdefogu
Ucciso dalle radiazioni
Una sentenza conferma la sindrome di Quirra
Con una sentenza ormai definitiva, la Corte dei Conti di Venezia ha
riconosciuto il diritto all'indennizzo al padre di un giovane soldato di
Padova morto di leucemia, a 27 anni durante il servizio militare di leva
nel Poligono di Perdasdefogu. Il giudice ha accolto la tesi del
difensore: a provocare la malattia furono le radiazioni emesse
dall'uranio impoverito contenuto nelle munizioni utilizzate nelle
esercitazioni.
(Fonte: Stefano Lenza su L'Unione Sarda 20/2/02)
Quirra, escalation di linfomi e leucemie
Tracce di Cesio 134 e 137 all'interno del poligono di
Perdasdefogu?
Negli ultimi dieci anni dieci persone si sono ammalate di tumori del
sistema emolinfatico in un'area molto limitata della Sardegna.
Alcuni sono morti, altri sono guariti e altri ancora combattono una
difficile battaglia per la vita. Stiamo parlando di Quirra, una manciata
di case sparse nelle dolci campagne del sarrabus. Neppure 150 anime. Si
tratta di numeri che fanno oggettivamente sballare ogni statistica. In
parole povere: a Quirra c'è un'anomalia nell'insorgenza e nella
diffusione di malattie come la leucemia, i mielomi e i linfomi. Ma c'è di
più: il dato è infatti portroppo parziale. Perché in questa triste
contabilità devono essere computati altri tre casi che, pur essendosi
verificati tra persone che hanno vissuto in quest'area ristretta, sono
stati denunciate altrove. Per essere più precisi, si deve addirittura
parlare di tredici casi di tumore al sistema emolinfatico. Troppi,
decisamente troppi per codificare il fenomeno in una semplice anomalia
statistica, dettata dal caso (...) I casi sono concentrati in un'area
molto, molto ristretta. Cioè intorno alla base di Capo San Lorenzo e alla
Vitrociset, una fabbrica che produce componenti per sistemi d'armamento
molto sofisticati.
(Fonte: Piero Mannironi, La Nuova Sardegna 12/2/02)
Muore dipendente civile della base di Perdasdefogu
Era ricoverato per una leucemia
Appaiono un po' stonate le affermazioni fatte nei giorni
scorsi dal sottosegretario alla Difesa, Salvatore Cicu: "Nel
poligono missilistico di Perdasdefugu - Capo San Lorenzo non è mai stato
usato munizionamento contenente uranio impoverito"
(Fonte: Piero Mannironi, La Nuova Sardegna 15/2/02)
Il dramma nascosto di Escalaplano: nove nascite anomale
in dieci anni
Escalaplano è a un tiro di schioppo dal poligono sperimentale
interforze di Salto di Quirra. Un'area militare in questi giorni nella
bufera, per i tredici casi di tumore del sistema emolinfatico riscontrati
intorno e dentro la base di Capo San Lorenzo (...) Ecalaplano conta una
popolazione di circa 2.600 anime e il tasso di natalità oscilla tra i 19
e i 21 neonati l'anno (...) Nell'88, statisticamente, si è varificato il
23,8% di nascite anomale (...) Ma vediamo nel dettaglio i fatti,
riferendo i fatti delle anomalie riscontrate. Due bambini (uno nato nel
1984, e deceduto purtroppo due anni dopo, e l'altro nell'88) hanno
presentato gravi deformazioni al capo. A due (uno nato nel 1980 e uno nel
1988) sono state riscontrate condizioni patologiche del sistema genitale.
Si tratterebbe di ermafroditismo o pseudo ermafroditismo. Una bimba (nata
nel 1988) presentava l'apparato digerente incompleto: era senza ano. Poi,
due casi di manifestazioni patologiche agli arti. Nel primo, il neonato
era senza le dita di una mano, nell'altro non c'è stato un normale
sviluppo dele gambe. Infine gli ultimi due casi: una neonata con la bocca
attaccata all'orecchio, che ha dovuto affrontare una lunga serie di
interventi di chirurgia plastica, e una con una malformazione alla
spalla. Questi i casi di cui siamo venuti a conoscenza. Avere
informazioni è difficile se non impossibile (...) L'interrogativo,
inquietante, è quasi naturale: in quel poligono sono state utilizzate
armi all'uranio impoverito o è stato stoccato materiale radioattivo che
può aver concorso a provocare malattie e deformazioni? A noi il diritto
di chiedere, ad altri il dovere di rispondere".
(Fonte: Piero Mannironi, La Nuova Sardegna 21/2/02)
Sirchia ignorava l'esistenza dei fatti di Quirra
Il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, non è informato
dei casi di linfoma e di leucemia che sono stati registrati a Quirra, a
ridosso del poligono missilistico interforze di Perdasdefogu (...)
"Se i dati che mi riferite sono veri - ha detto il ministro - c'è da
prestare massima attenzione e il governo indagherà per individuare le
cause". Preso in contropiede, il ministro ha cercato di aggiustare
il tiro dopo qualche ora, evidentemente dopo avere avuto qualche
informazione. "Prima dobbiamo analizzare attentamente i dati - ha
detto diplomaticamente - e poi si potrà discutere. Ci troviamo davanti a
piccoli numeri e i piccoli numeri possono condurre a falsi
risultati".
(Fonte: La Nuova Sardegna 21/2/02)
Sequestri di documenti negli uffici della base militare: segno
inequivocabile che ci sono indagini in corso
Caso Quirra: nuova vittima?
Stroncato da leucemia civile che lavorava nel poligono.
Rientrava nella lista dei dieci casi denunciati dal medico di base di
Villaputzu, Paolo Pili. Sequestrati documenti all'interno delle basi di
Perdasdefogu e di Capo San Lorenzo. Impossibile però sapere da chi siano
stati ordinati i sequestri. Oltre all'inchiesta della procura militare
esiste infatti anche un'indagine della procura della Repubblica di
Cagliari. Tutto è top secret e nessuno parla".
(Fonte: Piero Mannironi, La Nuova Sardegna 15/2/02)
Il procuratore militare: "C'è
un'inchiesta"
Ha ammesso che è stata effettuata "una mappatura dei
siti, che sono stati prelevati campioni di terreno e che sono state
effettuate le prime analisi chimico-fisiche". Ma subito dopo ha
aggiunto: "Dagli atti che le autorità militari ci hanno messo a
disposizione, non abbiamo notizie di impiego di uranio impoverito nel
poligono del Salto di Quirra". (...) L'ex presidente della
commissione Difesa della Camera Falco Accame aveva denunciato per primo,
il 25 settembre 2000, che "in Sardegna vengono scaricati da paesi
alleati che usano armi all'uranio impoverito grandi quantità di
proiettili, specie nel Salto di Quirra" (...) Intanto aumentano i
casi di linfoma fra i militari".
(Fonte: La Nuova Sardegna, 21/2/02)