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3° Commissione Civile in Messico



  alla gentile attenzione della redazione

Terza Commissione Civile Internazionale di Osservazione dei Diritti Umani 
in Messico

Dal 15 febbraio al 3 marzo lavorerà in Messico la CCIODH. Sarà la terza 
iniziativa nata nel febbraio del 1998 per verificare lo stato dei diritti 
umani 1998 dopo il massacro di 45 indigeni da parte delle forze paramilitari.
I partecipanti saranno più di cento provenienti da 13 paesi diversi
Dall'Italia parteciperanno quindici persone di varie associazioni e aree.

Vi inviamo il manifesto con preghiera di diffusione della notizia.
buon lavoro

Giulio Sensi

MANIFESTO DELLA 3° CCIODH

Noi, organizzazioni e membri della società civile internazionale impegnati 
per un totale compimento dei diritti umani e del processo di pace in 
Chiapas (Messico), alla luce degli avvenimenti politici e sociali avvenuti 
a partire dal primo dicembre del 2000, basandoci sulle due esperienze 
precedenti, abbiamo deciso di formare la terza CCIODH (Commissione Civile 
Internazionale di osservazione sui Diritti umani).

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Nel febbraio del 1998 e a seguito della strage di Acteal avvenuto nel 
dicembre del 1997, la società civile del mondo reagì con numerose 
mobilitazioni per dimostrare il suo ripudio verso un massacro realizzato 
contro gli indigeni ribelli del Chiapas e per cercare una via verso una 
soluzione pacifica del conflitto.



Più di 500 persone ed organizzazioni dei cinque continenti avallarono la 
creazione di una Commissione Civile Internazionale di Osservazione sui 
Diritti Umani che andò in Chiapas nel febbraio del 1998.



Nel novembre del 1999, una seconda Commissione realizzò una nuova visita di 
osservazione per valutare la situazione in quel momento e confrontarla con 
le osservazioni e le raccomandazioni della precedente.



Come risultati di queste due commissioni vennero realizzati dei rapporti 
che  furono consegnati a tutti gli interlocutori della Commissione in 
Messico, a tutte le organizzazioni e singoli che  avevano appoggiato le 
Commissioni e alle istituzioni internazionali (al Parlamento Europeo, ai 
Parlamenti Nazionali, al Parlamento Centroamericano, agli uffici dell Alto 
Commissariato per i Diritti Umani dell ONU, tra gli altri).



Il 2 dicembre del 2000, si è insediato un nuovo Governo in Messico, 
presieduto dal Sig. Vincente Fox. Sia durante la sua campagna elettorale, 
sia nel discorso di insediamento, il nuovo Presidente ha promesso  di 
risolvere il conflitto pacificamente e con il dialogo. L EZLN ha fatto 
sapere che il suo ritorno al tavolo del dialogo sarebbe dipeso dalla 
realizzazione di tre segnali:

la liberazione dei prigionieri base di appoggio del EZLN, lo smantellamento 
di 7 dei 256 accampamenti militari esistenti in Chiapas e il compimento 
degli accordi di San Andrés.

Il Governo ha realizzato  il primo punto e ha liberato  la maggioranza dei 
prigionieri (anche se 9 di loro ancora aspettano di essere rimessi in libertà).

Rispetto agli accordi di San Andrés, sebbene il governo  avesse presentato 
al Parlamento federale  il progetto di legge elaborato dalla COCOPA che 
raccoglieva gli aspetti principali degli accordi di San Andrés, l 
approvazione da parte del Parlamento di un testo che differisce nei suoi 
aspetti fondamentali dalla proposta originale, ha vanificato tutti gli 
sforzi intrapresi nei mesi precedenti.



Nonostante l impatto che ebbe nel paese la Marcia per la Dignità Indigena, 
che attraversò 10 Stati messicani fino ad arrivare a Città del Messico, 
nonostante l importanza che ebbe l intervento dei delegati del EZLN e del 
CNI davanti al Congresso dell Unione e nonostante il rifiuto espresso dall 
EZLN, dal CNI e dai ampi settori de la società messicana, la Legge indigena 
così delegittimata fu inviata per la ratifica ai Congressi statali e infine 
pubblicata dal Governo.



L approvazione di questa legge ha interrotto il cammino del dialogo per una 
soluzione pacifica del conflitto. Da  allora, la soluzione del conflitto 
attraversa una fase di impasse e a noi sembra opportuna una nuova visita 
della Commissione di osservazione che sul terreno e grazie alla relazione 
diretta con i protagonisti del conflitto, permetta di valutare la 
situazione attuale anche rispetto a le considerazioni e alle 
raccomandazioni che furono fatte nei precedenti rapporti (desplazados, 
prigionieri, paramilitarizzazione, tra gli altri). Nello stesso tempo, la 
Commissione desidera conoscere l evoluzione dei nuovi sviluppi  e 
verificare in che misura riguardano o meno la ricerca di una soluzione 
giusta al conflitto (Piano Puebla-Panama, situazione politica ed economica).



Per tutto questo sollecitiamo la società civile messicana così come il 
governo federale, le comunità indigene e l EZLN  a fornirci la 
stessa  fiducia che ci diedero nel febbraio del 1998 e nel novembre del 
1999, a  riceverci, a farci  conoscere le loro posizioni e a permetterci di 
realizzare liberamente e responsabilmente il nostro lavoro e a tutte le 
organizzazioni che ci appoggiarono allora di farlo anche adesso per 
osservare, riflettere, comprendere e fare le nostre osservazioni.