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La nonviolenza e' in cammino. 311



LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di
Viterbo a tutti gli amici della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail: nbawac@tin.it

Numero 311 del 7 dicembre 2001

Sommario di questo numero:
1. Peppe Sini, un passo avanti
2. Giobbe Santabarbara, e due indietro
3. Alessandro Zanotelli, Pietro Ingrao ed altri: dalla guerra non nasce
giustizia
4. Luigi Ciotti: solidarieta' all'Associazione Nazionale Magistrati e
mobilitazione delle coscienze
5. Nadia Cervoni, un incontro con Jihan Anastas e Debbie Lermann
6. Alessandro Marescotti e Loredana Fiore: ci ha lasciato Angelica Sansone
7. Resoconto della conferenza stampa di presentazione della proposta di
legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza
8. Assemblea nazionale del MIR a Roma il 7-9 dicembre
9. Un appello dell'associazione "Aiutiamoli a vivere" per la solidarieta'
con i bambini iracheni
10. Alcune iniziative di pace da oggi a domenica
11. La "Carta" del Movimento Nonviolento
12. Per saperne di piu'

1. INIZIATIVE. PEPPE SINI: UN PASSO AVANTI
La presentazione al Senato della Repubblica (e presto avverra' anche quella
alla Camera dei Deputati) della proposta di legge per la formazione delle
forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso dei valori, delle tecniche e
delle strategie della nonviolenza e' un passo avanti della nonviolenza in
cammino.
E' una risposta in termini di diritto e di umanita', di civilta' giuridica e
di civilta' tout court, dinanzi alle tremende vicende di questi mesi e di
questi giorni.
E' l'indicazione che e' possibile un'alternativa nella gestione dei
conflitti e che questa alternativa passa attraverso piu' conosapevolezza,
piu' conoscenza, piu' umanita'; piu' legalita', piu' democrazia, il
riconoscimento dei diritti umani per tutti gli esseri umani.
E' la proposta, fatta alle persone come alle aggregazioni della societa'
civile, come alle istitutzioni, di conoscere, far proprie e valorizzare le
grandi risorse che la teoria-prassi della nonviolenza mette a disposizione
di tutti: risorse assiologiche e conoscitive, risorse tecniche ed operative,
risorse comunicative e relazionali, risorse strategiche e gestionali. La
conoscenza e l'uso delle risorse della nonviolenza costituiscono
l'alternativa culturale e pratica necessaria ed urgente affinche' i
conflitti presenti a livello planetario, come nelle relazioni
internazionali, come nella societa', come nelle relazioni interpersonali,
non divengano distruttivi ma possano essere affrontati e risolti secondo
umanita' e giustizia.
La nonviolenza e' l'unica alternativa internamente coerente ed
esplicitamente globale rispetto alla violenza, all'ingiustizia, al crimine.
Quanto piu' vi saranno persone, gruppi, istituzioni che si impegneranno
lungo il percorso della nonviolenza, tanto piu' potra' crescere la speranza
di evitare la catastrofe della civilta' umana.
Quanto piu' si muoveranno passi per attuare la nonviolenza nel concreto
agire degli esseri umani e di quelle loro protesi collettive che sono gli
insiemi sociali e gli ordinamenti giuridici, tanto piu' si potra' ridurre la
violenza che opprime gli esseri umani e devasta la biosfera.
Quanto piu' la scelta della nonviolenza permea le culture, tanto piu' le
culture adempiono alla loro funzione di permettere e promuovere la
convivenza umana.
Quanto piu' la nonviolenza diffonde la sua azione rischiaratrice e
costruttiva, tanto piu' la dignita' umana puo splendere ed venir da tutti
riconosciuta a tutti i membri dell'umana comunita'.

2. RIFLESSIONE.GIOBBE SANTABARBARA: E DUE INDIETRO
Il primo passo indietro e' la guerra: che distrugge la societa', distrugge
la legalita', diostrugge la convivenza, distrugge le risorse, ma soprattutto
e decisivamente distrugge concrete esistenze umane: tu vedi che li' erano
Francesca e Mario, Amedeo e Giulietta, Fedora e Arcibaldo, e poi non sono
piu', resi meno che ombra per sempre: e senti che la tua stessa umanita' ne
e' squarciata e corrotta, e di sbigottito rovente dolore sei invaso. Usciamo
dalle astrazioni del linguaggio degli assassini e diciamolo chiaro ancora
una volta: la guerra e' la forme piu' grande e piu' mostruosa di crimine e
di terrorismo, essa e' sempre omicidio, omicidio di massa, omicidio di
innocenti.
Lo sapevano coloro che sottoscrissero il patto delle Nazioni Unite per
preservare le generazioni future dal flagello della guerra. Lo
sottoscrissero sulle rovine fumanti della seconda guerra mondiale, lo
giurarono dinanzi alla memoria fatta di ossari e di fumo e di nebbie di
cinquanta miioni di morti: mai piu' la guerra, dissero allora i popoli
affratellati in un patto che l'intera umanita' aspirava ad includere e
proteggere.
Lo sapevano nel nostro paese i padri costituenti scesi dalle montagne dopo
per due fiate resistettero all'assalto della belva nazista e riscattarono
l'infamia durata due volte dieci anni, e vollero scriverlo nell'l'articolo
11 della nostra Costituzione Repubblicana (intenzionalmente scrivo
repubblicana con la lettera iniziale maiuscola: la Repubblica, la cosa di
tutti, la cosa cui si riferiscono "le antiche virtu' repubblicane", che non
e' uno slogan ma la formula di una generosa coscienza disposta all'agire in
pro del bene comune).
La guerra: che e' il nemico dell'umanita'; gli strumenti della guerra:
nemici dell'umanita'; gli apparati della guerra: nemici dell'umanita'.
E chi decide e chi ordina e chi esegue e chi sostiene ed esalta la guerra si
fa quindi nemico a se stesso e ai suoi simili, ed occorre fermarlo e farlo
recedere da tanta follia, occorre salvarlo per salvare le sue vittime, ed
occorre salvare le sue vittime per salvare altresi' essolui.
"Perche' una e' la carne", deve aver scritto in una sua poesia, cito a
memoria, Danilo Dolci: ed intendeva, e tu lo intendi, che unica e'
l'umanita'.
*
L'altro passo indietro e' il colpo di stato in corso in Italia. Di cui
dovremo tornare a parlare. Prima che sia troppo tardi.

3. UN APPELLO. ALESSANDRO ZANOTELLI, PIETRO INGRAO ED ALTRI: DALLA GUERRA
NON NASCE GIUSTIZIA
[Riceviamo e diffondiamo questo appello sottoscritto da varie illustri
personalita' dell'impegno per la pace e la solidarieta' (ed anche da qualche
peggio che discutibile personaggio, ma si sa come vanno queste cose)]
Dalla guerra non nasce giustizia
Ogni vittima e' una parte di noi che muore. Ogni vita strappata all'odio
della guerra e' il nostro futuro che sorge. Siamo uomini e donne che hanno
un sogno in comune: un mondo piu' giusto.
Questa necessita' per l'umanita' si allontana ogni volta che la comunita'
internazionale si illude di risolvere i problemi di pace e di sicurezza
mettendo in campo la guerra e gli armamenti.
La meta' dei soldi usati per questo primo mese di guerra sull'Afghanistan
avrebbero consentito a 20 milioni di esseri umani di quel paese di vivere in
prosperita' e ricchezza per tutto il resto della loro vita. Con il 3 per
cento dei fondi destinati alla militarizzazione dei soli e delle stelle, il
cosiddetto scudo spaziale, potremmo dare acqua potabile a chi oggi vede
preclusa questa vitale possibilita'. La guerra non e' solo cio' che
distrugge od uccide con le armi: e' tanta intelligenza, tanta cultura
scientifica, tante risorse finanziarie bruciate per la morte anziche' per la
vita. Il terrorismo e' nostro nemico. Solo la pace puo' sconfiggerlo.
Il terrorismo e' nostro nemico. Esso si annida e si nutre nelle tante aree
di sofferenza prodotte da un sistema ingiusto. Esso e' protetto nei paradisi
fiscali, nel riciclaggio di denaro sporco, dai trafficanti di armi, dai
rialzi e dai crolli delle borse. Esso si e' istruito nelle principali scuole
militari dei paesi che contano, ha imparato a colpire con ferocia nelle
tante guerre per procura combattute per impedire la liberta' e la dignita'
dei popoli. Esso non teme la guerra; che ne e' il brodo di coltura. Teme
l'edificazione di un sistema di pace, dove la ricchezza del mondo sia
distribuita piu' equamente, dove la convivenza sia non solo possibile ma
divenga l'essenza stessa della comunita' umana.
All'orrore dell'11 settembre non si puo' rispondere con la sospensione dei
diritti civili, con la restrizione delle liberta' democratiche, con la
riabilitazione della tortura e l'istituzione di tribunali speciali senza
diritto di difesa. La democrazia che snatura se stessa per combattere i
propri nemici, finisce per negare se stessa.
Fermiamo la fabbrica dell'odio, mobilitiamoci per la pace. Talebani ed
Alleanza del Nord, il rischio di cadere dalla padella alla brace e'
altissimo. In mezzo vi e' un popolo di profughi che viaggia senza meta, tra
campi pieni di mine e bande di armati e di sciacalli.
E' a loro, che hanno conosciuto venticinque anni di guerra, che va il nostro
pensiero. E' alle donne afghane, sepolte nel burqa e dall'oscurantismo, alle
donne afghane che resistono e si battono per la pace, i diritti, la
democrazia, che va il nostro sostegno e la nostra solidarieta'. E' alle
organizzazioni umanitarie, alle ong, ai tanti e alle tante che in condizioni
difficili difendono la dignita' dell'umanita' che va tutto il nostro
appoggio.
Di loro c'e' bisogno. Non di portaerei, truppe e di altre armi. Contro ogni
guerra di civilta', difendiamo il valore della convivenza, i diritti dei
migranti e dei rifugiati, battiamoci perche' le nostre comunita' siano
accoglienti e libere da ogni forma di razzismo.
Perche' il frutto della pace sara' la giustizia. Quello della guerra, ancora
altra guerra.
Mobilitiamoci per la pace. Il 10 dicembre, cinquantatreesimo anniversario
della Dichiarazione dei diritti umani, saremo a fianco di tutti quelli che
ogni giorno - e ovunque - si impegnano per i diritti umani. Come in
Palestina e in Israele, dove andremo a fine anno a sostenere chi si impegna
per la pace.
E ricordiamo, inoltre, la scelta di chi il 14 dicembre, rispondendo
all'appello del papa, fara' una giornata di digiuno per sostenere i valori
della pace.
Invitiamo tutti coloro che condividono questo appello a incontrarsi il
prossimo 17 dicembre a Roma, alla Facolta' di Lettere dell'Universita' La
Sapienza, per discutere come portare avanti il nostro impegno per la pace e
la giustizia.
Alex Zanotelli, Pietro Ingrao, Vittorio Agnoletto, Fulvia Bandoli, Riccardo
Barenghi, Tom Benetollo, Marco Bersani, Fausto Bertinotti, Luigi Bettazzi,
Luca Casarini, Luigi Ciotti, Alessandro Curzi, Tonio Dell'Olio, Nicoletta
Dentico, Domenico Gallo, Maurizio Gubbiotti, Fabio Lucchesi, Francesco
Martone, Giulio Marcon, Alessandra Mecozzi, Luisa Morgantini, Giorgio
Nebbia, Sabina Siniscalchi, Pierluigi Sullo.
Per informazioni e adesioni: tel. 0685355081, e-mail: icsuffroma@tin.it

4. UN APPELLO. LUIGI CIOTTI: SOLIDARIETA' ALL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE
MAGISTRATI E MOBILITAZIONE DELLE COSCIENZE
[Luigi Ciotti, sacerdote cattolico, e' il fondatore del Gruppo Abele ed il
presidente di "Libera", coordinamento di associazioni impegnate contro la
mafia. Per contatti: abele.stampa@tiscalinet.it]
Siamo in un clima di drammatici e sanguinosi conflitti internazionali, dopo
il punto di non ritorno costituito dall'11 settembre, mentre e' in corso una
guerra in cui - si cerchi di ricordarlo, per favore - e' impegnato anche il
nostro Paese, con tutti i conseguenti rischi: in termini di pericolo fisico
per i nostri militari coinvolti e di responsabilita' politica di chi ha
deciso la loro partecipazione nel teatro bellico, ora peraltro destinato a
estendersi.
Di tutto dunque c'era bisogno, tranne che di una vera e propria crisi
istituzionale sui problemi della giustizia qual e' quella che si e' aperta
in questi giorni. Problemi annosi, agitati strumentalmente, e non da oggi,
come una clava. Usati per dividere e squassare, non per curare e migliorare.
Questo e' l'intento evidente che ha portato nei giorni scorsi alle
esternazioni aggressive dell'ex sottosegretario Taormina, il cui testimone
viene ora ripreso direttamente dal ministro guardasigilli.
E' una situazione di emergenza. Anzi di eccellenza. Perche' non sfugge a
nessuno che i provvedimenti gia' presi e le proposte sul tappeto in materia
di giustizia e di processo sono obiettivamente tesi a salvaguardare
posizioni e poteri eccellenti dagli obblighi della legge. Legge che, a
differenza di quanto sta scritto (forse ancora per poco) sulle pareti delle
aule di tribunale, e' sempre meno uguale per tutti.
Come nel romanzo di Orwell, ormai in Italia, c'e' forse qualcuno piu' uguale
degli altri. Qualcuno che si ritiene al di sopra delle leggi e vuole tornare
ai tempi delle Procure della Repubblica intese come "Porti delle nebbie" in
cui facilmente insabbiare i procedimenti contro i potenti.
"Libera", con tutte le associazioni che in questi anni hanno costruito
cultura della legalita' nelle scuole e difesa della legalita' sul territorio
dice no a tutto questo, dice no all'addomesticamento dei giudici, alle
Procure del Principe. Lo abbiamo sempre detto in passato, senza fare sconti
a nessuno, senza pregiudizi di parte. Lo ribadiamo ora.
Non vogliamo rimanere spettatori passivi in una situazione di gravita' senza
precedenti, ne' limitarci ad esprimere tutta la nostra solidarieta' alla
Associazione nazionale magistrati, che pure e' doverosa e necessaria.
Facciamo appello a tutta la societa' civile organizzata e ai cittadini tutti
per una mobilitazione delle coscienze e per rendere visibile in tutti i modi
possibili che esiste un'altra Italia, che vuole un'altra giustizia.
Una giustizia certo migliore e piu' efficiente dell'attuale, ma che non sia
debole coi forti e prepotente con i poveri.

5. INIZIATIVE. NADIA CERVONI: UN INCONTRO CON JIHAN ANASTAS E DEBBIE LERMANN
[Nadia Cervoni e' impegnata nelle Donne in nero. per contatti:
giraffan@tiscalinet.it]
Jihan Anastas, del consiglio comunale di Betlemme, e Debbie Lermann, delle
donne in nero di Tel Aviv, hanno partecipato il 5 dicembre all'iniziativa
organizzata dalle Donne in nero di Roma al Rialto S. Ambrogio. L'incontro e'
stato molto partecipato, donne, uomini e molti giovani. L'ascolto e il
coinvolgimento sono stati molto alti, forte la denuncia di Debbie e di Jihan
delle gravi violazioni ad opera del governo israeliano, l'appello perche'
l'Europa intervenga, perche' si decida immediatamente l'invio di forze
internazionali di interposizione, l'invito a non abbandonarli a partire
dalla partecipazione alla prossima missione civile "action for peace" dal 27
dicembre al 3 gennaio 2002 ( se qualcuna/o fosse interessata/o puo'
rivolgersi a Silvia Macchi: silviamacchi@uniroma1.it).
Jihan ci ha raccontato dello stato di prigionia in cui e' costretto a vivere
il popolo palestinese, Debbie si e' molto soffermata sulla preoccupante
distruzione di ogni tessuto sociale della societa' civile israeliana in
relazione alla militarizzazione della vita di ognuno. Senza nessun
risentimento Jihan e Debbie insieme ancora una volta hanno riaffermato la
necessita' di ritornare ai negoziati.
Nel primo pomeriggio Debbie e Jihan sono state intervistate dal quotidiano
"Liberazione", l'intervista e' stata pubblicata il giorno 6 dicembre con una
loro foto scattata durante la loro breve partecipazione al sit in del Roma
social forum. Nella foto Debbie e Jihan mostrano le "manine" delle Donne in
nero con la scritta "Palestina Israele, due popoli due stati".
La mattina del 6 dicembre Jihan e Debbie hanno invece incontrato la
commissione delle elette al Comune di Roma e la sua presidente Patrizia
Sentinelli. L'incontro, importante perche' forse avra' il seguito di una
delegazione ufficiale del Comune di Roma in Palestina e Israele, ha lasciato
molto soddisfatte Debbie e Jihan. Non appena si avranno maggiori
informazioni sui contenuti dell'incontro, saranno messi in rete.
Jihan e Debbie avranno in questi giorni altri incontri ad Empoli, Firenze,
Bologna e forse ancora altre citta', per poi rientrare a Bruxelles dove su
invito del gruppo GUE tramite Luisa Morgantini stanno svolgendo
un'importante lavoro di sensibilizzazione della Comunita' Europea.
Prima di salire sul treno per Firenze, il loro bagaglio si e' appesantito
per l'aggiunta di due giganteschi (insomma, grandini) barattoli di nutella,
un po' di dolci coccole da parte delle Donne in nero.
Grazie alle tante interpreti spontanee che ci hanno permesso di svolgere
l'incontro, una vera babilonia di lingue, arabo, inglese, francese e
naturalmente italiano e romano, grazie a Liana che ci permette di usare la
sua casa come casa internazionale delle Donne in nero per ospitare le nostre
amiche,  grazie a Luisa che con tempi da brivido, praticamente negli ultimi
30 secondi che precedono, ci da l' opportunita' e le coordinate per
realizzare molti dei nostri incontri e grazie soprattutto a Jihan e Debbie.

6. LUTTI. ALESSANDRO MARESCOTTI E LOREDANA FIORE: CI HA LASCIATO ANGELICA
SANSONE
[Loredana Fiore e' impegnata nell'Associazione per la pace di Taranto;
Alessandro Marescotti e' il presidente di Peacelink. Per contatti: e-mail:
a.marescotti@peacelink.it; sito: www.peacelink.it]
E' scomparsa Angelica Sansone, colpita da un malattia mortale. Lascia in
tutta la citta' di Taranto un grande vuoto e, insieme, una grande eredita' a
tutti noi.
Tantissime sono state infatti le sue iniziative con gli studenti che
costruivano ponti di solidarieta' con i popoli poveri dell'America Latina e
in particolare del Brasile. Era referente per il Sud Italia
dell'associazione Macondo (www.macondo.it), un'associazione che aggrega
attorno alla convinzione della possibilita' di fratellanza con gli "ultimi"
della Terra. Con Macondo ogni anno Angelica realizzava a maggio una "tre
giorni" di incontri, concertii e dibattiti.
Angelica era un punto di riferimento per tutta quella parte della citta' di
Taranto che crede nella solidarieta' internazionale e nell'educazione alla
pace. Insegnante attiva e attenta, aveva continuato a seguire i suoi ex
studenti anche dopo essere andata in pensione, incontrandoli una volta alla
settimana e proseguendo con loro il dialogo e le iniziative. In una citta'
in cui molti insegnanti nutrono dubbi sulla possibilita' di impegno dei
giovani nel sociale, Angelica costituiva un esempio di controtendenza: la
sua associazione era costituita quasi esclusivamente da giovani studenti. E
i ragazzi le dedicavano tempo e passione ricompensandola di tutti gli sforzi
e le fatiche.
La sua ultima fatica ci vede a lei vicini nel dolore, dopo esserle stata
vicini nella gioia e nel fiducia che un mondo migliore e' possibile.
Ci ha lasciato con le parole di don Tonino Bello, vescovo indimenticato di
Pax Christi: "Bisogna entrare nella storia con la carica d'amore di colui
che e' capace di mettersi a fianco senza dominio, ne' egoismo...".
Gli amici che l'hanno conosciuta e apprezzata in tutti questi anni la
saluteranno venerdi 7 dicembre nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria in
via Pio XII alle 16.

7. INIZIATIVE. RESOCONTO DELLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA
PROPOSTA DI LEGGE PER LA FORMAZIONE DELLE FORZE DELL'ORDINE ALLA NONVIOLENZA
Si e' svolta ieri, giovedi 6 dicembre, presso la Sala Rossa del Senato della
Repubblica a Roma, la conferenza stampa di presentazione pubblica della
proposta di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per
l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento delle forze di polizia" che ha
come primo firmatario il senatore Achille Occhetto ed e' stata sottoscritta
da vari parlamentari di diverse forze politiche; e' la proposta di legge che
prevede la formazione e l'addestramento delle forze dell'ordine alla
conoscenza e all'uso dei valori, delle tecniche e delle strategie della
nonviolenza.
La conferenza stampa e' stata presieduta dal senatore Cesare Salvi,
vicepresidente del Senato della Repubblica. Il senatore Achille Occhetto ha
illustrato la proposta di legge, ricostruendone le motivazioni ed
analizzando il contesto attuale. Sono poi interventuti il senatore Guido
Calvi, il regista Citto Maselli anche a nome degli altri registi
cinematografici presenti (tra cui alcuni veri e propri monumenti viventi
della cultura italiana come Mario Monicelli e Gillo Pontecorvo); il
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Peppe Sini (che
ha ricostruito la genesi della proposta, il coinvolgimento nella
elaborazione e discussione preliminare di tante associazioni (in primo luogo
numerose associazioni sindacali e cuturali delle forze di polizia),
istituzioni, movimenti nonviolenti, e di illustri studiosi di fama
internazionale; il senatore Francesco Martone; il senatore Luigi Malabarba;
il senatore Vittorio Parola.
La conferenza stampa e' stata un'occasione di riflessione particolarmente
rilevante; la partecipazione e' stata ampia ed assai qualificata.
Tra i presenti alla conferenza segnaliamo anche la senatrice Tana de Zulueta
ed altri parlamentari; una figura storica del movimento sindacale di polizia
come il dottor Delfino Santaniello; l'onorevole Franco Grillini, una delle
figure piu' rilevanti della societa' civile; il sociologo Maurizio Fiasco,
profondo studioso dei temi della sicurezza pubblica; personalita' della
cultura come i registi cinematografici Mario Monicelli, Gillo Pontecorvo,
Daniele Segre.
Alla conferenza sono pervenuti messaggi di saluto da parte di illustri
studiosi e rappresentanti della cultura e dell'impegno nonviolento, come il
professor Alberto L'Abate, il peace-researcher Giovanni Scotto, il direttore
di "Azione Nonviolenta" Mao Valpiana.
*
Le numerose qualificate adesioni di parlamentari gia' pervenute
La proposta di un atto legislativo per la formazione delle forze dell'ordine
alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza, formulata da
oltre un anno da parte del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, e
preparata e sostenuta da un intenso dibattito che ha coinvolto movimenti
nonviolenti, associazioni ed operatori delle forze dell'ordine, giuristi,
educatori, illustri personalita' delle istituzioni come della societa'
civile, ha gia' ottenuto un vasto consenso anche in sede parlamentare.
Tra i membri del Senato della Repubblica hanno gia' espresso attenzione e
sostegno: Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti,
Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio,
Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini,
Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu,
Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi,
Vicini, Viserta, Zancan.
Tra i membri della Camera dei Deputati hanno gia' espresso attenzione e
sostegno: Fulvia Bandoli, Franca Bimbi, Marida Bolognesi, Paolo Cento, Laura
Cima, Elettra Deiana, Titti De Simone, Alfiero Grandi, Franco Grillini,
Mimmo Luca', Marcella Lucidi, Giorgio Panattoni, Alfonso Pecoraro Scanio,
Roberta Pinotti, Giuliano Pisapia, Aldo Preda, Ermete Realacci, Carlo
Rognoni, Giovanni Russo Spena, Piero Ruzzante, Vincenzo Siniscalchi,
Francesco Tolotti, Tiziana Valpiana, Luciano Violante.
Tra i membri del Parlamento Europeo hanno gia' espresso attenzione e
sostegno: il vicepresidente del Parlamento Europeo Renzo Imbeni, ed i
parlamentari europei Giuseppe Di Lello, Claudio Fava, Luisa Morgantini,
Giovanni Pittella.
Alla presentazione al Senato fara' seguito tra alcuni giorni la
presentazione anche alla Camera dei Deputati.
*
Riproduciamo ancora una volta il testo definitivo del disegno di legge
recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e
l'aggiornamento del personale delle forze di polizia"
Articolo 1 (Norme di principio)
1. L'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale
delle forze di polizia indicate all'articolo 16 della legge 1 aprile 1981,
n. 121 e successive modificazioni e integrazioni, sono svolte mediante
programmi ed attivita' didattiche coerentemente ispirati ai valori della
Costituzione della Repubblica con particolare riferimento agli articoli 2 e
27 e ai principi contenuti nella "Carta dei Diritti fondamentali"
dell'Unione Europea.
Articolo 2 (Direttive del Ministro dell'Interno)
1. Il Ministro dell'Interno, nelle sue attribuzioni di responsabile della
tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e di autorita' nazionale di
pubblica sicurezza,
- impartisce annualmente le direttive generali per l'attivita' d'istruzione,
formazione e aggiornamento svolte dal sistema degli Istituti e delle
Accademie delle forze di polizia introducendo le metodologie didattiche piu'
idonee ad elevare la conoscenza e l'uso dei valori, delle tecniche, delle
modalita' di servizio e delle strategie della nonviolenza;
- fissa gli obiettivi generali da raggiungere sia annualmente e sia
nell'intero ciclo d'istruzione;
- vigila sugli indirizzi didattici e verifica la qualita' degli interventi
formativi realizzati, relativamente alla promozione della coscienza civica e
al rigoroso apprendimento di una deontologia professionale che sia conforme
alle funzioni difensive e nonviolente delle forze dell'ordine;
- fissa la durata inderogabile dei corsi di istruzione per le varie
qualifiche del personale di nuova assunzione in servizio;
- si avvale della consulenza di docenti e ricercatori esperti in materia di
formazione alla nonviolenza e dei responsabili delle strutture formative e
addestrative attualmente operanti nelle forze dell'ordine sia per
l'approntamento della specifica normativa che per la qualificazione dei
docenti.
Articolo 3 (Relazione annuale sull'attivita' d'istruzione, formazione e
aggiornamento)
1. Il Ministro dell'Interno inoltra annualmente alle Camere, prima della
scadenza dei termini di presentazione della Legge Finanziaria e della Legge
di Bilancio, una particolareggiata relazione sull'attivita' svolta dal
sistema degli istituti d'istruzione delle forze di polizia, nella quale
siano esposti:
- gli obiettivi didattici formulati all'inizio dell'anno di gestione;
- gli indirizzi seguiti per il miglioramento continuo della preparazione
professionale, nei profili deontologico-valoriale, tecnico operativo e
gestionale;
- i modelli di valutazione adottati sia per la programmazione
scientifico-didattica e sia per la verifica dei risultati;
- i risultati raggiunti in termini di preparazione del personale delle forze
di polizia di ogni ordine e grado ed in termini di miglioramento qualitativo
delle metodologie e delle tecniche di insegnamento, ivi comprese metodologie
di servizio nonviolento;
- gli obiettivi didattici per l'anno successivo e i programmi di studio e di
ricerca previsti a supporto dell'attivita' degli istituti e del
miglioramento continuo della qualita' dei curricula formativi.
2. La relazione, trasmessa ai Presidenti della Camera e del Senato, e'
inoltrata al Comitato di cui al successivo articolo 4 della presente legge.
Articolo 4 (Comitato parlamentare per l'istruzione, la formazione e
l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia)
1. Ai fini della promozione degli indirizzi formativi ispirati al
miglioramento continuo della qualita' delle forze di polizia, e' istituito
il Comitato parlamentare per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento
professionale del personale delle forze di polizia.
2. Il Comitato e' composto da cinque deputati e da cinque senatori, nominati
dai Presidenti della Camera e del Senato, sentiti i Presidenti dei Gruppi
Parlamentari.
3. Il Comitato
- elegge al suo interno il Presidente e resta in carica per tutta la
legislatura;
- svolge approfondimenti conoscitivi, mediante audizioni e sopralluoghi;
- discute e valuta la relazione annuale del Ministro dell'Interno, di cui
all'articolo 3 della presente legge;
- trasmette semestralmente una nota e annualmente una relazione su quanto
emerso dai relativi lavori alle Commissioni Affari Costituzionali della
Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
4. Il Comitato, ogni qualvolta si renda opportuno acquisire elementi e
valutazioni, delibera di audire il Ministro dell'Interno, o il
Sottosegretario di Stato delegato, i responsabili delle forze di polizia e
chiunque altri ricopra un incarico istituzionale nel campo dell'istruzione
del personale delle forze di polizia.
Articolo 5 (Copertura finanziaria)
1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge valutati
complessivamente in ventimila milioni si provvede mediante l'utilizzo del
fondo di riserva per le spese impreviste per l'anno 2001.
Articolo 6 (Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
*
Ricordiamo infine che il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo ha
promosso anche un appello a tutti gli enti locali affinche' sostengano la
proposta di legge e realizzino la formazione alla nonviolenza dei corpi di
polizia locale (ad esempio i corpi di polizia municipale).
Presso il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo possono essere
richiesti i dossier documentari recanti alcuni dei molti materiali di studio
e dibattito che hanno accompagnato l'elaborazione della proposta di legge.
La struttura pacifista viterbese documenta inoltre giorno per giorno
l'andamento dell'iniziativa e della riflessione ad essa collegata attraverso
la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in
cammino" che puo' essere richiesto gratuitamente da tutti gli interessati
scrivendo all'indirizzo di posta elettronica: nbawac@tin.it e che puo'
essere altresi' letto nel sito del Movimento Nonviolento
(www.nonviolenti.org), e nel sito di Peacelink (www.peacelink.it e dalla
home page cliccando su "news" o su "peacelink news").

8. INCONTRI. ASSEMBLEA NAZIONALE DEL MIR A ROMA IL 7-9 DICEMBRE
[Riportiamo la circolare di convocazione dell'assemblea nazionale del
Movimento Internazionale della Riconciliazione, uno dei piu' importanti,
generosi, luminosi movimenti nonviolenti; e formuliamo i piu' fervidi auguri
di proficuo lavoro a tutti gli amici del MIR che partecipano a questo
importante incontro che dara' senz'altro un rilevante contributo alla
promozione della nonviolenza. Un abbraccio]
L'assemblea nazionale del MIR si terra' a ROMA dalla sera del 7 al
pomeriggio del 9 dicembre. Il tema sara': "Nonviolenza: dal quotidiano alla
politica".
Gli avvenimenti di questi mesi, da Genova a New York a Kabul, interpellano
fortemente le nostre coscienze e ci spingono a rinsaldare pensiero e pratica
della nonviolenza.
E' piu' che mai importante ritrovarci, parlarci del cammino fatto,
organizzare l'azione comune, rafforzarci a vicenda.
*
Venerdi 7
L'assemblea iniziera' con un incontro pubblico con Paolo Ricca, teologo e
pastore della Chiesa Valdese e membro del MIR, venerdi 7 dicembre, alle ore
21, nell'aula magna della Facolta' Valdese di Teologia, in via Pietro Cossa
40, sul tema: "il fallimento del cristianesimo pacifista?".
Proseguira' sabato 8 e domenica 9 dicembre, presso la sede del Sindacato dei
Ferrovieri, via Marsala 75, con il seguente programma.
*
Sabato 8
Alle ore 10: apertura lavori e presentazione degli scopi e della struttura
dell'assemblea; relazione del presidente Luciano Benini; intervento del
rappresentante dell'IFOR, Eric Bachman.
Alle ore 11,30: interventi di approfondimento tematico: vogliamo dedicare
del tempo ad una condivisione del nostro "pensare": abbiamo chiesto ad
alcuni che sappiamo particolarmente attenti alle varie tematiche di
presentare una breve introduzione in forma aperta, che possa sollecitare la
discussione e comunque resti un momento di arricchimento per tutti. Hanno
dato la loro disponibilita: 1. Pasquale Iannamorelli: per un ritorno alle
sorgenti del MIR; 2. Silvana Sacchi: dall'esperienza dei campi, una
"riflessione attiva" sul significato di nonviolenza nel quotidiano; 3.
Sergio Bergami: il Decennio della Nonviolenza per coinvolgere le
istituzioni; 4. Enrico Peyretti: resistere alla guerra. La dichiarazione di
obiezione del cittadino.
Alle ore 13,30: intervallo pranzo.
Alle ore 15: ripresa degli interventi e discussione in gruppi e/o in
assemblea sulle tematiche precedenti, con lo scopo di favorire un ulteriore
approfondimento e dare a tutti l'opportunita' di esprimersi su cio' che
ritengono piu' importante.
Alle ore 18: uno spazio per lo spirito: riflessione di Eugenio Rivoir.
Sabato sera, dopo cena: presentazione in forma di mostra delle attivita',
prospettive, domande da parte di sedi, settori di impegno, segreteria
operativa e singoli soci che lo desiderino. Abbiamo pensato a questo metodo
per evitare una serie noiosa di relazioni di quel che si fa, che rischia di
prolungarsi per tutto il tempo dell'assemblea: ogni sede o gruppo, ogni
responsabile di settore, chi ha seguito una particolare campagna o rete...
arrivi con uno o piu' cartelloni o altro materiale da esporre. All'interno
della "mostra", la sera, si circolera', si guardera', si chiacchierera', si
riflettera'... in vista della discussione del giorno seguente.
*
Domenica 9
Alle ore 8,30: introduzione ai lavori, del segretario Beppe Marasso.
Alle ore 9: proposte organizzative: Far crescere il MIR e la Nonviolenza in
Italia, di Francesco Lo Cascio; altre proposte.
Alle ore 10: modifiche statutarie.
Alle ore 10,30: elezione del presidente e della segreteria.
Alle ore 11,30: relazione del tesoriere e approvazione dei bilanci.
Alle ore 13: chiusura dei lavori e saluti di pace.
*
Cara sorella, caro fratello,
questi ultimi mesi sono stati cosi' densi di avvenimenti da lasciarci
sconcertati.
Straordinaria, nel bene e nel male, l'esperienza che diversi di noi hanno
vissuto a Genova e poi nella grandiosa marcia Perugia-Assisi. Annichilenti
per tutte/i le vicende americana e afghana.
Ho trovato qualche elemento di forza e chiarezza nella preghiera e nel
confronto con mia moglie, con Maria Chiara e Alvise, piu' ampiamente con
vari altri amici, soprattutto quelli che hanno condiviso la celebrazione del
centenario di Lanza del Vasto.
Molto mi attendo dalla nostra assemblea. Tu non stare da sola/o. L'incontro
di Roma sara' un luogo di scambio fraterno. Le reazioni chimiche avvengono
per la presenza di piccoli elementi che si chiamano catalizzatori. Il MIR
italiano e' piccola cosa, ma il suo DNA e' tutto nella nonviolenza. Puo'
diventare un enzima, un fermento di pace. Non stare da sola/o, per
catalizzare un processo di riconciliazione c'e' bisogno di te. L'assemblea
di Roma sara' occasione di scambio e di progetto. E di festa. Non mancare.
Beppe Marasso
*
Notizie logistiche
Sede dell'assemblea: Sala di Via Marsala 75, nella sede del sindacato dei
ferrovieri. Alla sala si puo' entrare anche dal primo binario della stazione
Termini.
Luogo di pernottamento: Albergo del Popolo dell'Esercito della Salvezza, Via
degli Apuli 41 (tel. 064451351 oppure 064467482). Il costo e' di lire 50.000
per notte, compresa la prima colazione.
Entrambi i posti sono facilmente raggiungibili a piedi (meno di un km).
Per l'incontro del venerdi sera (aula magna della Facolta' Valdese, Via
Pietro Cossa 40) si puo' prendere dalla stazione Termini o il bus n. 70 o il
n. 492 per andare a Piazza Cavour; per chi preferisce la metropolitana si
deve prendere la linea A rossa da Termini fino a Lepanto e poi fare trecento
metri a piedi.
Simonpietro Marchese, del MIR di Roma, si sta occupando di tutte le
questioni logistiche e chiede di conoscere al piu' presto il numero di
persone che pernotteranno presso l'Albergo del Popolo e piu' in generale il
numero dei partecipanti, per poter trovare anche un locale di ristorazione
per tempo.
Chiediamo percio' a tutti lo sforzo di avvertire della propria
partecipazione contattando al piu' presto la segreteria operativa (Maria
Chiara e Alvise Alba, tel. 0173440345, e-mail: a.alba@areacom.it). Il
riferimento telefonico per informazioni a Roma e' Simonpietro Marchese
(0686328335 oppure 3395011218). Come sempre non devono esserci ostacoli
economici alla partecipazione, per cui vedremo insieme come contribuire alle
spese soprattutto per chi arriva da lontano.
Vi attendiamo numerosi nella speranza di poterci scambiare direttamente
pace, forza, gioia.
Luciano Benini e Beppe Marasso

9. INIZIATIVE. UN APPELLO DELL'ASSOCIAZIONE "AIUTIAMOLI A VIVERE" PER LA
SOLIDARIETA' CON I BAMBINI IRACHENI
[Ringraziamo Tusio De Iuliis, presidente dell'associazione di volontariato e
solidarieta' "Aiutiamoli a vivere", per averci inviato il seguente appello
di cui riproduciamo ampi stralci. Per contatti: associazione di volontariato
e solidarieta' "Aiutiamoli a vivere", via degli Oleandri 6, 65010 Spoltore
(PE), tel. fax: 0854470661, e-mail: yuro.doc@inwind.it]
Il popolo iracheno vive da dieci lunghi anni sotto il terrore  dei
bombardamenti che quotidianamente si ripetono sul suo territorio ed in una
condizione disperata di disagio morale e fisico dovuto alla applicazione di
un embargo impossibile da giustificare che ha causato fino ad ora secondo
alcune stime oltre 1.700.000 morti. Una vera strage di innocenti, un crimine
contro l'umanita' in palese violazione del diritto internazionale;
l'applicazione scientifica di un terrorismo moderno  al solo scopo del
dominio assoluto delle riserve energetiche del nostro pianeta.
Il prossimo Natale manifesteremo nel nome di Assisi, a Baghdad "citta' della
pace", insieme ai bambini iracheni e alle componenti religiose musulmane e
cristiane (come quel 31 dicembre 1998), per la fine immediata dell'embargo,
per il dialogo e la pace tra i popoli, contro tutti i  terrorismi e le
guerre; per una patria e una terra di giochi sereni in Iraq e Palestina.
Rivolgiamo un forte appello al segretario generale dell'Onu, ai capi di
stato europei, al popolo americano, a quello arabo ed israeliano, alle
componenti cattoliche e laiche del nostro paese, alle associazioni
umanitarie e pacifiste italiane ed internazionali, all'infaticabile impegno
per la pace del papa, perche' ritorni a valere la voce dell'Onu, perche'
l'inizio di questo terzo millennio non sia l'inizio della fine dell'umanita'
e della vita, ma un nuovo cammino e un impegno comune per il diritto
all'esistenza e alla dignita' di ogni popolo; per un mondo migliore e
possibile di giustizia e di pace; perche' ai lutti e alla barbarie della
guerra e del terrorismo, della fame e della poverta', della distruzione
dell'ambiente e della natura, del liberalismo sfrenato e lo spreco immorale
dell'Occidente, si opponga una civilta'' dell'uomo degna di questo nome.
*
Programma di iniziative della delegazione in Iraq, in missione per il
periodo dal 22 al 30 dicembre.
1) Consegna di materiale ospedaliero e medico: siringhe, ovatta, apparecchi
per il controllo del diabete, strisce, sfigmomanometri, medicinali, ecc.
(per un valore di 35 milioni di lire);
2) consegna di materiale didattico e tecnico per gli studenti dell'Accademia
di Belle Arti dell'Universita' di Baghdad (per un valore di lire 15
milioni);
3) presentazione alla stampa irachena della pubblicazione in Italia delle
opere di 15 artisti iracheni della scrittura, presentate in una mostra nel
nostro paese;
4) realizzare il giorno 25 di dicembre in una piazza di Baghdad una
manifestazione di bambini e di giovani studenti per lanciare un augurio di
buon Natale e di pace a tutti i bambini del mondo (ricordate quella fatta il
31 dicembre del 1998?) con la presenza dei rappresentati delle diverse
realta' religiose;
5) consegna di lettere, foto e doni di piccoli studenti di una scuola
elementare italiana di Francavilla (CH) a studenti di una scuola elementare
di Baghdad ed incontro degli insegnanti italiani con i bambini e gli
insegnanti iracheni;
6) permesso a fotografare le opere dei Sumeri del Museo di Baghdad per la
stampa in Italia di un libro fotografico sulla "culla della civilta'", e,
non essendo il museo ancora provvisto di documentazione a causa
dell'embargo, donazione di 5.000 copie il ricavato della cui vendita andra'
per la gestione dello stesso;
7) visita negli ospedali oncologici e pediatrici di Baghdad e Diala;
8) Incontro con il Ministero dell'Ambiente e della Sanita' per conoscere gli
ultimi dati sulla situazione.

10. ALCUNE INIZIATIVE DI PACE DA OGGI A DOMENICA
[Ovviamente le iniziative di pace di seguito segnalate sono quelle di cui
siamo venuti a conoscenza e che ci sembrano caratterizzate da due scelte
precise: I. la nonviolenza; e II. la difesa dei diritti umani, del diritto
internazionale, della legalita' costituzionale]
Venerdi 7 dicembre
- in Turchia: il Comitato Kurdistan Firenze che si e' fatto promotore di una
campagna d'adozione a distanza di familiari di detenuti politici sara' in
Turchia dal 7 al 10 dicembre. "Dopo gli eventi dell'11 Settembre in Turchia
c'e' un clima di terrore. Si ripetono gli omicidi politici e le stragi da
parte della polizia turca. A causa di questo clima non possiamo piu'
contattare i familiare dei detenuti per telefono e da due settimane non
rispondono piu' neanche alle e-mail. Andiamo quindi a vedere come stanno ed
a raccogliere testimonianze sui recentissimi massacri avvenuti ad Istanbul
ad opera delle forze dell'ordine. Facciamo appello ad Enti locali,
associazioni, singoli cittadini affinche' prendano parte a questa
iniziativa". Per informazioni sulla delegazione e sulla condizione
carceraria in Turchia visita il sito www.kurdistan.firenze.net. Info: tel.
3283245816, e-mail: kurdistanfirenze@tin.it.
- a Bologna: alle ore 21, nella Sala Consiliare Falcone e Borsellino del
Centro Civico Reno in via Battindarno 123, verra' presentato "Sbilanciamoci,
Rapporto 2002", edito da manifestolibri, ovvero "come usare la spesa
pubblica per la societa', l'ambiente, la pace". Sara' presente un curatore
della ricerca. La campagna "Sbilanciamoci" e' promossa quest'anno da una
trentina di associazioni: Anpas, Antigone, Arci, Arci Servizio Civile,
Associazione Ambiente e Lavoro, Associazione Obiettori Nonviolenti,
Associazione per la Pace, Auser, Campagna per la Riforma della Banca
Mondiale, Cipsi, Cittadinanzattiva, Cnca, Cocis, Ctm-Altromercato, Donne in
nero, Emergency, Emmaus, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia,
Legambiente, Lila, Lunaria, Mani tese, Medici senza frontiere, Pax Christi,
Seniores Italia, Uisp, Unione degli Studenti, Unione degli Universitari,
WWF. Obiettivo della campagna: analizzare i contenuti delle politiche
economiche e finanziarie del governo e le proposte contenute nella Legge
Finanziaria e nel Bilancio dello Stato, e formulare controproposte  a
contenuto sociale, ambientale, pacifista. Info: Silvia Zamboni (Presidente
Quartiere Reno), e-mail: Silvia.Zamboni@comune.bologna.it
-a Bologna in via del porto 15 alle ore 21 incontro e proposte contro la
poverta'.
-a Bolzano: alle ore 20,30, Kolpinghaus, via Ospedale vecchio,
incontro-dibattito su "Scenari (quasi) nascosti: perche' l'Afghanistan? Le
vie del petrolio, delle armi e della droga"; con Francesco Strazzari e
Fausto Concer. Promuove il Comitato per la difesa e il rilancio della
Costituzione.
- a Camaldoli: da oggi a domenica colloqui ebraico-cristiani.
- a Castelfranco Veneto: alle ore 18 incontro con Gian Carlo Caselli,
Antonio Ingroia, Marco Travaglio, Peter Gomez. Racconteranno e si
confronteranno con il pubblico sui temi mafia, legalita', stato di diritto e
l'esperienza della lotta alla mafia condotta negli anni '90 dalla Procura
della Repubblica di Palermo. La serata proseguira alle 20,30 con Travaglio e
Gomez traendo spunto dal loro ultimo libro "La repubblica delle banane".
L'iniziativa e' promossa dal circolo culturale "Oficina di Buenaventura",
via Circonvallazione Ovest, 23/A, 31033 Castelfranco Veneto, tel e fax. 0423
741484, e-mail: buenaventura@casteo.net
- a Cutrofiano: alle ore 18 presso la biblioteca comunale presentazione del
libro di Michele Gambino, Massimo Loche, Ali Rashid, Alberto Ventura,
Orgogli e pregiudizi. Islam e Occidente dopo le Twin Towers, Manni Editore,
Lecce 2001. Interverranno: Michele Gambino, Salvatore Capone, Lucio Meleleo,
Grazia Manni.
- a Firenze: alle ore 11 in via S. Paolo alla regola 18, presentazione del
libro "L'aquilone bianco".
- a Genova: alle ore 21 al centro civico "Buranello", via d'Aste 8, incontro
su "Non solo antrace: la giostra del terrore e della guerra batteriologica".
Interviene Achille Lodovisi.
- a Parma: incontro sul tema "battere il terrorismo: c'e' un'alternativa
alla guerra", alle ore 21 nella sala convegni dell'Hotel Stendhal.
Interverranno Gianni Rinaldini, F. Dradi, Jacopo Venier, Ali Rashid Khalil.
All'assemblea hanno assicurato la loro presenza numerose Comunita'
d'immigrati. Per informazioni: pdcipr@libero.it
- a Orte (VT): al liceo scientifico, con inizio alle ore 14, ottavo incontro
del corso di educazione alla pace.
- a Roma: dalla sera del 7 al pomeriggio del 9 dicembre assemblea nazionale
del MIR. Info: tel. 0173440345, e.mail: mir@peacelink.it, a.alba@areacom.it
- a Viterbo: iniziativa al teatro S. Leonardo con inizio alle ore 17,30 a
sostegno di Emergency.
*
Sabato 8 dicembre
- in Turchia: il Comitato Kurdistan Firenze che si e' fatto promotore di una
campagna d'adozione a distanza di familiari di detenuti politici sara' in
Turchia dal 7 al 10 dicembre. "Dopo gli eventi dell'11 Settembre in Turchia
c'e' un clima di terrore. Si ripetono gli omicidi politici e le stragi da
parte della polizia turca. A causa di questo clima non possiamo piu'
contattare i familiare dei detenuti per telefono e da due settimane non
rispondono piu' neanche alle e-mail. Andiamo quindi a vedere come stanno ed
a raccogliere testimonianze sui recentissimi massacri avvenuti ad Istanbul
ad opera delle forze dell'ordine. Facciamo appello ad Enti locali,
associazioni, singoli cittadini affinche' prendano parte a questa
iniziativa". Per informazioni sulla delegazione e sulla condizione
carceraria in Turchia visita il sito www.kurdistan.firenze.net. Info: tel.
3283245816, e-mail: kurdistanfirenze@tin.it.
- a Camaldoli: da oggi a domenica colloqui ebraico-cristiani.
- a Firenze: a palazzo degli Affari, piazza Adua 1, conferenza "stop ai
bambini soldato"; interventi di Franco Mazza, Giorgio Biguzzi, testimonianza
di un ex-bambino soldato, Massimo Toschi, Marco Carraresi, Francesco Bosi.
- a Pisa: assemblea costituente del social forum.
- a Roma: dalla sera del 7 al pomeriggio del 9 dicembre assemblea nazionale
del MIR. Info: tel. 0173440345, e.mail: mir@peacelink.it, a.alba@areacom.it
*
Domenica 9 dicembre
- in Turchia: il Comitato Kurdistan Firenze che si e' fatto promotore di una
campagna d'adozione a distanza di familiari di detenuti politici sara' in
Turchia dal 7 al 10 dicembre. "Dopo gli eventi dell'11 Settembre in Turchia
c'e' un clima di terrore. Si ripetono gli omicidi politici e le stragi da
parte della polizia turca. A causa di questo clima non possiamo piu'
contattare i familiare dei detenuti per telefono e da due settimane non
rispondono piu' neanche alle e-mail. Andiamo quindi a vedere come stanno ed
a raccogliere testimonianze sui recentissimi massacri avvenuti ad Istanbul
ad opera delle forze dell'ordine. Facciamo appello ad Enti locali,
associazioni, singoli cittadini affinche' prendano parte a questa
iniziativa". Per informazioni sulla delegazione e sulla condizione
carceraria in Turchia visita il sito www.kurdistan.firenze.net. Info: tel.
3283245816, e-mail: kurdistanfirenze@tin.it.
- a Camaldoli: colloqui ebraico-cristiani.
- a Como: le persone del Coordinamento comasco per la Pace sono "In cammino
con le madri di Plaza de mayo" per le vie della citta' murata di Como dalle
ore 9 alle ore 21 in occasione della Marcia delle Madres de Plaza de Mayo e
dell'Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Ritrovo
in piazza San Fedele.
- a Milano: meeting del Centro culturale Kurdistan-Italia presso il centro
sociale Leoncavallo.
- a Pisa: assemblea costituente del social forum.
- a Riccione: incontro biblico presso il Centro E. Renzi sul tema "La
condizione femminile al tempo di Gesu'".
- a Roma: una giornata di discussione su incubi di pace e deliri di guerra
alla sala UDI, via Arco Parma 15.
- a Roma: dalla sera del 7 al pomeriggio del 9 dicembre assemblea nazionale
del MIR. Info: tel. 0173440345, e.mail: mir@peacelink.it, a.alba@areacom.it

11. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

12. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: http://www.nonviolenti.org ;
per contatti, la e-mail è: azionenonviolenta@sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
http://www.peacelink.it/users/mir . Per contatti: lucben@libero.it ;
angelaebeppe@libero.it ; mir@peacelink.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: http://www.peacelink.it . Per
contatti: info@peacelink.it

LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di
Viterbo a tutti gli amici della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail: nbawac@tin.it

Numero 311 del 7 dicembre 2001