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LIBERTA’ SOSPESE E NON SIAMO A KABUL



Anticipazione di quanto sarà pubblicato sulle prossime newsletter
Ciao

Claudio Martinotti
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prioritari.
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LIBERTA' SOSPESE E NON SIAMO A KABUL. Decine di leggi speciali nei Paesi
occidentali stanno sospendendo liberta' e garanzie. Dalla Corte marziale
negli States al disegno antiterrorismo in Italia. Ma nessuno protesta. I
nostri governanti si contraddicono rispetto alle promesse elettorali
garantiste ed emerge tutta la loro ipocrisia e le finalità liberticide. Una
versione aggiornata della legge del più forte e del più furbo.
Fonte: VITA http://web.vita.it  mailto:redazione@vita.it
di Riccardo Bonacina, mailto:r.bonacina@vita.it  - 29/11/2001
"Il tricolore non sarà il nostro chador", hanno gridato nelle piazze
italiane gruppi di donne impegnate nelle organizzazioni di cooperazione e
sviluppo. Uno slogan fulminante e felice perché esprime tutta la voglia di
continuare a veder chiaro e senza veli in ciò che succede, e la volontà di
non concedere nessuno sconto sul terreno delle libertà. L'ondata di retorico
patriottismo, la propaganda sul tricolore (una bandiera per ogni neonato è
stato proposto in Parlamento), la forzata militarizzazione della società e
della pubblica opinione rischiano, infatti, di coprire e di far passare in
secondo piano il diluvio normativo, in Italia e all'estero, che dall'11
settembre in poi rischia di mettere a repentaglio l'unico vero grande valore
per cui siamo grati alla società in cui siamo cresciuti e in cui viviamo:
l'affermazione della libertà individuale e sociale. Quando di è in guerra
tutto diventa secondario, anche ciò che sino al giorno prima si riteneva
essenziale e irrinunciabile, in primo piano sale la seduzione del
combattimento. Kafka che di animo umano era un vero esploratore scriveva:
"La seduzione assoluta del male è la provocazione al combattimento".
Ma senza spingerci troppo in là con i ragionamenti, un dato oggi è certo:
libertà di pensiero, di movimento, di aggregazione di espressione, di
circolazione di beni e di denaro, sono realtà oggi meno scontate di tre mesi
fa. Per rendersene conto, qualora non bastasse la percezione quotidiana,
basta mettere in fila qualcuno degli snodi normativi che hanno interessato
le società occidentali dall'11 settembre ad oggi, tutti all'insegna di un
restringimento delle libertà individuali, sociali ed economiche in nome
della battaglia contro il "male assoluto": il terrorismo. Eccoli.
Due giorni dopo la tragedia di New York, il 14 settembre, ancora sull'onda
emotiva degli avvenimenti, il Consiglio dei ministri italiano dà il suo via
libera ad una legge sull'immigrazione che le polemiche estive sembravano
aver fermato prima ancora di nascere.
Il 29 settembre il Consiglio di sicurezza dell'Onu approva una risoluzione
presentata dall'ambasciatore americano John Negroponte, che richiede a tutti
gli Stati membri di negare rifugio a chiunque sia sospettato di finanziare o
di compiere atti terroristici e mette al bando qualsiasi forma di sostegno -
politico, militare e finanziario - a persone ed "entità sospettate" di
attività terroristica cancellando i beni dei presunti terroristi e ampliando
i poteri delle Nazioni Unite nella lotta al terrorismo. La risoluzione
suscita perplessità per il fatto non definisce cosa s'intenda esattamente
con il termine "terrorista".
Londra, il 3 ottobre il governo dichiara che inasprirà le norme
sull'immigrazione e modificherà anche la legge sull'incitamento all'odio
razziale, estendendola all'odio religioso (Huntington docet). ''E'
necessario mettere in atto un approccio radicale e perfezionato ai problemi
che riguardano immigrazione e asilo politico: bisogna essere intransigenti
di fronte all'immigrazione clandestina" dichiara il ministro dell'interno
inlgese Blunkett.
Lunedì 8 ottobre,negli States, Tom Ridge, un veterano del Vietnam ed ex
governatore della Pennsylvania, è nominato direttore dell'Office of homeland
security, l'equivalente del nostro ministero degli Interni, anche se con
compiti prevalentemente antiterrorismo. La notizia, sottovalutata da chi
considera ovvia l'esistenza di una o più polizie centralizzate a livello
nazionale, negli Stati uniti, invece, rappresenta una rottura profonda nella
cultura politica del Paese.
La nomina di Ridge si inserisce in quel processo di estensione delle
competenze del governo federale che i padri fondatori del Paese aborrivano
più di ogni altra cosa e che invece George W. Bush percorre a passi spediti.
18 ottobre. In Italia il consiglio dei ministri approva una legislazione
antiterrorismo che sanzionerà pesantemente chi è sospettato di ospitare o
aiutare i terroristi. A Roma il Comitato provinciale per l'ordine e la
sicurezza ha deciso che, in tempo di guerra, tutti i campi di stranieri
illegali vanno sgomberati.
Il 31 ottobre, a Washington, la Financial Action Task Force on Money
Laundering (Fatf) organismo dell'Ocse, approva 8 raccomandazioni speciali
conto il terrorismo da attuare nei Paesi membri entro il giugno del 2002.
L'ottava raccomandazione è completamente dedicata alle organizzazioni non
governative. Vi si legge: "I Paesi membri dovranno controllare l'adeguatezza
delle leggi e delle regole sugli enti che possono essere sfruttati per
finanziare il terrorismo. Le organizzazioni non profit sono particolarmente
vulnerabili, e i Paesi devono assicurarsi che non ci si approfitti di loro".
E infine una raccomandazione che suona come un ordine: le leggi su ong e
associazioni dovranno essere riviste. Ma come? Nel mirino non c'erano banche
d'affari, paradisi fiscali e agenzie di money transfer?
Sempre dagli Stati Uniti un'altra notizia: i cittadini italiani potrebbero
avere presto bisogno del visto per entrare negli Stati Uniti. Il
Dipartimento di Stato sta pensando infatti di togliere l'Italia dalla lista
dei 29 Stati i cui cittadini non devono avere un visto per entrare negli
Usa.
Parigi, 5 novembre. Sulla legge antiterrorismo infuriano polemiche. Non
piace la proposta di consentire ad agenti privati di effettuare, senza alcun
foglio di autorizzazione della polizia, controlli su bagagli e su persone
ritenute sospette. "La nuova legge francese sulla sicurezza antiterrorismo,
rappresenta una violazione delle libertà e dei diritti individuali" sostiene
il Movimento contro il razzismo e per l'amicizia tra i popoli. Minacciati
dalla nuova riforma sarebbero: "l'inviolabilità del domicilio, il rispetto
della privacy, la libertà di movimento e di pensiero. E le misure proposte
dal governo sono umilianti e non garantiscono affatto la sicurezza dei
cittadini contro eventuali atti terroristici".
Londra, 12 novembre: la Gran Bretagna chiede la detenzione di sospetti
terroristi senza processo invocando lo "stato di pubblica emergenza". David
Blunkett chiederà l'appoggio del parlamento per sospendere l'articolo cinque
della Convenzione europea sui diritti umani, che garantisce il diritto alla
libertà e proibisce la detenzione senza processo.
A proposito di diritti umani eccoci al 14 novembre. Negli Stati Uniti, il
presidente George Bush firma un decreto militare che gli consentirà di
processare cittadini stranieri sospetti di terrorismo davanti a speciali
commissioni militari e non davanti a tribunali civili come avviene oggi. "Ho
stabilito - si legge nel documento firmato da Bush - che esiste una
emergenza straordinaria per gli scopi della difesa nazionale, che questa
emergenza rappresenta un interesse urgente e primario del governo, e che
l'emanazione di questo decreto è necessaria per affrontare questa
emergenza". Traduzione: si procederà per Corti marziali con la sospensione
d'ogni trasparenza e di ogni diritto.
Domenica 25 novembre. In Italia il "Corriere della sera" titola
"Antiterrorismo, il disegno di legge sarà presentato alle Camere entro
Natale. Tutti i documenti dell'Inteligence resteranno riservati per 15 anni.
Licenza di reato per i servizi". Il disegno di legge infatti prevede la
liceità di furti e intercettazioni durante "operazioni segrete". Vietato
solo l'omicidio. Evviva.
Se anche all'Ovest ci togliessimo il chador del nemico globale e del male
assoluto per cominciare ad aprire gli occhi sulle libertà civili,
individuali e collettive che troppe leggi speciali stanno sospendendo?