[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Riflessioni la rivolta genovese



Inoltro questo messaggio che mi e' stato personalmente inoltrato non tanto
per la condivisibilita' dei suoi contenuti, ma perche' mi sembra un
interessante specchio delle argomentazioni contro i movimenti
antiglobalizzazione.

Carlo Gubitosa

>From: "fernando rini" <fernandorini@libero.it>
>To: <c.gubitosa@peacelink.it>
>
>        LA  RIVOLTA  GENOVESE
>
>               Vorrei sensibilizzare tutti coloro che sono andati a
manifestare a Genova, del danno che hanno causato alla società,
>non quello materiale ( che si ripara con una manciata di dollari ),
>bensì quello morale, civile nel "trasportare" i giovani verso
comportamenti incivili per far sentire la loro voce.
>       E mi riferisco sia a quelli che dicono di essere " pacifisti " che
>alle " tute nere " :  imbecilli i primi, delinquenti i secondi .
>     Io non credo che a tanto "calore"dimostrato, 
>        io non credo che a tanta "fede" per i temi trattati dai G8, ci sia
>una vera presa di coscienza dei giovani ;
>       io non credo che questi giovani abbiano già potuto constatare 
>        i "mali" della vita e quindi poter verificare i vari "livelli" di 
>        "POVERTA' ", di "GIUSTIZIA" ; non ne hanno avuto il tempo
>        materiale (sono giovani) nè tantomeno le possibilità di fare
>        certe esperienze di vita per rendersi conto della "povertà" e
>        cosa può combatterla; perchè si sente il bisogno di "giustizia";
>         dove ci porta la "globalizzazione".
>       Io credo, invece, che si sia verificato un " trascinamento " , una
>" strumentalizzazione " provocata dagli adulti, per cercare di risolvere
>i propri problemi ; problemi che devono essere affrontati con mezzi 
>giuridici, democratici che sono a disposizione in tutti gli Stati liberi,
>" grandi " perchè oltre ad essere i migliori in campo tecnologico, 
>lo sono anche nel rispetto delle Costituzioni, democraticamente
>sancite .
>     Se ben ricordo, fu il " GIUSTI ", scrittore che contribuì alle idee
>patriottiche e liberali, a scrivere : ......STRUMENTI  CIECHI  DI
>OCCHIUTA  RAPINA  CHE  LOR  NON  TOCCA  E  CHE  FORSE
>NON  SANNO.   Perchè anche allora si trattava di "rivoluzione " dove
>per " strumenti ciechi" erano tutti coloro che venivano "adoperati" per
>" manifestare";  tutti coloro che erano "estranei" alle motivazioni al
>momento dei fatti ; tutti coloro che " forse non sanno" quel che stanno
>facendo .   
>     Perchè un fatto è certo : sono antiamericani, ma si sforzano al
massimo di interpretare il "giovane americano" sia negli atteggiamenti
della vita quotidiana, che nel servirsi di prodotti americani per il loro
stile di vita.  Vedi : CD di musica americana in
>auto a tutto volume e nelle discoteche ; nell'usare i più svariati
prodotti tecnologici da usare tutti i giorni ( jeans, moda casual, vacanze new
>age, lingua parlata e letta ). 
>    L'ipocrisia sta proprio in questo :
>       fanno parte di Paesi "benestanti", godono di tutti i "servizi" che il
>       loro Paese ha saputo conquistare con il lavoro, con il sacrificio, 
>       nel rispetto con gli altri Stati,  ma invece di collaborare e portare
>       sostegno a questa politica ( nella quale anche loro vivono ),
>       cercano con la ribellione, con la violenza, con la disobbedienza 
>       civile, con la mancanza di rispetto per le Istituzioni, di ostacolare
>       ciò che altri hanno creato per loro, soltanto per loro.
>  Ricordo che negli anni ' 60, quando le bandiere rosse svolazzavano
>in tutti i cortei e manifestazioni di protesta, ci fù qualcuno che
organizzò dei voli di propaganda- gita- viaggi culturali a Mosca per
>i "giovani comunisti", quasi come un viaggio-premio, per incontrare
>la gente che realmente viveva nel contesto dell'ideologia comunista.
>Cosa videro??  Cosa trovarono ??  io credo che, anche se ci fosse
>stata la possibilità di restare in Russia ( il "visto" era impossibile ),
>nessuno sarebbe rimasto sotto quel regime , in quella ristrettezza 
>economica, nella totale mancanza di libertà, libertà individuale, 
>libertà imprenditoriale, libertà di esistere e quindi di manifestare.
>       Ecco che oggi, a caldo delle proteste per la "povertà" nel Terzo
Mondo, andrei a proporre dei voli per portarli nelle Missioni Cattoliche
sparse in tutto il mondo con le stesse motivazioni:
>viaggi-premio-lavoro fra quella povera gente che ha bisogno di tutto
>per la loro sopravvivenza, ma che si ritrova lontano, molto lontano
>da quei "concetti" di "globalizzazione" per la quale ci agitiamo tanto.
>        C'è un concetto comune ai Missionari che operano nel Sud del
mondo: quando rientrano in Italia trovano la bolgia (agitazione,
>tumulto, confusione); certa gente è piena di problemi che LORO
>STESSI SI CREANO; totale mancanza di buon senso nel saper convivere,
creare, adoperarsi per uno stesso fine del "bene comune".
>      Andassero in Africa per rendersi conto delle " POVERTA' " che
>esistono; di cosa hanno bisogno nei prossimi decenni( perchè sono
>lontani secoli da noi ); perchè della globalizzazione e delle multinazio-
>nali non se ne fregano niente, perchè è  prematuro pensare ai prodotti
occidentali per cambiare la propria esistenza ; perchè in 
>Africa, vivere con un dollaro al giorno non è sinonimo di poverta'.
>      Ci sono altre povertà che non sono legate strettamente al dollaro,
>e se questi fossero di dieci, venti volte di più, NON andrebbero a 
>risolvere i problemi delle popolazioni del Terzo Mondo.
>      Si verifica, invece, che "spingiamo" i giovani alla rivolta, ad
infierire contro gli Stati occidentali, a manifestare se pur pacificamente
senza dargli testimonianza diretta, senza rendersi conto delle motivazioni,
senza portare rispetto per coloro che "stanno
>lavorando anche per loro". 
>      Sono queste, delle "prese di posizione di potere" non richieste dai
giovani, ma bensì diventano " strumenti ciechi " di coloro che, 
>sia per frustrazione ed incapacità di inserirsi nel contesto della vita,
>sia per " istinto "nel voler per forza fare qualcosa (perchè presi dalla
>apatia e da mancanza di fantasia), pensano di sentirsi " LIBERI " di
>agire contro le Forze di Polizia, cioè di uno Stato Democratico.
>     Per meglio fissare certi CONCETTI, per dare la giusta INTERPRE
>TAZIONE a questi comportamenti, riporto il " significato " secondo
>lo Zingarelli :
>     DELINQUENTE : colpevole, quando per la sua indole malvagia è
>                                    incline al delitto;
>     FUORILEGGE : che agisce contro la LEGGE;
>     ANARCHIA : movimento politico-sociale che intende SOSTITUIRE
>                            a un ordine sociale della forza dello Stato,
un ordine
>                            fondato sull'autonomia e la libertà degli
individui;
>     RIVOLTA : improvvisa ribellione accompagnata da tumulti;
>     DISUBBIDIRE : comportarsi o agire in modo contrario a quello
>                                 prescritto o stabilito;
>     
>     POLIZIA : attività diretta alla tutela del sociale, svolta per prevenire
>                       e REPRIMERE i danni provocati dagli individui;
>     LEGGE : ogni norma che regola la CONDOTTA degli individui,
>                      posta dall'ordinamento giuridico-costituzionale dello
>                      Stato.
>
>        Non voglio entrare nel merito delle motivazioni della rivolta di
>Genova, ma se si intende vivere nel proprio Stato ed usufruire di
>tutto, nel bene e nel male( periodi di benessere e carestia), questo è
>il SIGNIFICATO che ci permette la n/s lingua italiana; 
>perchè DEMOCRAZIA è la forma di governo esercitata dalle persone 
>e dagli organi che sono stati ELETTI  a rappresentarlo.
>    Non si accettano questi ELETTI e si vogliono far "cadere"???
>          QUESTO E' UN ALTRO DISCORSO!!!!!!
>
>     La "globalizzazione " è ricchezza, è lavoro, è cultura;
>     la "povertà" è difetto, è scarsezza, è infelicità.
>    Se proviamo ad unire, a sposarli, i due termini sono in grado di 
>scambiarsi fra loro certe sensazioni per poter "sanare"  certi MALI,
>in un "gioco" delle parti dove io dò qualcosa a te e tu dai qualcosa
>a me; perchè è chiaro che in questo mondo, abituato al consumismo
>ci sono tanti difetti, tanta scarsità di sani princìpi, tanta infelicità;
>si è tanto "poveri" di valori morali nel RISPETTARE, nell'essere
>TOLLERANTI, nell'ACCETTARE l'impegno degli altri, nel COLLABORARE con chi
democraticamente  è stato eletto, 
>per seguire le LEGGI dello Stato ed i Comandamenti di DIO.
>
>    Pace e Bene,      Fernando
>
>Attachment Converted: "C:\EUGUBI\ATTACH\larivolt"
>