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Greci bloccati ad Ancona



Bloccati ad Ancona

ANCONA - Un centinaio di manifestanti greci sono bloccati da stamani nel
porto di Ancona, e almeno altrettanti sono a bordo di un traghetto
superveloce in attesa di ricevere il permesso di entrare in porto. I
militanti greci sono stati bloccati dalle autorità italiane per motivi
ancora imprecisati. Sul Blue star ferries, attraccato dopo prima delle 11,
viaggiavano circa mille attivisti diretti a Genova. La maggior parte si è
messa in viaggio alla volta della Liguria a bordo di 15 pullman, ma altri
tre pullman sono rimasti fermi: la polizia di frontiera ha ricevuto l'ordine
di repingere un gruppo di militanti, ora bloccati sul pontone del traghetto,
in territorio greco, e fronteggiati da poliziotti protetti da scudi
trasparenti. Non è chiaro se l'ordinanza di respingimento sia dovuta alla
presenza sul traghetto di "persone indesiderate": almeno fino al primo
pomeriggio non ci sono state spiegazioni ufficiali. E' possibile che le
autorità italiane temano la presenza sul traghetto di militanti di gruppi
anarchici, ritenuti "pericolosi". La parlamentare marchigiana della
Margherita, Marina Magistrelli, e alcuni amministratori locali, hanno
sollecitato le autorità italiane a prendere contatto con quelle greche, per
sbloccare la situazione.

La nave è stata organizzata dal Greek commettee for the
international demonstration of Genova. Sebbene sul ponte del traghetto
spiccasse in prima fila una grande bandiera rosso-nera, oltre a vessilli
rossi e con l' immagine di Che Guevara, Yannis Albanis del Network for
politic e social rights ha detto che nel gruppo sbarcato ad Ancona non vi
sono anarchici: «Nel movimento - ha precisato - confluiscono i partiti di
sinistra, le associazioni sociali e le forze radicali. Gli anarchici sono
pochi e non organizzati, e sono presi a pretesto per criminalizzare il resto
del movimento». 

A Genova Vittorio Agnoletto, portavoce del Genoa social forum, si è espresso
duramente contro le autorità italiane: «Quanto sta avvenendo ad Ancona è
incredibile, vergognoso. La verità è che c'è stato evidentemente un accordo
tra i diversi ministri dell'interno per impedire che molti manifestanti
provenienti dall'estero possano raggiungere Genova. L'episodio di Ancona è
tanto più grave visto che non solo la stragrande maggioranza di quelle
associazioni fa parte del Genoa Social forum, ma anche perché mi hanno
riferito che è stato bloccato anche il leader del partito democratico
Synasprimos».

Il caso di Ancona non è isolato: un bus proveniente dalla Repubblica Ceca è
stato bloccato dalla polizia alla frontiera del Brennero. A bordo sono stati
trovati striscioni e manualetti anti G8. Il pullman è per ora sotto
sequestro e le persone che viaggiavano alla volta di Genova, tra le quali
dieci austriaci e venti cittadini cechi, sono a disposizione delle forze
dell'ordine.

Lorenzo G. Biagi