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APPUNTAMENTI N.24



il GRILLO parlante
per un'informazione equa e solidale nell'Est veronese

supplemento a "la Voce Civica", Aut.Trib.VR n.1215 del 27 maggio 1996 -
Direttore Responsabile: Amedeo Tosi

Non rifiutate qualcosa a chi vi ha rifiutato qualcosa (proverbio Lulua -
R.D.Congo)



«Il governo nazionale nell'arco di quattro anni spazzerà la miseria dei
contadini. Nell'arco di quattro anni eliminerà la disoccupazione. A questo
colossale compito di risanamento della nostra economia, il governo
nazionale unirà l'attuazione di un piano di risanamento dello Stato, delle
regioni, dei comuni. In tal modo l'assetto federativo dello stato diverrà
vigorosa e solida realtà. I partiti marxisti e fiancheggiatori del marxismo
hanno avuto 14 anni a disposizione per dimostrare la propria capacità. Il
risultato è un campo di rovine. Concedete a noi quattro anni e poi
giudicherete».
(Dal contratto di Hitler col popolo tedesco, 1933)




FORUM DELLE COMUNITA' IN DIALOGO di SAN BONIFACIO
ANOLF-CISL (Associazione Nazionale Oltre le Frontiere) Verona

organizzano

Popoli... in festa

26 - 27 maggio 2001
Centro parrocchiale di Prova (San Bonifacio)

PROGRAMMA

SABATO 26 MAGGIO

ore 10.00
Il Progetto A.L.I.C.E. (Autonomia: un Laboratorio per l'Innovazione dei
Contesti Educativi) presenta: "Insieme Coloriamo il mondo". L'offerta
formativa nei servizi per l'infanzia del territorio di San Bonifacio

ore 15.00
Incontro di calcio: Marocco - Resto del Mondo (Acers)

ore 19.00
Il Teatro Laboratorio di Brescia presenta "Heina e il Ghul" (racconto dalla
tradizione araba)

ore 20,30
Cena marocchina a base di couscous e the alla menta

ore 21.15
Serata di ballo con i ritmi dell'America Latina (salsa, merengue e tango
argentino) con DJ Walter Garcia Jave


DOMENICA 27 MAGGIO

ore 15.00
Incontro - dibattito sul tema "Migrazioni di ieri e di oggi" testimonianze
dal mondo

ore 17.00
Intermezzo musicale con ritmi e canti indiani proposti da Clarence Gomes e
Deepa

ore 17.30
"Religioni in Dialogo", momento ecumenico animato da varie confessioni
religiose

ore 20.00
Cena con piatti dell'Africa occidentale (Senagal, Ghana, Costa d'Avorio)

ore 21.00
Serata musicale con gruppi: italiano "Beppe & Morena" e marocchino
"Orchestra Chau".

Durante la manifestazione saranno presenti alcune mostre fotografiche,
stand del commercio equo e servizio bar con degustazione di dolci arabi e
indiani. Ingresso gratuito.



Appuntamenti da non perdere






23 maggio 2001 - San Bonifacio (VR) - Il mondo indiano
La Direzione Didattica 1°circolo - via Fiume San Bonifacio, il C.T.P.
(Centro Territoriale Permanente per l'istruzione e la formazione in età
adulta) e la F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni
Affari - sezione di San Bonifacio) organizzano «CULTURE DAL MONDO» percorso
di conoscenza di culture "altre". Il 23 maggio 2001, ore 20,15 presso la
Sala CPL Servizi di via Chiavichetta 3/b (retro scuole elementari via Roma)
l'indologa Elisabetta Stinà parlerà sul tema: «Il mondo indiano».

24 maggio 2001 - San Zeno di Colognola ai Colli (VR) - Acqua, risorsa non
infinita

Il Gruppo Consumo Critico Val d'Illasi e «Bilanci di Giustizia»organizzano
giovedì 24 maggioalle ore 21presso la sala parrocchialedi San Zeno di
Colognola ai Collil'incontro:«l'Acqua nel mondo - risorsa non infinita»-
Testimonianze d'Acqua.Relatori:Diego Marani(giornalista di "Nigrizia");
Giuseppe Magri(Volontario L.V.A. - incaricato per Etiopia e Albania).


25 maggio 2001 - Verona - Caffè Letterario

La Libreria «Rinascita» di Verona (Corso Porta Borsari, 32 - Tel. 045
594611) invita alla presentazione del libro di Duccio Demetrio «Di che
giardino sei? conoscersi attraverso un simbolo» (Maltemi ed.). Introduce
Luigi Scapini, pittore e docente di Storia dell'arte. Inizio ore 18,30.


25 maggio 2001 - Verona - Ecumenismo

La Commissione diocesana per l'ecumenismo e il dialogo, la Chiesa Valdese,
le Chiese Ortodosse Russa e Rumena e la S.A.E. organizzano un incontro su
«La Carta Ecumenica», presso la Sala convegni Cariverona, via Garibaldi 2
(Verona). Inizio ore 21.


26 maggio 2001 - Verona - Incontro meditativo

E' in programma un incontro meditativo e festoso con G. M. Bregantini,
vescovo di Locri e presidente della Commissione episcopale problemi
sociali, lavoro, giustizia e pace. Luogo: parrocchia di S.Nicolò, in
Verona, ore 21. Tema della serata: «Un Vescovo tra gli ulivi - Le Comunità
cristiane del Nord e del Sud d'Italia».


26 maggio 2001 - Trezzolano (VR) - Perù da scoprire

PERU' DA SCOPRIRE (Storia, Cultura e Attualità) - Incontro di
approfondimento e conoscenza. SABATO 26 MAGGIO 2001 ore 14.00 - Parrocchia
di Trezzolano (VR) Tel: 045/988005 PROGRAMMA: 14.00: siamo in un bel
posto,iniziamo ad arrivare, a conoscerci...
15.00-17.00: Presentazione dei temi: 1) il Perù storico e culturale, con
Pablo Sartori, giornalista di Nigrizia che ha vissuto e lavorato in Perù
per molti anni; 2) la situazione attuale e le risposte organizzate dalla
popolazione, con Gianni Vaccaro. 3) Solidarietà possibili dopo un viaggio,
con Daniela e Clorinda. Proseguiamo con lo scambio libero tra i
partecipanti Festa. Cena aperta a tutti. Ci saranno proiezioni di video,
esposizioni di foto del Perù ed esposizioni. (fonte: Gruppo Solidarietà
Perù- Planet Team Viaggi (Viaggi del Turismo Responsabile - Lungadige Porta
Vittoria, 21 - 37129 VERONA - tel: 045/8005167 - e.mail:
info@planetviaggi.it- www.planetviaggi.it)


27 maggio 2001 - Verona - Con Riccardo Petrella

Domenica 27 maggio alle ore 16.30 presso libreria Zanotto (Basilica di S.
Zeno Maggiore - Verona) il prof. Riccardo Petrella dell' Università
Cattolica di Lovanio (Belgio) parlerà di "Globalizzazione: un mondo di
mercanti o una società solidale? I processi di mondializzazione e le reti
delle alternative". L'incontro è promosso dal Gruppo per il Pluralismo e il
Dialogo.

Riccardo Petrella, politologo ed economista, insegna all'Università
Cattolica di Lovanio (Belgio). Consulente della Commissione europea per le
questioni sociali e la tecnologia. Presidente dell'Università europea per
l'ambiente. Fondatore e segretario del Comitato internazionale per un
contratto mondiale dell'acqua. Autore di diversi libri tra cui "I limiti
della competitività" e il "Manifesto dell'acqua" (in uscita in Italia
presso le Edizioni Gruppo Abele.

L'incontro vuole stimolarci a ragionare sui seguenti interrogativi: è un
destino senza alternative che siano solo l'economia e, in particolare, i
princìpi della competitività e dell'imperativo tecnologico, a governare il
pianeta e i processi di globalizzazione in atto? Oppure è possibile
riconciliare l'efficienza economica con la giustizia sociale, la
sostenibilità ambientale, la diversità culturale, la democrazia politica
sulla base del principio di un bene comune?


30 maggio 2001 - San Bonifacio (VR) - Il mondo cinese

La Direzione Didattica 1°circolo - via Fiume San Bonifacio, il C.T.P.
(Centro Territoriale Permanente per l'istruzione e la formazione in età
adulta) e la F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni
Affari - sezione di San Bonifacio) organizzano «CULTURE DAL MONDO» percorso
di conoscenza di culture "altre". Il 30 maggio 2001, ore 20,15 presso la
Sala CPL Servizi di via Chiavichetta 3/b (retro scuole elementari via Roma)
la sinologa Marina Bonomi parlerà sul tema: «Il mondo cinese».

31 maggio 2001 - Verona - Galassia Korogocho

La Coop. La Rondine - Bottega del mondo di Verona organizza un incontro dal
titolo: "Galassia Korogocho - gioie e dolori del commercio equo in Kenya"
che si terrà alle ore 21 presso la sala del Centro socio-culturale Mazzini
(via Biancolini 39/a - Borgo Venezia). Saranno presenti: Luca Palagi
(Divisione Progetti CTM-Altromercato); Tito Arunga (Produttore del progetto
Ziwa - Kenya).

1giugno 2001 - Verona - Convegno internazionale

Convegno internazionale" I nuovi schiavi. La merce umana nel mercato globale."
Programma di massima
Venerdì 1 giugno 2001 - Ore 9.00 - 17.00 - Centro Toniolo, Via Dogana 2 -
Verona: Saluti di Michela Sironi Mariotti ( Sindaco di Verona
);Introduzione di Enzo Melegari (Presidente del Mlal); Moderatore: Gabriele
Colleoni (giornalista dell'Arena).Mattino :David Ould (direttore di
Anti-Slavery International, Inghilterra) "Nuove forme di schiavitù e
portata internazionale nel mondo contemporaneo";Cheik Kamara (Gruppo di
lavoro dell'ONU contro la schiavitù, Mauritania)"Gruppo di lavoro Onu
contro la schiavitù: analisi e prospettive per il futuro"; "Panoramica
generale del fenomeno e situazione dei migranti"; Swami Agnivesh (Gruppo di
lavoro dell'ONU contro la schiavitù, India)"Gruppo di lavoro Onu contro la
schiavitù: analisi e prospettive per il futuro"; "Panoramica generale del
fenomeno e la situazione dei minori in India". Pomeriggio :Alberto
Bradanini ( direttore dell'UNICRI, Italia)" Legislazione e azioni di
contrasto del fenomeno: quali passi fino ad oggi."Andrea Nicastro (
giornalista, Italia)"Mass media e nuove forme di schiavitù".Testimonianze e
interventi dal pubblico.


1 giugno 2001 - Verona - Veglia ecumenica

La Commissione diocesana per l'ecumenismo e il dialogo, la Chiesa Valdese,
la Chiesa Evangelica, le Chiese Ortodosse Russa e Rumena e la S.A.E.
organizzano una veglia di preghiera ecumenica in occasione della
Pentecoste. L'appuntamento religioso si terrà alle ore 21 presso la
Cattedrale di Verona. Sarà presente il Vescovo della diocesi scaligera,
Mons. Flavio Carraro.

6 giugno 2001 - San Bonifacio (VR) - Il mondo anglosassoneLa Direzione
Didattica 1°circolo - via Fiume San Bonifacio, il C.T.P. (Centro
Territoriale Permanente per l'istruzione e la formazione in età adulta) e
la F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari -
sezione di San Bonifacio) organizzano «CULTURE DAL MONDO» percorso di
conoscenza di culture "altre". Il 6 giugno 2001, ore 20,15 presso la Sala
CPL Servizi di via Chiavichetta 3/b (retro scuole elementari via Roma)
l'insegnante di lingua e letteratura anglosassone, Turlog Galager, parlerà
sul tema: «Il mondo anglosassone».

9 giugno 2001 - Verona - Giornata mondiale dell'orgoglio


MANIFESTAZIONE NAZIONALEIN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELL'ORGOGLIO
DEI GAY, DELLE LESBICHE, DEI/DELLE BISESSUALI, DEI/DELLE TRANSGENDER PER
L'AFFERMAZIONE DELLA PIENA CITTADINANZA DELLE PERSONE A PRESCINDERE
DALL'ORIENTAMENTO SESSUALE, IDENTITA' DI GENERE, CULTURA, ETNIA. Obiettivi
della Manifestazione: 1) dare continuità al World pride 2000 individuando
obiettivi comuni per i movimenti dei gay, delle lesbiche, dei/delle
transgender;2) campagna di pressione sullo Stato Italiano affinchè
recepisca le Risoluzioni del Parlamento Europeo e legiferi dando pieno
riconoscimento e piena cittadinanza alle persone con diverso orientamento
sessuale ed identità di genere, riconoscendo loro, così, dopo secoli di
discriminazioni, il diritto all'esistenza; 3) abrogazione delle mozioni del
Comune di Verona contro la Risoluzione del P.E. del 8 Febbraio 1994 sulle
pari opportunità delle persone con diverso orientamento sessuale ed
identità di genere nella U.E.;4) ribadire la libertà di tutte le donne,
comunitarie ed extracomunitarie, con il diritto all'autodeterminazione,
alla pienezza di diritto sul proprio corpo e con l'assoluta libertà nella
scelta di stili di vita; 5) elaborare un sistema di normative atte a
migliorare e garantire la qualità della vita delle persone transessuali e
transgender.Inoltre:a) per fermare la violenza, i razzismi e tutte le forme
di discriminazione, dando una risposta forte alle vecchie e nuove destre in
tema di diritti e di identità sessuale e di genere;b) per dire basta con
tutte le clandestinità: per piena cittadinanza di tutti e di tutte; c) per
costruire un percorso comune di rivendicazione dei diritti umani con le
persone immigrate e con tutte le realtà escluse dalla piena realizzazione
nella società.

GRUPPI PROMOTORI

Circolo Pink centro di iniziativa gay e lesbica di Verona; Arcigay Pianeta
Urano Verona; Drastica... mente Circolo Lesbico Padova; Circolo di
iniziativa omosessuale Tralaltro Padova; Dedalo gay e lesbico Arcigay
Venezia; Azione Gay e Lesbica Firenze; Zephiros Associazione Culturale Gay
e Lesbica Genova; Liberipuntotutti Associazione gay e lesbica Genova;
Crisalide Arcitrans Genova; Circolo Gay e Lesbico Maurice Torino;
Informagay Torino, Rete dei GLO Gruppi di Liberazione Omosessuale di
Rifondazione Comunista; CIG Centro di Iniziativa Gay Arcigay Milano; Forum
delle donne di Rifondazione Comunista, CODS Toscana; CODS Lombardia,
Socialismo Rivoluzionario Toscana, Veneto e Lombardia, Circolo Mario Mieli
Roma; Arcitrans Libellula 2001 Roma; Open Mind Centro di Iniziativa
Gay/Lesbica/Transgender Catania, ArciTrans Nazionale, MIT Movimento
Identità Transessuale; Coordinamento Laico Antirazzista Cesar K Verona.

Concentramento manifestazione: Stazione di Porta Vescovo ore 14.00

Segreteria manifestazione c/o Circolo Pink - centro di cultura e iniziativa
gay e lesbica Verona- Via Scrimiari 7 - 37129 Verona Tel. e Fax.
045-8065911 -Per informazioni: www.mariomieli.org/pinkverona www.urano.it -
www.ecn.org/porkospino - www.ecn.org/glomilano - www.mariomieli.org- Per
adesioni: adesioni@urano.it - adesionipink@tiscalinet.it

Comune di San martino Buon Albergo (VR)ITINERA: IL RESPIRO DEL TEMPOTOUR
POETICO SPETTACOLARE NELLE PIAZZE E NELLE CORTI DI SAN MARTINO BUON ALBERGO
Direzione artistica di Nicola Dentamaro
Ideazione A.C.T.OR. di Verona
Con il patrocinio della Regione Veneto

Tutti gli spettacoli in programma sono ad ingresso gratuito

SALA CONSIGLIARE DEL COMUNE Sabato 26 Maggio ore 10.30
CONVEGNO D'APERTURA
"IL TEMPO E LA MEMORIA"
Itineranza ed incontro tra i segni delle epoche passate e le culture del mondo
INTERVERRANNO:
Mario Lonardi(Sindaco di San Martino B.A.)
Ermanno Serrajotto(Assessore regionale alle Politiche per la Cultura e
l'Identità Veneta)
Piero Piazzola(Giornalista e storico)
Egidio Zusi(Assessore alla Cultura di San Martino B.A.)
Nicola Dentamaro(Actor)

PIAZZA DEL POPOLO Domenica 27 Maggio ore 10.30
"SOGNI VAGABONDI"

Sogni vagabondi è uno spettacolo che prende vita in rapporto alle
particolari caratteristiche dei luoghi che lo ospitano.
Si tratta di una raccolta di immagini "cordiali" tratta dagli spettacoli
che il Teatro Tascabile di Bergamo ha prodotto nel corso della sua lunga
carriera artistica. La rappresentazione consiste in una vivace parata con
mu-siche popolari italiane suonate dal vivo dagli attori-musici, e
intervallata da scene giocose, che si snoda per le vie delle città e dei
paesi che la ospitano.
Sullo sfondo di questo popolare arazzo sonoro itinerante si intrecciano i
giochi d'abilità, le danze acrobatiche sui trampoli, le sorridenti sorprese
e i virtuosismi cordiali degli attori, a stretto contatto con il pubblico
che li accompagna o assiste da finestre e balconi. Il TTB è considerato fra
i più autorevoli rappresentanti contemporanei del "Teatro di strada"

PIAZZA GARIBALDI Domenica 3 Giugno ore 21.30
"QUIJOTE!"

Non ridiamo più di lui/Il suo blasone è la pietà/Il suo vessillo è la
bellezza/
L'unica cosa che conta/E' il suo essere gentile/Generoso e puro/Solitario e
valoroso
Il fatto che balza immediatamente agli occhi leggendolo, é che il romanzo
di Cervantes suscita e provoca un riso crudele: il vecchio che impazzisce
(a furia di immergersi nella lettura di racconti epici) ed il suo
maleodorante scudiero, furono infatti creati per essere facile bersaglio di
scherzi di fine crudeltà. Ma, se si approfondisce, accantonando lo spasso
castigliano, si riesce ad interpretare la storia in un senso satirico assai
diverso: un'anima generosa e amabile, piena di spirito d'avventura e capace
di stupore, in un mondo volgare e antiromantico finisce per passare per
folle. Cervantes, dunque, attraverso il paradosso, mette una società di
fronte a se stessa (il folle viaggiatore è uno specchio deformante ed
implacabile!).
La traduzione scenica del viaggio letterario, lo spettacolo - che non si
limita a riprodurre il testo -, scavando in profondità nelle figure e nei
fatti descritti, cerca e trova dunque un'identificazione positiva con don
Chisciotte, producendo allo stesso tempo divertimento e riflessione, in una
girandola pirotecnica e dionisiaca di situazioni teatrali e colpi di scena.

Località CAMPALTO - CORTE PELLEGRINI Sabato 9 Giugno ore 21.30
"LA CORTE DI LUNAS"

I Braul di San Martino di Campagna - in Carnia "il Braul" era un folletto
malefico che si divertiva ad impaurire i montanari con scherzi -riprendono
in parte il repertorio del leggendario Giorgio Mainero (ecclesiastico di
origini scozzesi che visse prima a Udine e in seguito ad Aquileia, dove
divenne "maestro di cappella" e dove compose numerosi canti divenuti nel
tempo molto popolari), rivisitandolo senza togliere nulla del fascino e del
mistero peculiari di questi brani.
Il concerto "LA CORTE DI LUNAS" è una rilettura di quell'immenso patrimonio
di canti, danze, storie della civiltà friulana, avvolti in un'aura
incantevole di mistero, in grado di farci viaggiare in epoche da sogno e in
luoghi magici della memoria.
E' un omaggio imperdibile ad un popolo e ad una cultura cari e molto amati
dalla musica popolare italiana.
Tra i sei musicisti in scena l'interplay è sempre in atto, con un
equilibrio nell'amalgama delle sonorità che è frutto di un lungo lavoro di
ricerca e studio nonché di profonda amicizia e "comunione" culturali.
I Braul sono uno dei tasselli più importanti della rinascita della
tradizione musicale friulana ma anche un complesso di grande caratura, in
grado di esibirsi in Europa e non solo.

MARCELLISE-VILLA GIRASOLE (GIREVOLE) Sabato 16 Giugno ore 21.30
"ESTAMPAS CUBANAS"

La musica solare di Cuba, sintesi di ritmi africani e della sensualità e
raffinatezza della cultura spagnola, i rituali del culto lucumi, praticato
dal popolo nero e meticcio, sono i contenuti di un viaggio nella cultura
popolare del popolo caraibico a cui invitano Renata Mezenov Sa e Milvys
Lopez Humen.
"ESTAMPAS CUBANAS" è uno spettacolo-concerto dove brani tradizionali
cantati si alternano a poesie, racconti, coreografie e soli di chitarra.
Cuba, "la perla del Caribe", è da sempre una sorta di mitico crocevia di
razze, tradizioni e culture.
Le due cantanti, attrici e danzatrici si incontrano per rievocare le loro
radici portando in scena suoni, melodie, poesie e danze di Cuba bianca,
negra e mulatta. Renata e Milvys, forgiatesi alla rigorosa scuola d'Arte
drammatica cubana, da circa dieci anni vivono e lavorano in Italia dove
sono apprezzate per i poliedrici talenti e per l'indiscutibile carismatica
presenza scenica.
In occasione del concerto verrà presentato il CD di musica e canti della
tradizione cubana (e non solo) dal titolo "PARA PILAR", realizzato negli
scorsi mesi da Renata Mezenov Sa, prodotto e distribuito da M.A.P. - Milano
ITALY.

PIAZZA DEL CAMPAGNOL (Borgo della Vittoria) Sabato 23 Giugno ore 21.30
"FIESTA"

"FIESTA" è una parata che si inserisce scenograficamente nella recente
tradizione italiana per alcuni aspetti (uso dei trampoli, delle
percussioni, della musica...), e ne rispetta per così dire, la scansione
classica: richiamo, trasferimenti, soste per le scene.
Lo spettacolo nasce da un'idea "intorno a" un racconto di Gabriel Garcia
Marquéz (L'incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua
nonna snaturata), e questo spiega la scelta di usare costumi allusivamente
sudamericani. Ma se ne è distaccata progressivamente, proprio per quel
processo naturale che è una componente del nostro lavoro artistico, e che
ha portato nel tempo a privilegiare certi aspetti e ad accantonare scelte
fatte in precedenza. Oggi questo è uno spettacolo molto agile, dai
meccanismi oramai consolidati, parlato in un dialetto maccheronico simile a
una sorta di grammelot che lo rende comprensibile a tutti. Un dialetto come
linguaggio nostro che ci consente delle complicità e delle fughe nel "modo
di dire" che è spesso battuta comica.
E infatti questa parata - se, come detto in apertura, si inserisce nella
tradizione italiana - presenta alcuni aspetti non consueti, e prima fra
tutti quella voglia di divertire e di divertirsi, di giocare pur se con il
massimo rigore interpretativo, che trasforma questo spettacolo dal racconto
di una storia in un incontro - festa col pubblico.

MARCELLISE - VILLA ORTI-MANARA Venerdì 29 Giugno ore 21.30
"LASCIATEMI VIVERE"

Grazia De Marchi, attraverso le parole che Marco Ongaro ha scritto per lei
e su di lei, con il recital "Lasciatemi vivere" si racconta, liberando il
suo corpo-memoria da sedici variopinti veli poetici (chiamateli pure
canzoni) tessuti col prezioso filo della sua non comune vita di donna
impegnata (!), di guerriera indomita e passionaria, di amante tenera e
spregiudicata, di madre sorella amorevole... Sì, Grazia canta canzoni che
interpretano e disvelano dettagli di vita ("Una vita è tutte le vite. Una
donna è tutte le donne.") così intimi da divenire umanamente universali e
per questo semplicemente commoventi.
Con impudico coraggio, la sua voce divenuta calda e accogliente come non
mai ci racconta del suo passato e del suo presente più toccante. Con maturo
distacco, ci accompagna in un quieto viaggio interiore, attraverso il quale
riconosciamo, rispecchiandoci, il suono stesso dei nostri passi. E poi la
musica, composta, arrangiata ed eseguita con penetrante rigore da
entusiasti musicisti, amici per e della pelle di quella dea popolare che è
la Grazia: vibrante e finale colpo di vento che ci consente finalmente di
scrivere che la Regina è nuda!

INFORMAZIONI UTILI
In caso di maltempo:
"SOGNI VAGABONDI" (Domenica 27 Maggio) verrà posticipato l'orario di inizio
e se le condizioni sfavorevoli permarranno la Compagnia effettuerà
un'azione spettacolare presso il Teatro "E. Peroni"; "QUIJOTE!" (Sabato 2
Giugno) e "FIESTA" (Sabato 23 Giugno) verranno rimandati al giorno
successivo; "CORTE DE LUNAS" (Sabato 9 Giugno), "ESTAMPAS CUBANAS" (Sabato
16 Giugno) e "LASCIATEMI VIVERE" (Venerdì 29 Giugno) verranno trasferiti la
stessa sera (prevedendo un breve ritardo) presso il Teatro "E. Peroni".

MASSMEDIA e TAM TAM vari

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ospitate nella pagina Iniziative in Italia o nel calendario degli
appuntamenti ospitati nella pagina culturale, in uscita ogni primo del
mese. (Mariella Moresco Fornasier - Direttore editoriale
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Aldighieri(pp. 88, lire 15.000).
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Negarine (Verona) - tel. fax 045 7725543 - nuovo indirizzo posta el.
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CANI A BUCAREST

L'UNICA VIA PRATICABILE PER UNA CONCRETA PRESSIONE AL FINE DI SCONGIURARE
IL MASSACRO DI MIGLIAIA DI CANI A BUCAREST, AD OPERA DEL SINDACO BASESCU,
E' UNA FERMA RICHIESTA DI ESCLUSIONE DELLA ROMANIA DALLA COMUNITA' EUROPEA,
POICHE' L'EUROPA NON DEVE ESSERE SOLTANTO UNA COMUNITA' ECONOMICA, MA
FONDARSI SOPRATTUTTO SULLA CONDIVISIONE DEI PIU' ELEMENTARI VALORI DI
CIVILTA'.

E' INDISPENSABILE CHE ALL'ON. PRODI ARRIVI DAGLI ANIMALISTI E DA OGNI
CITTADINO, IL MAGGIOR NUMERO POSSIBILE DI MESSAGGI:

romano.prodi@cec.eu.int Onorevole Presidente,giunge in questi giorni
l'orrenda notizia della strage di migliaia di cani randagi,avvenuta nella
città di Bucarest dietro ordine delle autorità locali che ormai hanno messo
in atto unavera e propria campagna di soppressione degli animali nella
capitale rumena, sottoponendolialle più inaudite torture.Siamo consapevoli
delle gravi difficoltà in cui quel Paese si trova, con condizioni di vera
indigenzaper molti, soprattutto per bambini e anziani. Tuttavia, nel
prendere atto con sgomento della strageindiscriminata che le autorità hanno
attuato, La preghiamo di considerare con la dovuta attenzionel'opportunità
che un Paese capace di effettuare tale massacro di animali possa entrare a
far partedell'Unione Europea.
INOLTRE E' POSSIBILE SOTTOSCRIVERE UNA PETIZIONE ON LINE AL PRESIDENTE
DELLA ROMANIA AL SEGUENTE INDIRIZZO:
http://www.petitiononline.com/ropet/petition.html


PER CHI NON SAPESSE DI COSA STIAMO PARLANDO, CONSIGLIAMO UNA VISITA AL
SEGUENTE SITO:
http://www.paw-europe.com/news.html






INFORMAZIONI, RIFLESSIONI & OPINIONI

Appello per la pace in Medio Oriente

Davanti alla spirale di violenze che sta insanguinando la Palestina e
scavando un abisso di morte che sembra inarrestabile, Pax Christi di
Verona, unendosi alla profezia di pace del papa Giovanni Paolo II,
pellegrino in Oriente, e al grido del presidente internazionale di Pax
Christi, Michel Sabbah, patriarca latino di Gerusalemme ("meglio
distruggere i templi piuttosto che le persone e i popoli"), richiama
l'attenzione dei cittadini, delle comunità cristiane, dei gruppi religiosi,
delle forze politiche e sociali nei confronti di una situazione terribile,
drammatica e sconvolgente che dura da decenni e che s'aggrava sempre più.
Invita, pertanto, la città di Verona a rilanciare operativamente i suoi
rapporti di gemellaggio con città della Palestina e a sostenere iniziative
di solidarietà con strutture sanitarie e assistenziali palestinesi
pesantemente colpite anche in questi giorni; al riguardo, ricorda che fin
dall'ottobre scorso è in atto una campagna di solidarietà, promossa da
numerose associazioni, per la quale è stato aperto un conto corrente (n.
507080) presso la Banca Popolare Etica di Padova, intestato "Solidarietà
Palestina" . Ribadisce l'idea che la sicurezza comune si basa sul rispetto
dei diritti umani e della giustizia espressi più volte da varie risoluzioni
dell'ONU; ripropone Gerusalemme come sede dell'ONU fino al termine dei
conflitti armati; ritiene essenziale promuovere il valore e il metodo della
nonviolenza come mezzo per superare la realtà di oppressione del popolo
palestinese e la spirale devastante delle violenze, come riconciliazione
nella verità e nella giustizia, come novità di vita per tutti, come "etica
del volto" ed esistenza conviviale, come sogno di Dio e dell'umanità, come
azione creativa di Gesù Cristo crocifisso e risorto, "nostra pace". Verona
12.5.2001 - Pax Christi c/o C.M.D., via Duomo 18/a, (Punto Pace di Verona).
(Sergio Paronetto)



Il sangue della terra.

Quello che segue è un articolo scritto da Maurizio Pagliassotti, tornato di
recente da un periodo passato presso la popolazione UWA.

Il mondo all'inizio del mondo probabilmente assomigliava quest'angolo
sperduto delle Ande colombiane; con questo verde intenso, questi rumori
assordanti di natura, questa pioggia incessante, questo buio della notte,
questi fiori eccentrici e questi animali schivi e solitari. E forse, gli
abitanti assomigliavano ad un popolo come gli U'wa. Un popolo indigeno
della Selva Colombiana che da secoli, o forse millenni, ha compreso che una
specie vivente, qualunque grado di coscienza e conoscenza abbia sviluppato
ha come scopo principale della propria esistenza la salvaguardia
dell'ambiente in cui vive, per le generazioni future. Nessun animale,
escluso l'uomo, distrugge l'habitat in cui vive. Nessuno. Il territorio
U'wa è un luogo ove l'equilibrio tra uomo e natura è intatto. Un equilibrio
che permette a questa antichissima popolazione di vivere nell'abbondanza
materiale e spirituale, e di preservare un ambiente considerato dalla
comunità scientifica internazionale come il secondo polmone mondiale di
biodiversità. Prima di raggiungere il territorio ancestrale della comunità
bisogna passare da Cubarà, piccolo centro sorto nei decenni passati, quando
a colpi di ruspe, vangelo e fucile il territorio originario degli U'wa
venne decimato da un milione e mezzo di ettari a poco più che un fazzoletto
di terra. Furono quelli gli anni del "desarollo", dello sviluppo, in cui la
foresta si trasformava in pascolo, in petrolio, in miniera. Qui, a Cubarà,
siamo all'estrema propaggine della "civilizzazione", con le auto, internet
e l'asfalto. Da qui in avanti inizia il mondo degli U'wa. Un mondo che il
business globale vuole smantellare, forse anche per distruggere una cultura
così ingombrante per l'occidente che, dopo essersi eletto unico portatore
del verbo, ha deciso deliberatamente che la razza umana finirà. La selva è
immensa, sembra che non abbia una fine, ti pervade e ti schiaccia. E' un
muro verde nella quale ci si può aprire un passaggio solo a colpi di
machete, con la certezza che dopo un paio di giorni quella via sarà
scomparsa, nuovamente inglobata dalla natura. Questa impressionante
dimostrazione di forza rende chiaro quanto sia un problema esclusivamente
umano, nel medio e lungo periodo, quello della crisi ambientale. Noi
abbiamo deciso di distruggere l'ambiente umano, non la natura. Da
cinquecento anni la storia si ripete. Qui giunsero i colonizzatori che con
la pistola pistola e la croce sterminarono milioni di uomini, donne e
bambini. Lo sterminio prese diversi nomi nel corso della storia: dapprima
fu la "civilizzazione" dei conquistadores, poi "l'evangelizzazione" dei
missionari ed in ultimo il "progresso economico e sociale" delle "civiltà
occidentali. Quante parole inventate per giustificare la volontà pura e
semplice di impossessarsi delle immense ricchezze presenti in questa zona
ed in tutto il Sud America. Oro, uomini, petrolio. La maledizione che
colpisce da 500 anni "lamerica" ha questi nomi. Ma chi sono gli U'wa? Gli
U'wa sono un popolo di seimila persone che non vuole essere venduto. Perché
la maledizione ha colpito anche loro. Il loro territorio ancestrale è ricco
di petrolio o ruria, come loro lo chiamano. Dicono che Sira, la madre
Terra, stia soffrendo per i danni che l'uomo bianco le sta infierendo. Ma
noi ci sghignazziamo sopra. Dicono che la ruria sia il sangue della terra e
se estratto la terra morirà. Quando sentii queste storie sorrisi. Pensai
alle dispute fra politici, scienziati, giornalisti sul riscaldamento
globale, sul ruolo che hanno i combustibili fossili nell'aumento della
temperatura atmosferica..... Eppure loro sono dei selvaggi. Loro sono
quelli che non usano il telefono o la televisione, che non hanno internet.
E noi siamo invece quelli che hanno sviluppato la tecnologia
scientifica.Noi abbiamo il diritto di sterminali, di educarli, di piegarli.
Loro sono diversi, non possiamo permettere che insieme a noi viva questo
gruppo di sub umani.Non possiamo permettere che ci sbattano in faccia la
cruda verità, cioè che la nostra cultura è distruttiva a brevissimo
termine, che quando prendiamo l'automobile ci rendiamo complici di un
genocidio, che la tecnoscienza poggia su basi fragili, ed alla fine, sulla
questione della conservazione della specie non sa fare altro di meglio che
scopiazzare ciò che dei selvaggi predicano. Natale è il periodo più bello
dell'anno. Tutti ci sentiamo buoni, facciamo tanti regali, facciamo
beneficenza, e poi ci sono le luci a festa per le vie, la frenesia delle
compere e se si è fortunati la neve per una bella sciata. Tre mesi di
consumo petrolifero nel periodo natalizio del solo mercato statunitense.
Gli U'wa e il loro territorio saranno devastati per questo. Queste le
previsioni più ottimistiche sull'estrazione petrolifera che la
multinazionale americana Occidental Petroleum, meglio conosciuta come OXY,
vuole eseguire. "I soliti paranoici eco-ortodossi", penserà qualcuno. A
pochi chilometri da Cubarà la OXY negli anni passati è già andata ad
estrarre petrolio presso la Laguna di Lipo. La laguna attualmente è una
discarica a cielo aperto e gli indigeni che vi abitavano, gli Huabibas,
sfollati dai paramilitari, sono divenuti un branco di alcolizzati che
sopravvive nella bidonville di Saravena. Il primo pozzo che la corporation
statunitense ha costruito in territorio U'wa si chiama Gibraltar One. Un
luogo di frontiera quindi, e non potrebbe essere altrimenti. Le famiglie
indigene, trentaquattro, che abitavano in questa zona sono state caricate
con la forza sugli elicotteri dall'esercito e sono state portate via. Così
funziona la vita in Colombia, paese dove non esiste lo stato di diritto.
Esistono invece i paramilitari, due guerriglie, l'esercito, la milizia;
tutti soggetti che quotidianamente si scannano in una guerra civile che
sembra finta, artefatta, costruita a tavolino per rendere più semplice il
processo di sfollamento dei milioni di uomini che osano vivere dove devono
essere costruiti i megaprogetti strutturali voluti, pretesi, imposti, dal
potere economico internazionale; pozzi petroliferi, dighe, autostrade,
ferrovie, miniere, bacini idrici per l'acqua potabile. Quando arrivi al
pozzo, dopo mille controlli, attese allucinanti, perquisizioni, domande
fatte dagli ufficiali dell'esercito posto a guardia del sito la testa
rimane vuota, imbambolata. Alzi lo sguardo e vedi a cento metri da te, e
quindi dal pozzo, una casa indigena con una famiglia. Vivono nel fetore e
nel rumore assordante. Pensi: "ma non possono spostarsi, scappare da questo
inferno"? Resistono, nella puzza, nel rumore, con a cento metri un pozzo
pertrolifero che martella e martella senza fermarsi mai. Ed è solo
silenzio, non c'è nessuna domanda da porre. Anche perché le domande
cominciano a essere poste alla propria coscienza di uomo occidentale. Si
sono opposti in tutti i modi gli U'wa. Hanno alzato le barricate lungo le
strade, hanno condotto battaglie legali, hanno richiesto l'aiuto della
società civile occidentale. Ma il pozzo è stato fatto. Non è stato
difficile per la OXY sventrare una montagna, far "desplazare centocinquanta
persone ed iniziare le perforazioni. E' intervenuto l'esercito con il
Battaglione d'assalto 53 e tutto è filato liscio. Il tutto in un assordante
silenzio e del Governo Colombiano e dei media occidentali. E allora dato
che tutto appariva perso gli U'wa hanno minacciato un suicidio collettivo.
Lo hanno già fatto al tempo dei conquistatore s e della loro furiosa corsa
all'oro ed alla plata. Il mondo ha conosciuto questa minaccia ed ha
incominciato a vergognarsi un po'. E' nato un fronte di solidarietà molto
forte, i giornali hanno dedicato ampio spazio alla lotta disperata degli
U'wa, soprattutto negli USA. La battaglia si è inasprita dopo il brutale
assassinio a Cubarà degli antropologi Terry Freitas, Ingrid Washinatowak e
Laheane Gay schierati al fianco degli indigeni, da parte della guerriglia
FARC legata a doppio filo con gli interessi delle multinazionali operanti
in Colombia ed in particolare con la OXY. L'impianto si deve fare, gli U'wa
devono essere cacciati e chi si intromette in questa storiaccia paga con la
vita. Questo il messaggio. Ma il coraggio mosso dalla disperazione è cieco
ed incontrollabile. E' partita una campagna internazionale di raccolta
fondi, i Verdi Italiani si sono impegnati direttamente mandando in
territorio indigeno commissioni di osservatori, le manifestazioni e i tour
di sensibilizzazione di susseguono. E la resistenza di quella famiglia con
il pozzo a cento metri si è trasformata in una furiosa lotta globale che
coinvolge migliaia e migliaia di soggetti: associazioni, giornali, indigeni
di tutto il mondo, istituzioni religiose, sindacati, movimenti
studenteschi, singoli uomini e donne. A Settembre nel territorio
ancestrale, si svolgerà un Tribunale Popolare, dove converranno delegazioni
di tutti i popoli indigeni del continente americano, una miriade di
soggetti sociali di tutto il mondo, giornali e televisioni. Quando ci si
trova nel territorio ancestrale in mezzo a questa selva che ti sovrasta, a
confronto con una cultura che osa proporre l'uomo tra cento, mille,
diecimila, centomila anni, capisci che questa non è la lotta limitata a
seimila persone ed a un fazzoletto di pianeta.Questi uomini ci stanno
proponendo una soluzione agli insormontabili problemi che abbiamo creato.
Dice un passo del testamento U'wa: "Se l'uomo agisce con cattive
intenzioni, presto o tardi, finirà con il bere il veleno del suo proprio
fiele, perché non si può tagliare un albero senza che muoiano le
foglie.....Per questo, quando i nostri siti sacri saranno invasi dall'odore
dell'uomo bianco, sarà vicina la fine non solo degli U'wa, ma anche del
Riowa (bianco). Quando egli avrà sterminato l'ultima tribù del pianeta,
prima di incominciare a contare i suoi genocidi, gli sarà più facile
cominciare a contare i suoi ultimi giorni..... Ogni specie estinta è una
grave ferita per la vita e lascia posto alla sopravvivenza. Forse, prima la
cupidigia si impietosirà dell'uomo bianco, prima gli permetterà di vedere
la meraviglia del mondo e la grandezza di un universo che si estende più in
là del diametro di una moneta." Gli U'wa sono soliti dire che ogni inizio
ha una fine. Non è solo un popolo indigeno che vuole opporsi ad un concetto
di sviluppo devastante. Se il progetto di estrazione petrolifera della OXY
verrà attuato, il mondo alla fine del mondo assomiglierà anch'esso questo
sperduto angolo della cordigliera andina, con i suoi pozzi petroliferi,
l'inquinamento generalizzato, le stagioni delle piogge che sono diventate
miti e poco piovose, i paramilitari, le guerriglie e un popolo che lotta
per salvare se stesso e inconsapevolmente, ma nemmeno troppo, noi tutti.
(Maurizio Pagliassotti)









ZOOM ASSOCIAZIONI

AIDS: LA GUERRA SILENZIOSA

L'AIDS IN ZAMBIA E' UNA GUERRA SILENZIOSA che si lascia dietro più di un UN
MILIONE E CINQUECENTOMILA BAMBINI ORFANI. Da diversi anni due epidemie
stanno devastando la vita di decine di milioni di persone in tutto il
mondo. La prima è causata dal virus HIV che determina poi la malattia
dell'AIDS. Secondo i dati di UNAIDS e dell'Organizzazione mondiale della
sanità, circa 12 milioni di persone sono già morte dall'inizio dell'
epidemia dell'AIDS. La seconda epidemia è causata dalla tubercolosi, che
uccide 3 milioni di persone all'anno L'AIDS e la TB vanno di pari passo,
l'una accelera i progressi dell'altra. Tra le persone affette dall'HIV, la
TB provoca una riduzione drammatica della qualità della vita e delle
possibilità di sopravvivenza. L'HIV fa la sua parte accelerando il
diffondersi della TB, che aumenta così la propria incidenza sull'intera
popolazione. Agli inizi del 1997 l'Associazione Comunità Papa Giovanni
XXIII diede il via al progetto Rainbow, un modello di intervento su larga
scala per alleviare le sofferenze dei bambini rimasti orfani a causa
dell'AIDS, dei bambini in difficoltà e delle famiglie che li accudiscono.
Dare una mano è possibile. In una situazione come questa tutti gli aiuti,
dai più piccoli ai più grandi, sono indispensabili, e quasi ogni giorno
segnano la linea fra la vita e la morte per tanti bambini. Questi bambini
sono davvero una responsabilità di tutti noi, essendo di fatto vittime
innocenti di qualche cosa che non possono nemmeno comprendere. Aiutarli
significa cercare di porre un piccolo rimedio alle grandi ingiustizie di
questo mondo.


Per informazioni rivolgersi a:
ITALO NANNINI (CHIAMA L'AFRICA - Comitato di Fano)
Campagna di Solidarietà con i popoli africani
Tel. 0721-865586 Fax 0721-865586
e-mail: chiamalafricafano@libero.it


"LA CONDIZIONE GIURIDICA DELLO STRANIERO"Seminario di studi -Verona, giugno
2001

PROGRAMMA:

- Sabato 2 Giugno:

Nozioni di diritto comunitario. Disciplina dell'ingresso e del soggiorno
nel territorio dello Stato.

- Sabato 9 Giugno:

Disciplina del lavoro e dei diritti sociali degli immigrati.

- Sabato 16 Giugno:

L'immigrazione irregolare e l'allontanamento dal territorio dello Stato.
Diritto all'unità familiare e condizione del minore straniero.
Cittadinanza.

- Sabato 23 Giugno:

Accesso ai servizi pubblici e rapporto con le istituzioni. Competenze degli
enti locali.



Le lezioni saranno tenute da giuristi dell'ASGI (Associazione Studi
Giuridici sull'Immigrazione)

Iniziativa delCESTIM, Centro Studi Immigrazione, in collaborazione con
l'ASGI, Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione, e l'OGI,
Osservatorio Giuridico sull'Immigrazione di Treviso

-Il seminario si svolgerà nelle giornate indicate, secondo il seguente orario:

al mattino dalle 10.00 alle 13.00; al pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30

-Saranno ammessi 30 partecipanti, sarà rilasciato un attestato di frequenza

-Il costo di partecipazione sarà di Lit. 100.000, comprensivo del materiale
didattico

-La sede di svolgimento sarà presso il CESTIM, Via San Michele alla Porta,
3 (ponte della

Vittoria), Tel. 045/8011032 - Fax 045/8035075 - e-mail cestim@tin.it

-Le domande di adesione potranno essere inviate al CESTIM via fax o e-mail

-Termine per l'iscrizione mercoledì 30 maggio 2001

-Per ulteriori informazioni rivolgersi al CESTIM, Tel. 045/8011032

Questo seminario rientra nelle attività dell'Osservatorio Veronese sulla
Discriminazione - Numero Verde 800772288





SOS Salvador - Progetto Sorriso

Lettera inviata agli aderenti a Progetto Sorriso il giorno di Pasqua
Come molti di voi sapranno nei mesi scorsi siamo stati molto impegnati
nella raccolta di generi di prima necessità destinati alle popolazioni
terremotate del Salvador. Abbiamo contribuito, grazie al vostro aiuto, a
rendere possibile l'invio con la nave di due container di materiali, giunti
a destinazione in questi giorni. Vi porgo il più sentito ringraziamento da
parte degli amici volontari che operano nel Paese del Centro- America. I
volontari del Ser.Co.Ba sono impegnati, oltre che nella distribuzione equa
degli aiuti, anche nella riorganizzazione delle attività con-e-per la
gente. Si sta organizzando la ricostruzione delle "case", rase al suolo
dalla furia dei terremoti, che oltre ai mattoni ha abbattuto una
popolazione già in seria crisi... L'appello che ogni volta conclude le
telefonate con chi opera laggiù è sempre lo stesso: "Non dimenticateci!". E
vi assicuriamo che fa rabbrividire sentirselo ripetere con dignità mista a
disperazione. «Progetto Sorriso», nel suo piccolo, comunque non abbandona,
anzi. Vogliamo continuare a perseguire gli obiettivi di sempre. In
particolare ci sembra doveroso dire il nostro "sì" alle richieste che i
fondi che d'ora in poi saranno raccolti vengano destinati per le priorità,
ovvero al finanziamento delle attività dei promotori-animatori,
indispensabili supporti psicologici per le comunità e factotumpreziosi e
instancabili. Chi di voi non l'avesse ancora fatto, è pregato di
comunicarci la propria casella di posta elettronica, in modo da poter
dialogare con maggior facilità e tempismo. Nel salutarvi, vi ringraziamo di
cuore per il vostro importante segno di solidarietà, e vi invitiamo, se
possibile, ad essere voi stessi promotori di questo piccolo-grande
progetto, comunicandoci i nominativi di altre persone sensibili. A presto!
Un saluto di Pace e Gioia! (Amedeo Tosi - Chiara Terlizzi) Per versare il
proprio contributo ricordiamo che è possibile utilizzare il conto corrente
postale di "Progetto Sorriso - El Salvador": ccp numero 21008305 -
intestato a: Amedeo Tosi - Chiara Terlizzi. Indirizzo: località Praissola
74/b - 37047 San Bonifacio (Verona) - Causale del versamento: "Progetto
Sorriso". Progetto Sorriso invierà tempestivamente quanto raccolto al
gruppo di appoggio "Italia-Cuscatlan" di Milano.




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loro recapiti e-mail!

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Amedeo Tosi
loc. Praissola 74/b
37047 San Bonifacio (VR)

Informazione - il GRILLO parlante: grilloparlante@mbservice.it
Comunicazioni varie: amedtosi@tin.it