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Non cancellate sulfnbk.exe!
Fonte: - http://punto-informatico.it/ps.asp?i=36233&p=1
In Italia, Spagna e Gran Bretagna sta girando vorticosamente in queste ore
una recente bufala che fino a questo momento ha fatto poche vittime. Una
bufala brasiliana che parla di virus nascosto in Windows. Un falso.
Virus/ Non cancellate sulfnbk.exe!
23/05/01 - News - Roma - In questi giorni ha messo fuori la testa un'altra
bufala diffusa via email che ha generato molto allarme su newsgroup e certe
mailing list in Italia ma anche in Spagna e in Gran Bretagna. Si tratta
della bufala che prende di mira il file "sulfnbk.exe" che si trova in
Windows, un file che l'email descrive come "spyware", perché in grado di
monitorare tutto quello che fa l'utente con il proprio computer.
Come nota Symantec, l'origine della bufala risale a qualche settimana fa in
Brasile. E secondo la società di sicurezza la prima versione di questo
ennesimo falso inviato via e-mail era scritta in portoghese, la lingua
nazionale brasiliana.
Il file che viene preso di mira, sulfnbk.exe, è un file che effettivamente
si trova sotto Windows ma che non ha i contenuti e lo scopo che la
misteriosa email gli attribuisce. Come tutti gli eseguibili, naturalmente,
anche sulfnbk.exe può essere colpito da un virus informatico, ma è
tutt'altra storia.
L'email bufala parla in effetti proprio di un virus, sostenendo che è
contenuto in quel file e che il 24 maggio, cioè questo giovedì, sarebbe
pronto a "scatenarsi" e distruggere porzioni dell'hard disk. Una
sciocchezza, in quanto sulfnbk.exe è un file di sistema di Windows, una
piccola utility che ha il compito di gestire i nomi di file più lunghi di
otto caratteri in determinate versioni di Windows.
Cercando il file sul proprio computer, si scoprirà che risale al 1999 o al
2000, a seconda delle versioni, che si trova nella directory
"C:\WINDOWS\COMMAND" e che, per la sua data di origine e per la sua
posizione, se fosse stato un virus da molto tempo avrebbe dovuto essere
stato "rintracciato" dai software di sicurezza antivirus.
Per difendersi dalle bufale e per evitare di contribuire all'intasamento
generale è sempre opportuno, quando si ricevono email così allarmanti, fare
qualche ricerca online, su motori di ricerca, sui newsgroup, per verificare
l'effettiva presenza di un "rischio" o di un "pericolo".