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Amnesty International chiede commissione d'inchiesta sulle violenze della polizia a Napoli
----- Original Message -----
From: "Amnesty International" <press@amnesty.it>
To: <stampa@amnesty.it>
Sent: Wednesday, May 02, 2001 5:39 PM
Subject: Cs 19-2001 - Italia
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ITALIA: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE CHE VENGA ISTITUITA
UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA INDIPENDENTE SUL COMPORTAMENTO
DELLE FORZE DELL'ORDINE DURANTE LE MANIFESTAZIONI IN OCCASIONE
DEL GLOBAL FORUM DI NAPOLI
Amnesty International ha scritto oggi al Ministro dell'Interno Enzo
Bianco per esprimere la propria preoccupazione in merito alle
inquietanti denunce su presunti e diffusi abusi commessi nei confronti
dei dimostranti dalle forze dell'ordine, durante una manifestazione
del 17 marzo scorso a Napoli.
La manifestazione tenutasi durante il Global Forum e' degenerata in
violenti scontri tra gruppi di manifestanti che cercavano di entrare
nell'area della conferenza e le forze dell'ordine. Si sono contati
feriti sia tra gli agenti sia tra i dimostranti e danni al patrimonio.
Nella lettera, Amnesty International chiede l'istituzione di una
Commissione d'Inchiesta indipendente che indaghi in maniera completa e
imparziale sul comportamento e le tattiche usate dalla polizia durante
la manifestazione. Amnesty chiede inoltre di esaminare le denunce di
maltrattamenti avvenuti durante gli scontri e nelle stazioni di
polizia. I risultati dell'indagine dovranno essere resi pubblici nel
piu' breve tempo possibile.
"Riconosciamo che le autorita' italiane avevano la responsabilita' di
assicurare la sicurezza dei partecipanti al Global Forum, cosa sempre
difficile nel corso di tali eventi, soprattutto quando talune fazioni
hanno l'obiettivo di fomentare disordini" dichiara Amnesty
International, "Tuttavia i cittadini hanno il diritto di esprimere
pacificamente le loro opinioni senza per questo dover temere per la
propria incolumita' fisica" aggiunge l'organizzazione.
Le denunce contro le forze dell'ordine includono:
- aggressioni indiscriminate da parte di agenti nei confronti di
manifestanti non violenti, anche minorenni, intrappolati in una piazza
circondata dalla polizia; secondo quanto riferito queste persone sono
state picchiate con il calcio dei fucili, con sfollagente, calci,
pugni e pietre, anche se in molti casi, i manifestanti si erano
avvicinati agli agenti con le mani in alto per dimostrare loro le
proprie intenzioni pacifiche;
- percosse nei confronti di quanti filmavano o fotografavano gli
episodi di uso eccessivo della forza e la distruzione delle macchine
fotografiche e delle pellicole;
- l'aver omesso di fornire cure mediche adeguate e tempestive ai
fermati feriti;
- l'aver impedito ai fermati di ricorrere ad un avvocato o di
informare familiari o terze persone sulla loro sorte;
- i maltrattamenti nei confronti dei fermati, tra cui minorenni,
nelle stazioni di polizia; secondo quanto riferito alcuni sono stati
obbligati a stare in ginocchio sul pavimento con la faccia al muro
per molto tempo e sottoposti deliberatamente a percosse, calci,
schiaffi, insulti verbali spesso di natura oscena e a sfondo
sessuale. Molti fermati hanno subito perquisizioni intime ed, in
alcuni casi, la condotta degli agenti durante le perquisizioni e'
stata deliberatamente mirata ad umiliarli e degradarli.
"Numerose relazioni provenienti da varie fonti, incluse testimonianze
e prove fotografiche, rappresentano un quadro inquietante di abusi
diffusi e violazioni degli standard internazionali sui Diritti Umani
da parte della Polizia di Stato, dei Carabinieri, e della Guardia di
Finanza che dovrebbero essere esaminati da una Commissione d'Inchiesta
indipendente" dichiara Amnesty International.
L'organizzazione ha inoltre dichiarato che un'indagine tempestiva,
completa, imparziale e pubblica serve a proteggere la reputazione
delle forze dell'ordine, che potrebbero essere soggette ad accuse
infondate, ma anche a salvaguardare gli interessi delle eventuali
vittime di maltrattamenti.
FINE DEL COMUNICATO
Palermo, 28 aprile 2001
Ufficio Stampa
Amnesty International