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no al terrorismo, si' alla nonviolenza



EDITORIALE DI PEACELINK


Le bombe sono sempre reazionarie


Chi mette le bombe o è un cinico o è un fesso. In ogni caso, è un
delinquente, nemico della politica.
E' un cinico se è al servizio di chi punta sulla paura e l'insicurezza
per vincere le elezioni, criminalizzando ogni sinistra. E in tal caso, fessi
sono gli elettori che cadono nella trappola.
E' un fesso se crede di essere di sinistra e di fare con la bomba
qualcosa contro gli Stati Uniti, contro la Fiat, contro la globalizzazione
iniqua, contro la destra. E' un gran fesso perché lavora gratis, e
completamente a proprio rischio, a servizio di chi vuol dimostrare che ogni
critica della violenza economica e strutturale è violenza omicida e
criminale.
Con l'aiuto dei cinici e dei fessi, la destra, che fa l'indignata, ride
sotto i baffi, perché le bombe, come ogni strategia della tensione, giocano
a suo vantaggio. A meno che il popolo non sia o non diventi abbastanza
smaliziato, libero dalla pubblicità politica, capace di smascherare il gioco
indegno.
Chi vuole criticare davvero, efficacemente, la violenza economica che
domina il mondo, deve scegliere e imparare la protesta positiva e
costruttiva della più pura nonviolenza attiva e profonda, spirituale; deve
dissociarsi decisamente da chi resta ambiguo e disposto a giustificare o
tollerare lo scontro fisico, le minacce, gli esplosivi, il terrore, fino
all'omicidio, nell'illusione stupida di andare così verso una società senza
violenza né economica né fisica, senza sfruttamento e senza guerra.
Chi usa o giustifica i mezzi violenti cade in una assurda contraddizione
logica e morale, ottiene effetti del tutto controproducenti, rende un
gradito servizio agli autori delle maggiori violenze sistematiche, che per
giunta invece di ringraziarlo lo condanneranno come unico violento.
Tutto ciò vale - ricordiamolo ancora una volta - per la protesta a
Genova in luglio contro la politica dei G8. E' già cominciata la campagna,
aiutata dalle bombe, per la quale chiunque denuncia la violenza strutturale
è un violento bombarolo. Sapremo dimostrare il contrario?
Enrico Peyretti (11 aprile 2001)