[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

RAI/AON: "BASTA CON LA MILITARIZZAZIONE DEI PROGRAMMI"



RAI/AON: "BASTA CON LA MILITARIZZAZIONE DEI PROGRAMMI"
L'Associazione Obiettori Nonviolenti scrive una lettera di protesta al
Presidente della Rai

Roma, 09.04.2001


Dott. Roberto Zaccaria
Presidente RAI
Roma


Gentile Presidente,
ieri, a Domenica in, abbiamo assistito ad uno spettacolo a dir poco
avvilente. In ben due momenti della trasmissione sono stati intervistati
diversi militari presenti in studio, e ci sono stati due collegamenti con il
centro di esercitazioni di Cesano, dove Paolo Brosio si è esibito in alcune
esercitazioni previste per i militari di mestiere. Abbiamo difficoltà a
comprendere cosa ci sia di spettacolare in un percorso di guerra. Ma
soprattutto ci indigna la continua presenza delle forze armate in
trasmissioni e tg Rai, in particolare con una presentazione quasi morbosa
dell'ingresso delle donne nelle forze armate. Lo spazio è sempre
unilaterale, infatti non c'è mai una presenza di chi ha posizioni diverse
dall'esercito, e contesta la sua scarsa democrazia, le eccessive spese
militari, il nonnismo, ecc.. Come è quasi totalmente inesistente
l'esperienza del servizio civile, anche dopo l'apertura alle donne. Gli
obiettori sono quasi il 50% dei giovani di leva (che resteranno per i
prossimi cinque anni), ma questo alla Rai non importa, ci rispondono sempre:
"dov'è la notizia"?
E dov'era ieri la notizia che ha permesso alle forze armate di fare uno spot
di decine di minuti per l'arruolamento volontario? Capiamo che le forze
armate devo fare fronte al tracollo degli arruolamenti volontari, sotto di
oltre il 50%, e che devono rifarsi un'immagine offuscata da atteggiamenti
come quello del Generale Tria, dell'uso dell'uranio impoverito in guerra e
di morti come quella del giovane Manuele Scieri, ma la Rai è un servizio
pubblico.
Per questo ci appelliamo al rispetto della par condicio, con adeguate
presenze nei palinsesti di esperienze di servizio civile, o la presenza
contestuale a quella dei militari di obiettori di coscienza. Non vorremmo
essere costretti a lanciare campagne di obiezione del canone contro la
militarizzazione dei programmi Rai.
Saluti di pace

Massimo Paolicelli
Presidente dell'Associazione
Obiettori Nonviolenti