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COMUNICATO RIBN
RIBN-RETE ITALIANA BOICOTTAGGIO NESTLE'
Segreteria Nazionale c/o Casale del Podere Rosa
Via Diego Fabbri ang. Via A. De Stefani - 00137 Roma
Fax 0039-6-8270876 (att. Ribn) - e-mail:ribn@yahoo.com
Al
COMITATO CENTRALE PER IL
GRANDE GIUBILEO DEL 2000
-card.Roger ETCHEGARAY,Presidente
-mons. Crescenzio SEPE,Segr.Generale
-card. Camillo RUINI,Cons.Presidenza
-card. Francisco ARINZE, " " "
-card. Edward Idris CASSIDY, " "
-card. Virgilio NOE', " " "
Piazza della Città Leonina, 9
00120 CITTA' DEL VATICANO
Roma, 7 marzo 2000
Nei mesi scorsi, abbiamo indirizzato alla Sua cortese attenzione una
lettera, nella quale esprimevamo profondo rincrescimento per la scelta di
codesto Comitato di inserire l'impresa elvetica Nestlé tra le sette aziende
fornitrici del Giubileo del 2000.
Avevamo sottolineato con forza che questa azienda, da anni, vìola
coscientemente il Codice Internazionale di condotta Oms/Unicef, sulla
commercializzazione e vendita dei sostituti del latte materno. Con
conseguenze disastrose nei paesi dell'emisfero Sud del pianeta dove,
informa Unicef, ogni anno un milione e mezzo di neonati muoiono per cause
derivanti dall'allattamento artificiale.
Ed anche durante quest'anno giubilare, Nestlé, come altre imprese dello
stesso settore produttivo, continua impunemente a violare questo Codice, a
dispetto della normativa internazionale e di quella dei singoli paesi.
L'ultima testimonianza è data da una denuncia di un ex-impiegato pachistano
della multinazionale svizzera, il quale ha pubblicato un documento che
illustra numerose violazioni (testo a disposizione presso la Segreteria
Nazionale Ribn).
Avevamo altresì ricordato che lo stesso Santo Padre, in un discorso del
1994, aveva preso le difese dell'allattamento al seno ed accennato
all'influenza delle multinazionali del latte in polvere sul suo progressivo
abbandono. E che già nel 1998, in occasione della Giornata Mondiale della
Gioventù, la Ribn aveva protestato con mons. Liberio Andreatta, all'epoca
direttore dell'Opera Romana Pellegrinaggi, per un contratto di ristorazione
stipulato con la Nestlé - nella sua risposta, mons. Andreatta aveva
riconosciuto le nostre ragioni ed assicurato una maggior attenzione in
futuro alle implicazioni etiche dei contratti.
A codesto Comitato Centrale, chiedevamo una maggiore attenzione
nell'effettuare operazioni commerciali e finanziarie, che non possono
essere mai neutre, perché la produzione di beni e servizi ed il commercio
nazionale ed internazionale hanno conseguenze importanti sulla vita e sulla
salute di intere popolazioni. Scegliere un'impresa piuttosto che un'altra,
una banca piuttosto che un'altra, vuol dire anche diventare, in positivo o
in negativo, corresponsabili di ciò che quell'impresa e quella banca fanno
con il nostro denaro.
Il Suo silenzio, Eminenza, non solo ci stupisce, ma è per noi molto
difficile da comprendere. Mentre si sta realizzando il Giubileo e si parla
di perdono e riconciliazione, di rimettere i debiti, di condividere e fare
solidarietà, di rivolgere l'attenzione verso gli ultimi, proprio ora viene
rifiutato un minimo di attenzione ad una questione così importante e
delicata: un milione e mezzo di neonati, sacrificati ogni anno sull'altare
del profitto di poche imprese, meriterebbero quanto meno una risposta.
Desideriamo perciò sottoporre nuovamente alla Sua attenzione e sensibilità
questo appello. E preannunciamo fin d'ora che saremo comunque disposti a
sollevare il problema, se necessario, con azioni che richiamino
l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica, nell'osservanza dei canoni
della nonviolenza e della correttezza.
Confidiamo in un Suo autorevole interessamento e, nel ringraziare, Le
inviamo i nostri più distinti saluti.
Alessio Antonioli
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Carlo Gubitosa - 0368/3476589 - Via Tarabella 3 - 20132 Milano
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