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MOZAMBICO: un contatto con i volontari



Bologna, 7 marzo 2000
COMUNICATO STAMPA

MOZAMBICO: ANZITUTTO SOPRAVVIVERE

In poche ore le acque hanno spazzato via i sacrifici di decenni. Bisogna 
sopravvivere alla furia delle acque, alla denutrizione, all'epidemia di 
colera, alla malaria e alle parassitosi, al dolore per la perdita della 
casa e di ogni bene, alla lacerazione per la perdita di familiari.
Accanto a chi riuscira a sopravvivere a tutto questo c'e' la solidarieta' 
internazionale.
L'AIFO, da vent'anni in Mozambico, e  sul posto con i suoi medici. Ecco 
quanto comunica il dr. Catalini:
"Dire che la situazione e drammatica e dire poco. Stime ufficiali indicano 
attualmente in 230.000 le famiglie che hanno perso tutto a causa delle 
inondazioni ed a quasi due milioni le persone colpite; gran parte di queste 
sono a rischio di epidemie come colera, malattie diarroiche ed anche 
malaria. Il colera  gia falcia dalle 15 alle 20 persone al giorno nella 
sola citta di Beira. In tutte le province sono stati installati centri di 
accoglienza ma cominciano a scarseggiare tende, coperte, farmaci, viveri e 
vestiario. Piu di 150 ettari di coltivazioni di alimenti di prima necessita 
sono andati completamente distrutti. Almeno 30.000 capi di bestiame sono 
morti.
Nei mercati mancano gli articoli di prima necessita ed il combustibile. In 
Chokwe (Gaza) sono state evacuate 2.000 persone che ora si trovano in vari 
centri di accoglienza. Quasi la meta dei 60.000 abitanti di Chokwe hanno 
abbandonato la citta. Negozi e magazzini sono stati saccheggiati.
Il ponte sulla strada per Xai-Xai, che attraversa il fiume Limpopo, e 
completamente sommerso e non sono visibili nemmeno i parapetti. In questo 
punto il livello del fiume e salito di piu di otto metri e l'acqua ha 
raggiunto i primi piani degli edifici della citta. Si sta cercando di 
evacuare, con imbarcazioni, circa 500 persone che sono isolate nella zona 
bassa della citta.
Nella provincia di Inhambane, isolata da nord e da sud, mancano i viveri e 
non c'e piu combustibile. Si cerca di fare arrivare i rifornimenti per via 
mare. Una nave ha attraccato, nel porto di Inhambane, con un carico minimo 
di combustibile e 5 tonnellate di farmaci urgenti. Un'altra nave non ha 
potuto entrare in porto per mancanza di fondale.
Nella provincia di Sofala, particolarmente nella citta di Machanga, una 
delle zone piu colpite dalle inondazioni del fiume Save, la situazione si e 
aggravata con la comparsa di casi di denutrizione, malaria, anemie".

Il dr. Nicola Catalini e raggiungibile telefonicamente a Maputo. Il dr. 
Leonida Compostella e sua moglie Giovanna sono isolati ad Homoine nella 
provincia di Inhambane.
Stanno attivamente collaborando con le autorita locali in questa fase di 
primo soccorso e soprattutto stanno tentando di raccogliere il maggior 
numero di elementi possibili per pianificare le attivita di ricostruzione 
ed uscire quanto prima dalla fase di emergenza.

Per informazioni:
AIFO, Associazione Italiana Amici di Raoul  Follereau -  tel. 051 433402
Per contributi:
CCP n. 7484 intestato a : AIFO, via Borselli, 4-6  40135 BOLOGNA 
specificando nella causale: "SOS MOZAMBICO"
oppure C/C 505050 Banca Popolare Etica - Padova ABI 5018 CAB 12100

Ufficio Stampa AIFO -  Michela Di Gennaro, 051 433402  -  0328 6223901


AIFO in Mozambico

L'AIFO e presente in Mozambico dal 1981, quando la guerra civile ancora 
devastava il paese.
La collaborazione ha avuto inizio su proposta del Ministero della Sanita 
della Repubblica del Mozambico a sostegno del programma nazionale di lotta 
alla lebbra (ELAL).
A partire dagli anni '90 l'AIFO ha sostenuto programmi di sanita di base ed 
interventi alimentari di emergenza in particolare nella provincia di 
Nampula.
Tra le province del sud del Paese, e sempre stata  data particolare 
attenzione alla provincia di Inhambane, dove viene anche fornito appoggio 
alle attivita di fisioterapia e di riabilitazione dei malati con handicap. 
Nel distretto di Homoine, si sta dando sostegno ad alcune attivita di 
sviluppo sociale e sanitario, in collaborazione con la Direzione 
Distrettuale di Sanita e la locale Missione Cattolica.
Scopo del progetto e quello di migliorare lo stato di salute e la qualita 
della vita delle popolazioni del distretto di Homoine con particolare 
attenzione alla prevenzione e alla cura delle malattie piu comuni (malaria, 
polmonite, tubercolosi, diarrea, malnutrizione, anemia).
Condizione necessaria alla riuscita di qualsiasi programma sanitario e 
poter disporre di strutture sanitarie in buone condizioni: per questo e 
stato previsto un intervento di ristrutturazione dell'ospedale principale 
di Homoine ed il suo arredamento. E' stata anche prevista la ricostruzione 
dei posti sanitari  sul territorio del distretto. Per far fronte alla 
necessita di acqua potabile era anche stata avviata la costruzione di un 
pozzo, accanto all'ospedale di Homoine, per gli ammalati e la popolazione 
circostante.
Le strategie d'intervento dell'AIFO privilegiano la formazione di personale 
locale e la promozione di processi di autosviluppo a tal fine si e avviata 
la collaborazione con alcune ONG locali: ADEMO e Obra Dos Leprosos nella 
loro opera di reinserimento sociale dei disabili.
Un particolare sostegno e offerto a gruppi informali di donne per progetti 
di microcredito finalizzati allo sviluppo rurale, alla sanita di base ed 
all'alfabetizzazione degli adulti.
Ecco perche a fronte di un intervento impegnativo sia sul piano finanziario 
che sul piano delle attivita realizzate sono solo nove le persone 
 espatriate che si sono avvicendate fino ad oggi.
Attualmente  sono presenti il dr. Leonida Compostella e la sig.ra Giovanna 
Rozza per il programma di salute di base nel distretto di Homoine e 
Funhalouro (provincia di Inhambane); il dr. Nicola Catalini a Maputo come 
consulente al programma nazionale di lotta all'hanseniasi; la dr.ssa 
Vincenza Lo Russo a Nampula per coordinare le attivita di lotta 
all'hanseniasi e tubercolosi n quel distretto.
A testimoniare i rapporti di reciproca stima costruiti nel corso di questi 
anni tra l'AIFO e le istituzioni e la popolazione mozambicana e la nomina 
del dott. Compostella a responsabile sanitario della sua provincia. Unico 
medico straniero ad avere un incarico di questo tipo.

L'AIFO e un Organismo Non Governativo (ONG) di cooperazione sanitaria 
internazionale riconosciuto  idoneo a realizzare progetti nei paesi in via 
di sviluppo dall'Unione Europea e dal Ministero degli Affari Esteri.
Collabora attivamente con alcune agenzie delle Nazioni Unite, in particolar 
modo con l'Organizzazione Mondiale della Sanita (OMS) di cui e partner 
ufficiale.
E attualmente presente in Africa, America Latina, Asia e Oceania con 180 
progetti d'intervento.
L'AIFO realizza i suoi interventi senza alcuna discriminazione di credo o 
cultura. Si ispira al messaggio di giustizia e di amore di Raoul Follereau.



  Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau
Via Borselli, 4-6   .  40135  BOLOGNA
                         Tel. 051433402 - Fax  051434046 - C.C.P. 7484
                                E-mail: aifo @  iperbole.bologna.it
http://www.comune.bologna.it/iperbole/aifo/