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Cecenia: il digiuno di padre Angelo Cavagna
UN DIGIUNO PER LA CECENIA
E PER UN DUEMILA DI PACE
Partecipando alla MARCIA NAZIONALE DELLA PACE di fine anno a Siena
(http://www.peacelink.it/webgate/pace/msg01179.html), mi sono
deciso a iniziare un nuovo DIGIUNO A TEMPO INDETERMINATO SALVO LA VITA, a
partire dal 3 gennaio, invitando altri, che volessero, a fare altrettanto o
digiunando per periodi prefissati o per un sol giorno (da mezzanotte a
mezzanotte, a sola solissima acqua) da soli o con altri a staffetta.
MOTIVO DEL DIGIUNO
Penso, anzitutto, che il digiuno mio e di eventuali altri uomini e donne
potrebbe rafforzare la CAMPAGNA DI RACCOLTA FIRME, aperta da BEATI I
COSTRUTTORI DI PACE, in sintonia con quella svolta a SARAJEVO, per un
APPELLO URGENTE PER LA CECENIA
(http://www.peacelink.it/webgate/pace/msg01146.html il modulo di raccolta
firme può essere richiesto da noi in segreteria via fax o email).
Ma è evidente che di guerre in giro ce n'è una quantità nelle Americhe, in
Africa, in Europa e in Asia; che nel mondo il rischio atomico è più che mai
preoccupante per tutta l'umanità; che dovremmo mobilitarci nel contempo per
tutte queste cause. Alla marcia della pace a Siena, tra l'altro, abbiamo
visto e ascoltato bambini ex-guerriglieri della Sierra Leone; e sono
migliaia e migliaia.
LA PACE E' UN PROBLEMA MONDIALE !
E' INDISPENSABILE TROVARE SOLUZIONI MONDIALI !
In questo mi trovo in perfetta sintonia con il comunicato congiunto di
CARITAS e AZIONE CATTOLICA nazionali di martedì 28 dicembre 1.999. In esso,
proprio in riferimento alla Cecenia, si "invitano le parti in conflitto a
deporre le armi" e si "rilancia con decisione la necessità di trovare
subito, con l'impegno dell'intera comunità internazionale e del nostro
Governo in particolare, vie di dialogo e di pace", che possano essere valide
anche per situazioni simili.
Ma KOFI ANNAN, segretario generale dell'ONU, in prima pagina su l'Unità del
31 dicembre, mentre riconosce l'urgenza di "un'azione collettiva che vigili
sugli interessi globali", confessa e denuncia candidamente che "le
istituzioni e i meccanismi" internazionali che dovrebbero rispondere a tale
urgenza "sono allo stato poco più che embrionale".
Per questo, il DIGIUNO, che spero possa mobilitare molte persone, si
proporrebbe altri due obiettivi:
1 - spronare forte tutti i nostri PARLAMENTARI, deputati e senatori,
nazionali ed europei, a mobilitarsi perchè la politica estera dell'Italia e
dell'Europa intensifichi l'azione già intrapresa per la democratizzazione e
il rafforzamento dell'ONU;
2 - chiedere a tutte le chiese e a tutte le religioni che proscrivano con
chiarezza e senza eccezioni la guerra come mezzo per la risoluzione delle
controversie locali e internazionali, e si uniscano all'ONU per l'educazione
di tutti i popoli della terra alla nonviolenza nell'intero primo decennio
del 2.000, come richiesto da 20 PREMI NOBEL PER LA PACE fra cui MADRE TERESA
DI CALCUTTA.
p. Angelo Cavagna - 3 gennaio 2000
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