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Gli Istituti e i Centri Internazionali di Ricerca per la Pace
From: "M.I.R." <mirsezpd@libero.it>
AA. VV., Gli Istituti e i Centri Internazionali di Ricerca per la Pace,
stampato in proprio dal MIR di Padova e dai Beati i Costruttori di Pace di
Padova, dicembre 1999, pag. 120,
E' stata presentata in occasione di Arena 2000 una interessante ricerca
sugli Istituti e i Centri Internazionali di Ricerca per la Pace.
Curata dal MIR di Padova e stampata congiuntamente dal MIR e dai Beati i
Costruttori di Pace di Padova, la pubblicazione che non ha precedenti in
Italia, è una guida aggiornata alle attività dei prestigiosi Istituiti e
Centri internazionali di ricerca per la Pace, come per citare i più noti,
il SIPRI di Stoccolma e il PRIO di Oslo, ma anche degli altri 48 Istituti
che vengono segnalati e di cui molti, anche impegnati nei movimenti per la
pace, non
conoscono né l'esistenza né il tipo di attività che in essi si svolge. Questa
guida si rivolge sia a chi non ha i mezzi o le capacità di accedere a tali
informazini via Internet (anche per problemi linguistici) sia a chi, pur
potendo disporre di un collegamento alla "Rete", non è in grado di
destreggiarsi in
un contesto così vasto e di non agevole fruizione. Di ogni Istituto viene
fornita, infatti, una breve scheda illustrativa, che spiega le attività
dell'Istituto o del Centro di Ricerca. La scheda contiene anche i riferimenti
per la ricerca su Internet dell'Istituto stesso.
Ma oltre che essere una guida il libro contiene anche altre cose.
Un'intervista a 5 direttori di altrettanti Istituti di ricerca che esprimono
le loro opinioni sulle prospettive e sugli scenari che la ricerca per la pace
dovrà affrontare nei prossimi anni.
Un articolo a 6 mani di I. M. Harris, L. J. Fisk e C. Rank che presenta la
situazione attuale degli studi universitari per la pace nell'America del Nord
ed in Europa Occidentale. E' un articolo denso ed aggiornato, tratto dalla
importante rivista "International Journal of Peace Studies" che crediamo potrà
invogliare studenti e ricercatori italiani ad allargare i propri orizzonti e
rivolgersi anche all'estero per approfondire gli studi in questa direzione. Il
problema italiano, come al solito, è l'arretratezza delle strutture di ricerca
e la loro scarsa presenza, specialmente in un ambito importante come quello
della pace. A conferma di questo fatto l'articolo dedica alla situazione degli
studi universitari italiani solamente 12 righe, mentre alla Spagna, che pure
ha iniziato da poco l'attività in questo settore, vi sono dedicate ben 37. Ma
se proprio vogliamo consolarci la Francia è assente del tutto.
Proprio di fronte a questa situazione italiana di carenza di ricerca per la
pace il libro contiene un interessante suggerimento per i nostri politici: una
bozza di proposta di legge per la creazione anche in Italia di un Istituto di
ricerca per la pace sul modello di quelli esistenti (e funzionanti) in Nord
Europa.
Se questa proposta fosse adeguatamente conosciuta, divulgata e sostenuta
potrebbe anche essere raccolta da qualche parlamentare di buona volontà: se
nel decennio dell'educazione alla nonviolenza istituito dall'ONU l'Italia si
dotasse anche di un'adeguata struttura di ricerca ciò costituirebbe un
importante sviluppo in un ambito così importante, ma così spesso trascurato.
Sergio Bergami
Chi desiderasse ricevere la pubblicazione può richiederla al MIR di Padova,
versando L. 7000 comprensive delle spese di spedizione sul ccp. n.
14128359, intestato al MIR sede di Padova, via Cornaro 1/a, 35128 Padova,
specificando pubblicazione Istituti per la Pace