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Peppe Sini: L'allarme del Prefetto di Viterbo: "L'aeroporto rischia di portare la mafia"
- Subject: Peppe Sini: L'allarme del Prefetto di Viterbo: "L'aeroporto rischia di portare la mafia"
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 29 Dec 2007 17:18:39 +0100
- Importance: Normal
L'ALLARME DEL PREFETTO DI VITERBO: "L'AEROPORTO RISCHIA DI PORTARE LA MAFIA" "L'aeroporto rischia di portare la mafia", con questo titolo in prima pagina un quotidiano locale, "La voce di Viterbo", sintetizza un passaggio cruciale della conferenza stampa di fine anno tenuta il 28 dicembre 2007 dal Prefetto di Viterbo Alessandro Giacchetti. Ed e' allarme fondato. * Il viterbese gia' in passato ha subito gravissime vicende di penetrazione da parte dei poteri criminali organizzati, e tali vicende di penetrazione mafiosa sono state sovente collegate agli appalti pubblici e alle grandi opere. In anni lontani chi scrive queste righe (che fu presidente della Commissione d'inchiesta sulla penetrazione dei poteri criminali promossa dall'Amministrazione Provinciale di Viterbo)denuncio' e documento' varie gravissime vicende di penetrazione mafiosa nell'Alto Lazio, ed elaboro' altresi' un modello interpretativo che vedeva nell'intreccio tra modello di sviluppo di servitu' (le servitu' energetiche e militari, le servitu' speculative, l'uso del territorio viterbese come discarica e colonia) e regime della corruzione (un ceto politico, amministrativo ed affaristico degradato, condizionato da poteri occulti e sussunto a dinamiche fortemente corruttive, criminali e criminogene) i prerequisiti che favorivano la penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio. * L'allarme lanciato ora dal Prefetto di Viterbo conferma la correttezza di quelle analisi ed esplicita autorevolmente le attuali preoccupazioni di tanti osservatori, analisi e preoccupazioni sulle quali peraltro verteva la relazione sul tema "Modello di sviluppo di servitu', intreccio politico-affaristico, penetrazione dei poteri criminali, devastazione ambientale nell'Alto Lazio: una ricostruzione storica, un modello di analisi, alcune proposte di intervento" che il sottoscritto ha presentato al recente convegno svoltosi il 4 dicembre 2007 a Viterbo su "Le emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio. La situazione attuale, le azioni da proseguire, le iniziative da intraprendere", terzo dei convegni di approfondimento scientifico promossi dal Comitato che si oppone al terzo polo aeroportuale del Lazio e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. * La realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma danneggia la salute e il benessere dei cittadini viterbesi, devasta fondamentali beni ambientali e culturali, danneggia le autentiche vocazioni produttive del territorio. L'opera e' interna a quel modello di sviluppo di servitu' che favorisce il degrado civile e il disastro economico ed ecologico. L'opera implica un colossale sperpero di pubbliche risorse e un danno immenso alla citta', al territorio, alla popolazione, al pubblico erario (e contribuisce a danneggiare l'umanita' intera aumentando l'effetto serra responsabile del disastro climatico che sta provocando il collasso della biosfera). L'opera non solo dunque costituisce un enorme danno certo per il territorio e la popolazione; ma rappresenta altresi' un ancor maggiore pericolo per la sicurezza dei cittadini, per la civile convivenza, per la qualita' della vita di tutti. L'opera, infine, e' priva delle verifiche e quindi dei requisiti stabiliti dalla legislazione in materia di protezione dell'ambiente e della salute. L'allarme lanciato dal Prefetto di Viterbo si aggiunge a questo quadro esplicitando un ulteriore inquietante elemento, e ne conferma e ne illumina ulteriormente la pericolosita' e la drammaticita'. * Contrastare i poteri criminali e' possibile solo difendendo la legalita', la democrazia, i diritti dei cittadini, promuovendo la coscientizzazione e la responsabilizzazione, avendo cura dei beni comuni e del pubblico bene. Opporsi alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e' un dovere fondamentale per difendere la democrazia e la legalita', la salute, la sicurezza e i diritti di tutti i cittadini, l'ambiente, la cultura, la storia e il futuro di Viterbo. Opporsi alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e' il compito dell'ora per ogni persona di volonta' buona e per ogni istituzione democratica. Peppe Sini responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo Viterbo, 29 dicembre 2007 Mittente: Centro di ricerca per la pace strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo tel. 0761353532 e-mail: nbawac at tin.it sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ * * * Notizia sull'autore del presente comunicato Peppe Sini, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato tra gli anni '70 e '90 uno dei principali animatori del movimento che si opponeva alle servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio, e il principale animatore del movimento che si oppose al devastante progetto autostradale della cosiddetta "Supercassia"; nel 1979 ha fondato il Comitato democratico contro l'emarginazione che ha condotto rilevanti campagne di solidarieta'; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". * * *
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