ULTIMORA - Il governo colombiano accetta il piano Chávez, i primi tre ostaggi verso la liberazione



ULTIMORA - Il governo colombiano accetta il piano Chávez, i primi tre ostaggi verso la liberazione

Nella serata di mercoledì, ora italiana, il governo colombiano ha accettato il piano Chávez che sblocca la situazione degli ostaggi dei guerriglieri delle FARC in Colombia, tra i quali vi è la franco-colombiana Ingrid Betancourt. A leggere un comunicato del governo di Bogotà è stato (significativamente, trattandosi di una questione interna) il ministro degli Esteri Fernando Araújo e non il presidente Álvaro Uribe che aveva più volte cercato di boicottare la soluzione del caso, sia per mantenere fede alla sua linea dura contro la guerriglia, sia per l'antagonismo che lo oppone al suo omologo venezuelano Hugo Chávez che da una conclusione positiva della vicenda uscirebbe straordinariamente rafforzato nel suo prestigio internazionale. Nel comunicato il governo colombiano ringrazia pubblicamente il presidente venezuelano e ne riconosce l’impegno umanitario.

Il comunicato colombiano è stato originato da una precisa richiesta dello stesso presidente Chávez che poche ore prima aveva chiesto ufficialmente di permettere il riscatto dei tre ostaggi liberati unilateralmente dalle FARC come primo passaggio del paino. La liberazione dei tre è già pronta in ogni dettaglio e con il patrocinio dei governi di Argentina, Bolivia, Brasile, Cuba, Ecuador e Francia, che invieranno un loro rappresentante sul luogo del riscatto mentre gli aerei venezuelani viaggeranno con insegne della Croce Rossa.

La liberazione dei tre ostaggi, l’ex-deputata Consuelo González de Perdomo, l’ex candidata a vicepresidente Clara Rojas e suo figlio Emmanuel di quattro anni, nato in cattività dalla relazione tra Clara e un guerrigliero, potrebbe avvenire già questa notte. Nelle intenzioni del piano dovrebbe preludere allo scambio umanitario tra gli altri 42 ostaggi e circa 500 guerriglieri.

Riferimento alla situazione di stallo: Un Natale di intrighi per gli ostaggi in Colombia.

Gennaro Carotenuto – Giornalismo Partecipativo