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"Costruire dall'Umbria convivenza e dialogo" (G. Maddoli)
- Subject: "Costruire dall'Umbria convivenza e dialogo" (G. Maddoli)
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Thu, 09 Dec 2004 17:24:26 +0100
COSTRUIRE
DALL’UMBRIA CONVIVENZA E DIALOGO
A quando il decollo del progetto S. Matteo degli Armeni?
GIANFRANCO MADDOLI
<gianfrancomaddoli at tin.it>
Nel
grande scenario di odio, di guerre e di rinnovato scontro fra visioni
religiose del mondo che ogni giorno di più si dischiude attorno a noi e
ci coinvolge, rendendoci tutti vittime, e non solo potenziali, non
possiamo restare passivi spettatori. Per quanto appaia sproporzionata
alla nostra statura di singoli cittadini l’entità degli eventi che
infiammano il mondo dall’Iraq a Israele, dalla Palestina all’Angola
alla Costa d’Avorio e ai tanti conflitti nascosti, dalla fame alle
carestie alle epidemie di massa abbiamo davanti un’unica via (oltre
quella, per i credenti, della preghiera) per intervenire a favore di
un’umanità lacerata e calpestata: la via della politica e dell’impegno
sociale, che richiede peraltro cultura nel senso ampio del termine e
vigile coscienza del proprio tempo.
Ma se la
partecipazione attiva del cittadino alla soluzione di questi eventi di
portata mondiale può apparire , attraverso il voto democratico e le sue
necessarie conseguenze sulla politica interna e internazionale, ancora
troppo mediata e lontana, esistono fronti interni direttamente connessi
alle odierne tensioni planetarie sui quali le comunità locali possono
intervenire. Uno di questi, forse il più attuale e pressante, è
costituito dal fenomeno immigratorio e dalla conseguente riproposizione
su scala locale dei problemi di convivenza fra culture e religioni
diverse. Ed è proprio qui, fuori dai sanguinosi conflitti rivestiti ormai
di accentuate tensioni religiose, che è possibile invece costruire
conoscenza reciproca, convivenza e dialogo.
Molto si
sta già facendo in Umbria in questa direzione, in quello “spirito di
Assisi” che si levò dai grandi incontri fra religioni dal 1986 e del
2001, grazie alla Tavola della Pace, al Centro Ecumenico perugino, alle
recenti iniziative promosse da Mons. Paglia a Terni e da altri in altre
città; già da tempo, anche a seguito del messaggio di Aldo
Capitini. Ma la drammatica situazione mondiale chiede oggi di
intensificare al massimo l’impegno. Da alcuni anni ho proposto la
creazione a Perugia, nel complesso monumentale di San Matteo degli
Armeni (di proprietà pubblica, attualmente in restauro ma ancora
inutilizzato), di un Centro permanente per l’educazione alla convivenza
fra culture e religioni diverse. Sono emersi ampi consensi a livello sia
civile che religioso, e la stampa locale diede a suo tempo largo spazio
al progetto. Far convivere esponenti rappresentativi di etnie diverse,
stimolarli e stimolare tutti alla conoscenza reciproca delle rispettive
culture e fedi, ospitare corsi di master su cooperazione e sviluppo,
promuovere incontri ed eventi fra le grandi religioni monoteistiche e le
loro interne articolazioni, coinvolgere le scuole: questi, e altri, gli
obiettivi possibili di un tal Centro, che dovrebbe essere sostenuto dallo
sforzo congiunto di Regione ed Enti locali, dalle due Università, da
Chiese e Fondazioni bancarie… Se si ha il senso della Storia e delle sue
priorità, se si lavora per la pace non solo a parole o con pur lodevoli
marce, non dovrebbero mancare le volontà politiche in questo senso. E di
conseguenza le risorse.
Purtroppo
si è perso tempo. La Regione si espresse già nel 2002 con una prima
delibera; è stato registrato un parere positivo degli ultimi due sindaci
del capoluogo, del sindaco di Terni e di molti altri, oltre l’assenso di
autorevoli voci episcopali e dei responsabili di associazioni impegnate.
E c’è soprattutto l’assenso e l’incoraggiamento del Presidente della
Repubblica Ciampi. Occorre riprendere con decisione l’iniziativa: ogni
vita spezzata dalle guerre o dalla fame, ogni attentato terroristico ce
lo ricordano impietosamente. All’inizio del prossimo dicembre parteciperò
a Tunisi a un convegno internazionale promosso dalla “cattedra Ben Ali
per il dialogo fra civiltà e religioni” dell’Università di quel
significativo avamposto mediterraneo; in quella sede vorrei portare la
conferma che Perugia e l’Umbria hanno deciso di intensificare l’impegno
per la costruzione di un mondo di pace, insieme alla proposta di dar vita
a una rete internazionale che colleghi e potenzi le diverse iniziative
animate dalla medesima positiva volontà.
Pubblicato in CORRIERE
DELL’UMBRIA del 13/11/04