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Abu Ammar
- Subject: Abu Ammar
- From: nathan never <natnev at interfree.it>
- Date: Fri, 12 Nov 2004 13:30:02 +0100
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Un ricordo del Presidente Arafat da una compagna dell'Associazione per la Pace
di Napoli.
ci vediamo a Roma.
Nat
"Il vecchio se ne è andato. Dopo tutto il ronzare di avvoltoi mediatici, dopo aver
annunciato pezzo per pezzo la fine di ogni suo organo, il silenzio. E che la terra gli
sia lieve. E che sia lieve ai Palestinesi il compito di attraversare una stagione senza
padre. Il gelo e la tenerezza ci hanno attraversato mentre l’elicottero lasciava la
Muqata, Ramallah, la Palestina, la terra. Quegli occhi umani, quella debolezza del corpo,
spoglio dei simboli del combattente, che smuovevano sentimenti di milioni di palestinesi
sparsi per il pianeta e di tanti amici e compagni, sono la fotografia di una parabola
umana che ha tratti di universalità, un senso tragico di grandezza e disperazione. Forza
e debolezza, resistenza inflessibile e contraddizione, sumud e dolcezza. Non
dimentichiamo niente di questi anni, il bello e il brutto. Quel che rimane dell'intera
vita di Abu Ammar è il desiderio di liberazione e l'ostinazione a non chinare mai il
capo. Oggi piangiamo l’uomo e il simbolo, avendo in mente ancora di più i milioni di
palestinesi che subiscono, resistono, muoiono, perdono, rinascono e ricominciano ogni
volta. Andare avanti anche quando tutto sembra perduto. Questo è il principale messaggio
che ci è sempre venuto dalla storia e dalla vita dei palestinesi. "
Nilla