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ZANOTTI - GRIGNAFFINI INTERROGAZIONE INDYMEDIA






INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA









ZANOTTI, GRIGNAFFINI - Al Ministro dell'Interno, Al Ministro della
Giustizia – Per sapere-premesso che:







giovedì 7 ottobre 2004 alle ore 18 circa l'autorità giudiziaria
statunitense ha emesso un ordine federale di sequestro dell'hardware
fisicamente in uso agli uffici di Londra del provider statunitense
Rackspace .



Rackspace con uffici negli Stati Uniti e a Londra e' uno dei providers che
ospitano i server che contengono i siti web di Indymedia tra cui la sezione
italiana (www.italy.indymedia.org).



Questo atto ha colpito più di 20 siti di Indymedia in tutto il mondo. Allo
stesso tempo un secondo server che ospita trasmissioni di diverse stazioni
radiofoniche e' stato disconnesso.



Alle 22:38 dell'8 ottobre 2004 una notia ANSA ha riportato le dichiarazioni
di un portavoce dell'Fbi, Joe Parris, in quale ha spiegato che l'intervento
dell'Fbi per bloccare i server del sito Indymedia e'avvenuto su richiesta
dell'Italia e della Svizzera e che quindi quella in corso non e'
un'operazione dell'Fbi. L'intervento, ha detto Parris alla Afp, e' stato
fatto "a nome di paesi terzi da parte di responsabili del ministero della
Giustizia contro un server, Rackspace, che fornisce spazio sul web a
Indymedia".



Tra i dati contenuti nei server sequestrati dalle Autorità statunitensi ve
ne sono di riservati e certamente totalmente estranei alle motivazioni del
provvedimento tra cui la banca dati dei legali contenente gli atti
attualmente depositati dal pubblico  ministero nel processo genovese
sull'irruzione alla scuola Diaz che vede imputati numerosi appartenenti
alla Polizia di Stato;



Come  previsto  anche dalla legislazione statunitense (28 USC Sec. 1782)
l'assistenza nelle indagini prevede garanzie e limiti derivanti dalla
normativa internazionale;

che pertanto l'ordine di sequestro proveniente dall'Italia deve avere
natura giudiziaria;















che il trattato di mutua assistenza citato dalle autorità statunitensi
(Money Laundering and Terrorist financing Act 2003, MLAT) prevede ipotesi
di reato che nulla hanno a che vedere con l'attività di informazione svolta
da Indymedia. L'applicazione del trattato di mutua assistenza infatti è
possibile nelle indagini riguardanti il reciclaggio di denaro e
l'associazione a delinquere con finalità di terrorismo (section IV - Money
Laundering and Terrorist financing Act 2003, MLAT - 18 USC Sec. 981 - 18
USC Sec. 2331) e dunque nuovamente e a maggior ragione in Italia tale
sequestro può essere attivato solo su richiesta da parte dell'Autorità
Giudiziaria.



Chiede





che i Ministri vogliano  riferire circa le ragioni che hanno portato ad un
intervento di sequestro di spazio web utilizzato per l'attività di
informazione indipendente e come tale coperta dalla garanzia costituzionale
e che ha portato comunque alla sottrazione di contenuti non riconducibili a
nessuna delle ipotesi previste dalla normativa internazionale e riservati;
che il Ministro voglia riferire se vi sia stata da parte delle Autorità
italiane il rispetto dei presupposti e delle garanzie previste dalla legge.







Roma 11 ottobre 2004