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giornata di Colombo



Il volantino incollato qui di seguito verrà distribuito oggi 12 ottobre a
partire dalle 15.30, nei pressi della prosunta "casa di Colombo", durante la
cerimonia ufficiale alla presenza del ministro Scajola
Norma Bertullacelli
010 5740871
347 3204042

NON POSSIAMO FESTEGGIARE L'ANNIVERSARIO DI UN MASSACRO
VORREMMO FESTEGGIARE L'INCONTRO FRA LE CULTURE

12 OTTOBRE

Dall'Anno della cultura ci sono venute non poche delusioni, ma l'annuncio di
celebrazioni per ricordare il viaggio che ha dato inizio alla conquista
delle Americhe provoca non delusione, ma indignazione.

In un momento storico in cui sempre più chiara e documentata risulta la
realtà di quella che è stata la conquista del continente americano: realtà
di aggressione, di sfruttamento, di genocidi, si organizzano in forma
ufficiale celebrazioni da svolgersi a Genova nella ricorrenza del 12
ottobre, giorno dell'arrivo di C.Colombo al continente fino ad allora
sconosciuto agli europei.

Si ha un bel distinguere il "genio del navigatore" (che tra l'altro credeva
di essere approdato alle Indie) dalla barbarie della soldatesca spagnola:
nelle differenze di approccio e di comportamento c'è lo stesso comune sfondo
di presuntuosa prepotenza, che permette a Colombo di tornare in Spagna con
il veliero carico, assieme ad oggetti preziosi, di un gruppo di indios,
strappati alla loro terra, alla loro vita per essere offerti alla regina di
Spagna quali oggetti esotici.

Un gesto che nella sua apparente superficialità appare simbolo delle
infinite violenze subite dagli abitanti delle terre americane ad opera dei
conquistatori, e dello stato di dipendenza cui, con la loro politica
attuale, i potenti della terra vogliono condannare i paesi dell'America
latina. E fu lo stesso Colombo, durante il suo secondo viaggio, a spedire in
Spagna un carico di 550 indios tainos, da vendere come schiavi, chiedendo
come compenso un ottavo della somma ricavata.

Se si vogliono ricordare di Colombo le qualità di navigatore esperto ed
audace, si scelgano altri modi ed altre ricorrenze: il vero modo di
celebrare il 12 ottobre dovrebbe essere quello di un esame critico e
autocritico dei rapporti che tra il 1492 ed oggi sono intercorsi tra
l'Europa e l'America Latina, per avviare un strada di segno completamente
opposto.

A questo impegno culturale avremmo voluto assistere il 12 ottobre 2004, anno
della cultura a Genova.


Ed è assolutamente inopportuno parlare del 12 ottobre come "giornata di
incontro tra culture differenti":Nel paese della legge Bossi Fini, dei lager
per migranti (meglio conosciuti come "centri di accoglienza temporanea"),
dei ponti aerei carichi di persone ammanettate per essere rimpatriate con un
ponte aereo condannato persino dalle Nazioni Unite, non si può parlare di
incontro ma , ancora una volta, di chiusura, aggressività e sfruttamento.


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