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sosteniamo la lotta dei pescatori anti-guerra
cari amici,
lancio un appello in sostegno della lotta dei pescatori di Teulada che, dal
mese di giugno stanno uscendo con le loro barche per opporsi alle forze
armate che si esercitano sul loro mare - Ogni volta che il tempo lo
permette, i pescatori si mettono coraggiosamente fra chi spara e i bersagli.
A volte sono anche stati oggetto di alcuni colpi che gli eroici militari
che giocano alla guerra hanno indirizzato verso di loro.
Questa giusta lotta è colpevolmente trascurata dai media. Se ne sa poco. E
poco se ne vuol sapere.
Non esagero se affermo che la situazione in Sardegna è davvero drammatica
ed acquista risvolti ancora più toccanti nella lotta di pochi pescatori
teuladini contro il colosso NATO/USA.
Stiamo assistendo infatti ad un abusivo ed arrogante ampliamento della base
di La Maddalena, ad un estendersi preoccupante di casi di leucemia e tumori
nell'area del Salto di Quirra e di Teulada.
Nell'isola il demanio militare permanentemente impegnato ammonta a 24.000
ettari; in tutta la penisola italiana raggiunge i 16.000 ettari. A questa
cifra vanno sommati i 12.000 ettari gravati da servitù militare. Gli spazi
aerei e marittimi sottoposti a schiavitù militare sono di fatto
incommensurabili, solo uno degli immensi tratti di mare annessi al poligono
Salto di Quirra con i suoi 2.840.000 ettari supera la superficie
dell'intera isola (kmq 23.821).
A questo proposito allego un importante documento di denuncia del Comitato
Sardo GETTIAMO LE BASI che, pur essendo molto attuale, risale al 2001.
Pochi e sporadici sono i pronunciamenti da parte degli artisti e
intellettuali (sardi e non) a confermare la disinformazione o, peggio, che
la sfera del pensiero e dell'arte debba e voglia agire ad una
tranquillizzante distanza dai drammi del quotidiano. Vi chiedo
calorosamente di smentire questa affermazione sottoscrivendo questo primo
appello. La fiducia nella vostra sensibilità e intelligenza mi spinge a
sperare ancora.
Domani, lunedì 27, riprendono le esercitazioni nel poligono di C.
Teulada. I pescatori di Teulada e Sant'Anna Arresi hanno annunciato
pubblicamente che bloccheranno le manovre di guerra entrando con le loro
barche nelle acque interdette
come riporta la Nuova Sardegna di oggi, la richiesta è: "Diritto al lavoro
in sicurezza".
Il grosso della mobilitazione è previsto dal 4/22 ottobre in concomitanza
con un'imponente esercitazione Nato-6° Flotta Usa.
I pescatori esigono di svolgere la loro attività nell'immensa zona a mare
interdetta, l'unica accessibile alle loro piccole imbarcazioni, e
"pretendono" che l'area, come impongono leggi e regolamenti delle FFAA,
sia bonificata, ripulita dall'accumulo di ordigni bellici esplosi e
inesplosi. Per poter ripulire il tratto di mare sottoposto da 50 anni a
schiavitù militare e mai bonificato, a detta di alcuni militari,
bisognerebbe sospendere tutte le attività del poligono per circa 15 anni.
Un ammiraglio ha valutato "a occhio" i costi dell'operazione e ha affermato
(..rifiutando che fosse messo a verbale) che per la Difesa sarebbe
economicamente più conveniente regalare una villetta in Tunisia a tutti i
teuladini accollandosi anche le spese di trasferimento.
La lotta per riappropriarsi delle aree off limits "minaccia" di
estendersi agli altri poligoni. le marinerie di Arbatax (poligono Salto di
Quirra) sono in stato di agitazione e, in particolare a quello di Capo
Frasca. L'Unione sarda di oggi riporta in buona evidenza in pagine di
Oristano
"I pescatori: occupiamo Capo Frasca. Fronte comune per rilanciare la
vertenza servitù militari" .
vi chiedo di far circolare questo messaggio e di inviare la vostra
solidarietà ai seguenti indirizzi:
cooperativa pescatori: coopsgiuseppe at interfree.it;
giornalista "La Nuova Sardegna" cambeddaenrico at tiscali.it.
Comitato Sardo GETTIAMO LE BASI: caomar at tiscali.it
e, per conoscenza, anche a me: Alberto Masala nad3824 at iperbole.bologna.it
Grazie
un abbraccio
alberto masala
p.s.
i primi gesti concreti di cui mi è giunta notizia:
- Fabiola Ledda (artista di Teulada, del direttivo del Circolo Sardo di
Bologna) che ogni sabato, per tutto il periodo della Festa dell'Unità
provinciale, ha attraversato la folla vestita col suo costume tradizionale
(teuladino) distribuendo volantini contro le basi e le scorie ed in
sostegno alla lotta dei pescatori.
- Paolo Angeli (musicista di Palau/La Maddalena) che ha dedicato ai
pescatori il suo concerto al festival di Sant'Anna Arresi.
- Io stesso, che in ogni situazione pubblica mi pronuncio in sostegno di
questa lotta.