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Fiaccolata per UN PONTE PER...NAPOLI
- Subject: Fiaccolata per UN PONTE PER...NAPOLI
- From: "ass.del2000pace" <ass.gentedel2000 at katamail.com>
- Date: Fri, 10 Sep 2004 17:45:03 +0200
- Disposition-notification-to: "ass.del2000pace" <ass.gentedel2000@katamail.com>
Da: Movimenti e Associazioni per la pace
DOMENICA 12 SETTEMBRE 2004
FIACCOLATA
PER LA LIBERAZIONE DI SIMONA, SIMONA, RAAD E MAHNAZ
PARTENZA ORE 19.00 DA PIAZZA MATTEOTTI
CONTRO LA GUERRA, IL TERRORE
E LA BARBARIE
LIBERATE LA PACE!
Nel chiedere a Tutte e Tutti di partecipare con le sole bandiere arcobaleno
vogliamo anche ringraziarvi per le straordinarie manifestazioni di solidarietà
a cui state dando vita in tutta Italia e in molte forme. Credete, sono molto
importanti per noi per lavorare anche concretamente a mantenere aperta la
speranza. Davvero siamo un unico grande movimento.
In queste ore, oltre alle Simone, Raad e Mahnaz, in Iraq rischia la vita
un'intera popolazione.
Continuano i bombardamenti alle città, un attacco dal cielo a Falluja ha
causato altre otto vittime, tra cui quattro bambini e due donne.
Non dimentichiamoci di loro.
La guerra continua a fare vittime civili.
Vogliamo la salvezza di Simona, Simona, Raad e Mahnaz.
Vogliamo la salvezza di tutti gli iracheni.
Chiediamo che la fiaccolata domenica 12 Settembre 2004, e le iniziative per
la liberazione degli operatori umanitari italiani e iracheni che si prendono in
tutta Italia, chieda con forza anche la fine dei bombadamenti sulle città
irachene, a cominciare da Falluja, dove il Centro per i diritti umani mentre
cadevano le bombe ha trovato il tempo di esprimere solidarietà a noi e chiedere
la liberazione degli ostaggi.
Per maggiori informazioni:
“Un Ponte per…” Sede di Napoli
Piazza della Concordia 23
80040 S. Sebastiano al Vesuvio (NA)
Tel. 081.5749320 - 3334244660
Fax. 081.5748213
e-mail: napoli at unponteper.it
Fermiamo la guerra.
Libertà per gli operatori umanitari.
SEGUE APPELLO NAZIONALE:
Noi, movimento italiano per la pace, fratelli e sorelle di Simona Pari e di
Simona Torretta, operatrici di pace in Iraq, chiediamo alle persone che le
detengono insieme ai due operatori iracheni, Ra’ad Alì Abdul-Aziz e Mahnaz
Bassam, di liberarli subito. Vi chiediamo di considerare quanto danno state
provocando alla causa della pace e a quella del popolo iracheno.
Come ha scritto l’Unione delle comunità islamiche in Italia, “testimoniate
coscienza di un debito di riconoscenza nei confronti di coloro che hanno
condiviso la sofferenza del popolo iracheno negli anni dell’embargo, che sono
rimasti nel paese quando dal cielo piovevano le bombe, che non l’hanno
abbandonato neanche in questi mesi orribili di confusione e violenza”.
Vi chiediamo di non spezzare il filo di solidarietà che, nonostante e contro
l’embargo prima e la guerra poi, nonostante e contro le scelte del nostro
governo, persone come le nostre sorelle hanno mantenuto tenacemente e
coraggiosamente, ad esempio rifornendo di acqua la popolazione assediata di
Falluja e Najaf.
“Un ponte per”, la loro Ong, insieme a centinaia di organizzazioni sociali e
politiche del nostro paese, ha organizzato gigantesche manifestazioni a favore
della pace e per il ritiro delle truppe straniere dall’Iraq, e ha cercato di
non abbandonare gli iracheni all’arbitrio dell’occupazione militare.
In nome di questa lotta e della verità, vi scongiuriamo: liberateli subito.
Al popolo iracheno e a tutti gli amanti della pace nel mondo, e in Italia,
chiediamo di aiutarci nel tentativo di salvare la vita di Simona Pari, di
Simona Torretta, di Ra’ad Alì Abdul-Aziz, di Mahnaz Bassam. Erano a Baghdad a
nome di tutti noi. Nella loro prigione siamo anche noi, oggi.
La loro liberazione sarebbe uno spiraglio di luce nel buio della violenza.
Ancora in queste ore, in molte città irachene, la guerra miete vittime
innocenti. Perciò continuiamo a chiedere con fermezza che tacciano le armi, che
termini l’occupazione.Ogni forma di mobilitazione, di pressione, gli appelli e
le fiaccolate, i messaggi ai rispettivi governi sono i mezzi di cui disponiamo,
noi popolo della pace. Usiamoli tutti, adesso.
Al movimento italiano chiediamo di scendere in piazza, in ogni città, da
subito, con i colori dell’arcobaleno e nel nome delle nostre sorelle e dei
nostri fratelli sequestrati in Iraq.
Il Comitato italiano Fermiamo la guerra, organizzatore delle marce del 15
febbraio 2003 e del 20 marzo 2004
Un ponte per…
Per maggiori informazioni:
“Un Ponte per…” Sede di Napoli
Piazza della Concordia 23
80040 S. Sebastiano al Vesuvio (NA)
Tel. 081.5749320 - 3334244660
Fax. 081.5748213
e-mail: napoli at unponteper.it