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01/09 Genova: un'ora in silenzio per la pace



Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti

Riprende mercoledì 1 settembre, dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo
ducale di Genova l'ora in silenzio per la pace.
Sarà la centotrentunesima volta che si ripeterà questa iniziativa.
Incollo di seguito il volantino che verrà distribuito
info:
Norma Bertullacelli 010 5740871 347 3204042
Sergio Tedeschi 010 46 04 83

Un'ora in silenzio per la pace

( 1 settembre 2004 - cento trentunesima ora in silenzio)


CONTRO IL TERRORISMO DELLE GUERRE E LE GUERRE DEL TERRORISMO


- Non abbiamo più parole per esprimere il nostro sdegno per ciò che sta
accadendo?

- Ci siamo orami abituati alla barbarie?

- Il pacifismo non ha più nulla da dire?


* Tutti i giorni assistiamo a bombardamenti con aerei, elicotteri e carri
armati da parte delle truppe occupanti allo scopo, dicono, di " stanare i
terroristi".

Risultato: decine e centinaia di morti civili


* Tutti i giorni assistiamo ad attentati suicidi.

Risultato: muoiono militari occupanti e agenti della polizia irachena, e ,
ancora, civili innocenti


* Ogni giorno nuove immagini di torture, violenze e miseria


* Uccisioni a sangue freddo di ostaggi


* Il 26 agosto il governo Alawi (insediato dagli USA) ha fatto sparare sulla
folla a Kufa provocando un centinaio di vittime


BISOGNA AMMETTERE CHE SULL'IRAQ TUTTI I "CALCOLI" ERANO SBAGLIATI

E che questi sbagli hanno prodotto danni incalcolabili, non solo in termini
di vite umane perdute, ma anche di irreversibili danni ambientali e di
ferite indelebili nelle coscienze di intere popolazioni; ferite che non
mancheranno di moltiplicare gli odi in futuro.


IL PACIFISMO HA QUALCOSA DA DIRE

- Riafferma il primato della politica sulla guerra: Dando la parola agli
uomini e non alle armi l'intervento non armato di Ali Sistani ha posto fine
il 27 a tre settimane di battaglia a Najaf (non meno di 600 morti e 800
feriti iracheni)

- Ribadisce che non esistono oggi guerre giuste, e che parlare di guerre
umanitarie è una contraddizione di termini

- Sostiene che non si può esportare la democrazia (ma poi, quale
democrazia?); e che occorre impostare i rapporti tra i popoli in termini di
giustizia e di solidarietà.

- La guerra non ha risolto alcun problema in Afganistan, dove un governo
fantoccio controlla solo la capitale; e non ha risolto alcun problema in
Iraq.


CHIEDIAMO IL RITIRO DALL'IRAQ DI TUTTE LE TRUPPE OCCUPANTI STRANIERE; CON
PARTICOLARE FORZA CHIEDIAMO IL RITIRO IMMEDIATO DI QUELLE ITALIANE


Rete controg8

Per la globalizzazione dei diritti

Fotocopiato in proprio, P. .Palermo 10 b, 1 settembre