[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
Comunicato Stampa
- Subject: Comunicato Stampa
- From: "Uiki Onlus" <uiki.onlus@tin.it>
- Date: Fri, 30 Apr 2004 23:30:24 +0200
All'opinione pubblica democratica
Roma, 1. maggio 2004
118 anni fa il 1. maggio è diventato la festa dei lavoratori e dei popoli
che soffrono l'oppressione. È iniziato come il giorno dell'unità e della
solidarietà dei lavoratori e delle lavoratrici, ma il 1. maggio non è solo
il giorno delle dimostrazioni anticapitaliste. Porta con sé anche il senso
più bello della millenaria lotta dei popoli contro la schiavitù e
l'oppressione.
I suoi significati nel secolo in cui viviamo vengono messi in dubbio, ma il
1. maggio ha protetto e forse anche rafforzato il suo significato e il
scopo. Più forte che mai, è diventato una festa universale.
Il 1. maggio non ha perso il suo significato rappresentando la celebrazione
dell'ideologia, della politica e della vita sociale. Anzi, ha guadagnato
significato, come giorno che celebra la libertà, l'indipendenza, la gioia e
la ricerca della vita in un mondo d'uguaglianza. Per questo, oggi
rappresenta e raggiunge ancora più persone in tutto il mondo.
Il 1. maggio celebrando la liberta e la solidarietà fra i popoli che
lottano per questo mondo, è la festa per la libertà, l'indipendenza,
l'uguaglianza fra tutti i popoli che vivono sotto l'oppressione. È una
festa per le donne, per i giovani e tutti i lavoratori e le lavoratrici,
perché il 1. maggio celebra la bellezza dell'esistenza umana, l'umanità che
si propone con il suo lato buono e questo dovrebbe essere il principale
scopo della festa. È stata anche la rivoluzione tecnico scientifica a
portare i popoli oppressi e il destino dell'umanità sempre più vicini.
Questo anno la festa del 1. maggio sarà il giorno che unisce contro ogni
forma d'oppressione, schiavitù e forza dominante. Sarà il richiamo alla
fine di ogni tipo di potere che impedisce la libertà umana. Sarà il giorno
in cui gridare per la libertà e la democrazia nazionale ed internazionale.
Il socialismo non è finito. Possiamo vederlo continuare nell'esempio del
leader del popolo kurdo Abdullah Ocalan e del Kongra-Gel, come lotta di una
nazione contro l'occupazione e l'oppressione. È un esempio vivente, una
speranza di lotta contro l'oppressione dei popoli che vivono sotto
l'oppressione e le potenze dominanti, a livello locale ed internazionale.
Il nuovo socialismo democratico e i suoi movimenti politici sono stati
l'incubo del sistema imperialista e continueranno ad esserlo.
È per questa ragione che gli USA e l'UE hanno messo nella loro lista delle
organizzazioni terroristiche il KONGRA GEL, che ha come scopo la soluzione
democratica e pacifica della questione kurda. Questa è la più grande
mancanza di rispetto nei confronti dell'autodeterminazione e dell'esistenza
di una nazione! È per questo che chiamiamo ancora, anche in occasione della
festa del 1. maggio, tutti i difensori della libertà e della democrazia a
sostenere la lotta del popolo kurdo.
La lotta internazionale dei popoli oppressi e l'unità vinceranno!
Via Gregorio VII n. 278 - 00165 Tel. 06636892 Fax. 0639380273
Email: uiki.onlus@tin.it