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STOP ALLA COMPLICITA' EUROPEA CON SHARON!



STOP ALLA COMPLICITA' EUROPEA CON SHARON!

 SOSPENDIAMO IL TRATTATO DI ASSOCIAZIONE FRA ISRAELE ED UNIONE EUROPEA!

 L'approvazione ufficiale da parte del presidente Bush dei piani israeliani
per Gaza e Cisgiordania è il colpo definitivo ad ogni possibilità di
soluzione negoziata in Medio Oriente. Bush ha avallato non solo la
costruzione del Muro dell'Apartheid, ma anche l'annessione ad Israele della
maggior parte della Cisgiordania, compresa Gerusalemme, il che rende
ridicola ogni affermazione in merito alla realizzazione di uno Stato
palestinese. Si tratta, a suo modo, di una svolta storica, in quanto fino
ad oggi nessuna amministrazione statunitense - per quanto legata a doppio
filo ad Israele - aveva mai dichiarato apertamente di considerare carta
straccia le Risoluzioni dell'ONU che condannano l'occupazione israeliana
della Palestina e riconoscono il diritto al ritorno dei profughi
palestinesi cacciati con la forza dalle loro terre dalla pulizia etnica
israeliana.

La sola prospettiva aperta dalle scelte dell'amministrazione Bush è quella
dell'annientamento del popolo palestinese. Non è difficile immaginare che
queste scelte porteranno inevitabilmente ad un'ulteriore escalation di
violenza da parte del governo Sharon, che ha dimostrato ancora una volta di
essere il vero padrone delle chiavi della Casa Bianca, visto che tutti gli
osservatori concordano sul fatto che il presidente Bush deve sottostare
alle condizioni della potentissima lobby ebraica negli Stati Uniti.

In questo scenario, il ruolo dell'Europa si conferma fondamentale, non
fosse altro per il fatto di essere il primo partner commerciale di Israele.
Esattamente due anni fa il Parlamento Europeo si è pronunciato per la
sospensione dell'accordo commerciale fra Israele e l'Unione Europea, ma i
governi si sono ben guardati dal prendere provvedimenti conseguenti e
tuttora Israele non ha subito nessuna sanzione, nonostante l'evidenza delle
violazioni delle clausole dello stesso accordo sui diritti umani.

All'inizio di maggio, i ministri europei si riuniranno a Dublino per
rinnovare il trattato commerciale con Israele; è necessario che i popoli
facciano sentire la loro voce di condanna del colonialismo israeliano e dei
suoi complici internazionali. Non sono più sufficienti le parole: occorre
che Israele venga isolato dalla comunità internazionale, come è avvenuto
per il Sudafrica razzista fino alla caduta del regime dell'apartheid.

Dobbiamo chiedere con forza che tutti i Paesi dell'Unione Europea
sospendano ogni rapporto commerciale con Israele fino a quando i militari e
i coloni non si siano ritirati da tutti i territori occupati nel 1967, vale
a dire l'intera Striscia di Gaza, l'intera Cisgiordania e Gerusalemme est.
L'impegno alla sospensione dei rapporti commerciali con lo stato israeliano
dovrà essere anche una discriminante da porre a tutti i candidati alle
prossime elezioni europee.

Mentre rinnoviamo l'invito a tutti i cittadini europei a boicottare
l'economia di guerra israeliana, chiamiamo alla mobilitazione per la
sospensione del Trattato di associazione fra Israele e Unione Europea,
manifestando il 3 maggio presso tutte le sedi in Italia della Repubblica di
Irlanda, che detiene la Presidenza di turno dell'Unione Europea. A Roma,
l'appuntamento è in Largo del Nazareno, dalle 16.00 in poi, di fronte alla
sede dell'Ambasciata irlandese.

 Roma, 15.4.2004

 FORUM PALESTINA




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