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comunicato stampa Conferenza 'Sei mesi per l'Europa, un altrofuturo per il mondo'



 Sei mesi per l'Europa, un altro futuro per il mondo
 Per la pace e lo sviluppo sostenibile



Martedì 25 novembre 2003 si è tenuta a Milano la Conferenza internazionale
promossa da Regione Lombardia e dall'Associazione delle ONG Italiane per
discutere dell'impegno delle ONG e della Regione Lombardia nella
cooperazione internazionale.

Nel dibattito è intervenuto il Presidente della Regione Lombardia, Roberto
Formigoni, che ha ricordato attraverso le cifre (20 milioni di euro
investiti dal '96, 137 progetti sostenuti in 42 paesi nei 4 continenti)
come la Regione Lombardia abbia fatto della cooperazione allo sviluppo un
perno essenziale della propria politica internazionale. Ha evidenziato
l'efficacia del modello lombardo di intervento attraverso la stretta
collaborazione con ONG lombarde e associazioni di solidarietà
internazionale nell'elaborazione e attuazione di progetti in ambito
socio-sanitario, formativo-educativo, la tutela dell'ambiente, il
microcredito, lo sviluppo dell'artigianato.

Il Presidente ha ribadito la validità della strategia di cooperazione
decentrata che ha riassunto in due concetti: sussidiarietà e solidarietà.
"Aiutare chi sa fare le cose, a farle, piuttosto che tentare di farle
direttamente; sicuramente con più mezzi, ma meno know-how a tutti i
livelli" dice Formigoni e aggiunge "il metodo è fare con al posto di fare
per". "Le ONG - continua il Presidente - rappresentano un ponte
privilegiato per far comunicare tra loro i popoli e non gli apparati; sanno
inoltre mettere al centro delle azioni di cooperazione non i progetti o le
infrastrutture, ma le persone, che sono il vero motore allo sviluppo".

 Altro protagonista dell'incontro è stato Sergio Marelli, Presidente
dell'Associazione delle ONG Italiane, che ha ricordato come le
Organizzazioni Non Governative italiane sono attive nel mondo in 3.000
progetti di cui beneficiano circa 45 milioni di persone.

Marelli ha messo in evidenza il divario tra gli stanziamenti del nostro
governo per le missioni militari e quelli per gli aiuti umanitari: "Il
fondo per la cooperazione nella nuova finanziaria subirà una riduzione del
15-20%, mentre non sono previsti tagli per gli interventi militari" dice
Marelli e aggiunge "E' necessario educare gli italiani alla cultura della
pace e della solidarietà, far conoscere l'attività delle organizzazioni non
profit che si occupano di solidarietà internazionale attraverso
testimonianze dirette, affinché la consapevolezza acquisita permetta ai
cittadini italiani di esercitare una forte influenza nel processo di
cambiamento della distribuzione dei finanziamenti pubblici".

Durante la conferenza è stato inoltre presentato il libro "Un altro futuro
per il mondo. Le ONG Italiane per lo sviluppo e la solidarietà
internazionale." Nel volume si riafferma il ruolo significativo delle ONG
nel cammino di sviluppo dei popoli, un percorso complesso che può
progredire solo se c'è una reale corresponsabilità fra Stato, Mercato e
Società.

Sono intervenuti nel dibattito gli autori del libro, Arturo Alberti e
Cinzia Giudici, che hanno ribadito l'obiettivo primario delle ONG: dar voce
alle tante persone che vivono nei paesi poveri, in situazioni
caratterizzate dalla mancata soddisfazione dei bisogni umani fondamentali:
casa, cibo, salute, scuola, lavoro.

Il testo consente di approfondire la conoscenza delle modalità attraverso
le quali operano le ONG Organizzazioni Non Governative di sviluppo, grazie
a dati aggiornati, ad una ricostruzione puntuale del contesto
internazionale in cui sono presenti ed attraverso innovative riflessioni
sulle attività e i progetti che realizzano. Ne emerge la sconfessione dei
luoghi comuni e delle semplificazioni con cui le associazioni di
solidarietà e cooperazione internazionale sono state descritte nel corso di
questi anni. Non manca, infine, nessuno dei temi che hanno fatto fin qui
discutere, dalla professionalità al tema della gratuità, dalla dipendenza
dai fondi pubblici fino all'impegno politico.

 Al dibattito sono intervenuti fra gli altri: Giorgio Guarneri, Echo
(l'Ufficio per gli aiuti umanitari della Commissione europea), Manlio
Giuffrida, Ministero degli Affari Esteri, Giuseppe de Vincentiis,
rappresentante UNDP in Italia, Alessandro Beda, Sodalitas, Gianpaolo
Barbetta, Agenzia per le Onlus, Fances Ann Morris Lovemore, Amani Trust
Zimbabwe, Maria Gisela Solymos, Centro di Recupero ed Educazione
Nutrizionale Brasile.

Milano, 27 novembre 2003



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