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Accordo Esso
Messaggio da Colombo Silvia <silvia.colombo@touringclub.it> su Tue,
16 Sep 2003 16:43:32 +0200 -----
A: tessclaudia@virgilio.it
cc: Presidenza <presidenza@touringclub.it>
Oggetto: Accordo Esso
Gentile Signora Tassaro,
scusandomi innanzitutto del ritardo, rispondo a nome della nostra
presidenza alla sua mail dello scorso maggio che si basa anche su valutazioni
di carattere politico.
Il Touring, annoverata tra le associazioni ambientaliste ufficialmente
riconosciute dallo Stato, è peraltro vincolata dal proprio statuto a
tenersi estranea da schieramenti politici: una posizione a volte difficile,
ma alla quale nei quasi 110 anni di vita, non abbiamo mai derogato. Siamo
per tradizione moderati e prudenti, ma siamo sempre stati coerenti con il
nostro dettato istituzionale e non mancheremo, se necessario, di prendere
posizioni conseguenti.
Il nostro accordo con la Esso Italiana ha, come ogni contratto, termini,
vincoli e scadenze verso i quali l'attuale situazione non può
rappresentare, da un punto vista giuridico, una motivazione sufficiente
per rendere legittima e quindi non onerosa una rottura contrattuale. Alla
prossima scadenza, sarà naturalmente nostro preciso impegno vautare
l'opportunità
complessiva di scegliere un nuovo fornitore piuttosto che rinnovare l'accordo
con l'attuale.
Rispettiamo naturalmente la sua posizione e, spiacenti di non poterla
contare tra i soci che continuano a sostenerci,la ringraziamo per la sua
attenta e sentita partecipazione alle nostre attività.
Cordialmente
Silvia Colombo
Responsabile Servizi ai Soci
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TOURING CLUB
Da: tessclaudia@virgilio.it
A: PRESIDENZA@TOURINGCLUB.IT
Da molti anni seguo ed apprezzo la vostra attività di ricerca e divulgazione.
La mia libreria è fornita di numerosi atlanti e guide turistiche di vostra
pubblicazione. In passato per alcuni anni mi sono anche iscritta alla vostra
associazione ed ho letto con interesse il mensile Qui Touring. Le nostre
strade purtroppo da qualche tempo si sono divise. Nulla di irrimediabile!
Il motivo è semplicemente dovuto alla vostra campagna promozionale di raccolta
punti mediante il rifornimento di carburante ai distributori della Esso.
Avrete probabilmente sentito parlare della campagna mondiale di boicottaggio
alla Exxon proprietaria del marchio italiano Esso. L?iniziativa è sostenuta
in Italia da Greenpeace, Rete di Lilliput, Bilanci di Giustizia , Centro
Nuovo Modello di Sviluppo. Sicuramente già conoscete le motivazioni, ritengo
comunque importante ricordarle. La Exxon non dimostra alcun interesse alla
sperimentazione di forme di energia meno inquinanti ed alternative al petrolio.
Essa ha spinto il governo americano a non ratifica gli accordi di Kyoto
relativamente all?impegno di riduzione delle emissioni inquinanti. Ha
finanziato
la campagna elettorale di Bush sostenendo il suo programma di conquista
economico-petrolifera. E? il rifornitore ufficiale di carburante per l?esercito
americano in Iraq e nelle basi americane in Italia. E? una delle aziende
petrolifere che più godranno dei benefici derivanti dalla liberazione dell?Iraq
e dalla conseguente ripresa in gestione del 25% dei pozzi petroliferi. Come
potete notare le motivazioni sono molte e molto pesanti. Per questo io da
tempo non mi rifornisco più alla Esso ed ho istallato sulla mia automobile
un impianto GPL peraltro meno inquinante. Il passo successivo è stato quello
di individuare e boicottare tutte le aziende che hanno un rapporto di
collaborazione
con la Esso. Probabilmente non sono l?unica. Anche voi avrete modo di fare
i vostri riscontri sull?andamento delle vendite. Questa potrebbe per voi
essere comunque una ottima occasione per apportare un forte cambiamento
alla vostra politica commerciale. Come ben sapete ogni azienda ha una grande
responsabilità verso la società e l?ambiente. Ritengo quindi che sia giunto
anche per voi il momento di favorire e promuovere un turismo individuale
più responsabile e meno inquinante. Ma forse è veramente troppo avanti pensare
di introdurre un incentivo alla non sostituzione della propria automobile
prima della sua naturale e definitiva usura. Forse più accettabile potrebbe
essere un incentivo all?acquisto di un?auto poco veloce o l?aumento degli
incentivi per l?acquisto di un auto a metano od a GPL. Inimmaginabile
l?ipotesi
di introdurre un bollino raccolta punti omaggio sull?uso della bicicletta
e dei mezzi pubblici. Da qualche parte bisogna pur iniziare a far capire
agli italiani che l?auto è pericolosa, inquina, congestiona il traffico,
non facilita la socializzazione. Mentre ci vogliono far credere che i maggiori
pericoli per la nostra vita sono il terrorismo e la Sars, noi sappiamo
benissimo, leggendo i dati statistici, che il pericolo più grave sono gli
incidenti stradali e le malattie tumorali derivanti dall?inquinamento.
Probabilmente ho messo troppa carne al fuoco. Comunque questi sono tutti
spunti dai quali potrete trarre motivo di riflessione critica per le vostre
future azioni di marketing. Vi ringrazio per l?attenzione e rimango in attesa
di una risposta. Saluti di pace, shalom, salaam.
CLAUDIA TESSARO
VIA SANTA MARIA 36/C
33034 FAGAGNA UDINE