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DA CANCUN A PERUGIA PER UNA EUROPA DI PACE



PACE, OTTIMO INVESTIMENTO PER L'EUROPA 
di Nicola Vallinoto

"WTO: non democratico, non trasparente, antisviluppo ed obsoleto". Sono i
testi dei cartelli che 50 attivisti della campagna "Questo mondo non è in
vendita" hanno alzato durante la seduta inaugurale del WTO a Cancun. La
critica principale rivolta a organismi economici internazionali, come la
Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, da parte dei movimenti
della società civile mondiale è la mancanza di democrazia e di trasparenza
nel processo decisionale. Nel caso del WTO, per esempio, sono sotto accusa
le "green room", ovvero incontri ristretti sulle tematiche negoziali solo
tra alcuni dei paesi membri. A Cancun l'arroganza dei paesi più ricchi è
stata fermata grazie alla coalizione tra i paesi in via di sviluppo, guidata
da Brasile, India e Cina, denominata G21, e i paesi poveri del continente
africano. 
Anche per l'Europa, tuttavia, esiste un problema di deficit democratico.
Come ha sottolineato Romano Prodi nel suo intervento al Parlamento europeo
del 3 settembre "L'attuale progetto di Costituzione contiene ancora più di
50 decisioni all'unanimità, alcune in settori chiave della vita
dell'Unione". Il potere di veto degli stati nazionali resta ancora in
materie decisive come la politica estera, la difesa e la fiscalità. In
un'Europa con 25 paesi significherà la paralisi totale. Manca la cinghia di
trasmissione che lega i cittadini europei, il voto al Parlamento europeo e
il governo dell'Unione. Le imponenti manifestazioni per la pace del 15
febbraio ne sono una evidente dimostrazione. Le richieste di pace di gran
parte della società civile europea e del Parlamento europeo sono rimasti
inascoltati perchè non esiste ancora un governo democratico europeo in grado
di tradurre questa volontà in atti politici concreti. 
Molti commentatori hanno intravisto nelle dimostrazioni del 15 febbraio la
nascita del popolo europeo. Un popolo senza stato. La società civile europea
sta reagendo a questa ingiustizia al fine di costruire un'Europa politica
capace di parlare con una sola voce in un mondo multipolare per ripristinare
la pace, la giustizia e la democrazia internazionale. Ottobre sarà un mese
di mobilitazione del popolo europeo: il 4 ottobre a Roma in occasione
dell'apertura della Conferenza intergovernativa ci saranno le manifestazioni
per un'altra Europa del forum sociale europeo e dei sindacati; e poi dal 9
al 12 ottobre a Perugia la V Assemblea dell'Onu dei Popoli che si concluderà
con la Marcia per la Pace Perugia-Assisi. L'Assemblea e la Marcia,
organizzate dalla Tavola della Pace e dal Coordinamento degli Enti Locali
per la Pace, saranno dedicate all'Europa e al suo ruolo per la pace nel
mondo. ll movimento pacifista ha deciso, infatti, di investire sull'Europa
come unica alternativa possibile e praticabile all'unilateralismo americano
per la costruzione di un mondo diverso basato sulla forza del diritto e non
sul diritto alla forza. La Campagna per inserire nella costituzione europea
il diritto alla pace e il ripudio della guerra come strumento di risoluzione
delle controversie internazionali rappresenta la premessa di una convergenza
politica tra il pacifismo e il federalismo. 
La resistenza del fronte nazionalista e conservatore potrà essere vinta solo
con una grande mobilitazione di tutte le anime del demos europeo a favore
dell'Europa federale del Manifesto di Ventotene.

(Fonte: Europa del 17/09/2003 - Rubrica "Europa federale" in collaborazione
con il Movimento federalista europeo)