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la pace d'israele a Nazlat 'Isa: distruzione delle infrastrutture economiche
- Subject: la pace d'israele a Nazlat 'Isa: distruzione delle infrastrutture economiche
- From: muqawama <muqawama@albarid.net>
- Date: Sun, 24 Aug 2003 02:59:28 -0700 (PDT)
http://electronicintifada.net/v2/article1851.shtml
LARGEST DEMOLITION IN YEARS: ISRAEL DESTROYS ENTIRE COMMERCIAL MARKET IN ONE DAY
OVER 100 SHOPS AND 5 HOMES DEMOLISHED IN NAZLAT 'ISA FOR THE BUILDING OF THE WALL
<<La più grande demolizione da anni: Israele distrugge un intero centro commerciale in un giorno solo - Più di 100 negozi e 5 abitazioni demoliti a Nazlat Isa per la costruzione del Muro>>.
21 August 2003
Nazlat 'Isa, Occupied West Bank
L'intera area commerciale di Nazlat Isa è stata rasa al suolo da 15 bulldozers accompagnati da un gran numero di militari e polizia di confine, entrati nell'area alle 5 del mattino e continuando fino a notte inoltrata.
Il mercato, che era il luogo di scambio commerciale per l'intera regione, era già stato preso di mira nel gennaio scorso, con la distruzione di metà dei suoi negozi.
L'area commerciale, ad est della Green Line nei Territori Occupati, è stata spazzata via per costruire una "barriera d'isolamento" - estensione del Muro- che intrappoli la comunità e le aree circostanti tra essa e il Muro, per assicurare un completo isolamento.
Le zone commerciali lungo la Green Line sono state ripetutamente prese di mira dalla costruzione del Muro, che viene costruito 2 km all'interno della West Bank, in modo tale che le comunità che ci vivono vengano intrappolate senza più infrastrutture per la sopravvivenza.
Oggi Nazlat Isa è stato teatro di innumerevoli scene di gente che sgombera i propri negozi e porta via in fretta i beni e prodotti che costituivano i loro investimenti e la loro sopravvivenza.
Nessuno degli intervistati nell'area era al corrente dell'arrivo dei militari.
La fabbrica di alluminio demolita, che era la più grande distributrice di alluminio dell'area con clientela anche in Israele, ha dovuto richiedere la presenza immediata di un avvocato, per ritardare la distruzione di qualche ora e poter portar via così la materia prima lì stoccata.
Nel gennaio scorso, la demolizione di 82 negozi della stessa area commerciale aveva ottenuto attenzione dai media internazionali -e condanna- ed era stata definita dalla stampa straniera "la più grande demolizione nella West Bank da anni".
Oggi invece l'assenza dei media è stata eclatante. La maggior parte di essi era dispersa in altre aree della west bank per coprire gli eventi degli attacchi aerei e terrestri da parte dell'esercito israeliano nelle maggiori città , oltre che i loro omicidi mirati extragiudiziali.
Decine di villaggi nell'area riconoscono che questo è un passo determinante da parte di Israele nell'impedire loro qualsiasi futuro e nel rendere impossibile la sopravvivenza sulle loro terre e nelle loro case.
La Campagna contro il Muro dell'Apartheid vuole gridare che questo atto è un odioso crimine e invita alla mobilitazione internazionale STOP THE WALL!
For more information or for high resolution images of the demolitions and destruction, contact:
PENGON/Anti-Apartheid Wall Campaign
+972-67-465350
+972-2-6565890
+972-52-285610
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