[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Quirra: petizione a Ciampi



COMITATO SARDO GETTIAMO LE BASI

Comunicato stampa 19 luglio 2003

Oggetto: una petizione a Ciampi con 1500 firme per far luce su morti e
malattie sospette a Quirra e per chiedere la chiusura del poligono.

Una petizione con 1500 firme è stata spedita oggi al Presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi dal Comitato sardo Gettiamo le Basi.
In base al buon senso e all'elementare principio di precauzione, fino a
quando non sia stata trovata una ragionevole e convincente spiegazione alle
troppe morti e malattie sospette, si chiede l'immediata sospensione delle
attività del Poligono
 Interforze Salto di Quirra.
Nella petizione al Capo dello Stato si ricorda che un generale e cinque
militari in servizio nel poligono Interforze sono stati uccisi dalla
leucemia, quattro sono in lotta contro il male. A Quirra, frazione di
Villaputzu con 150 abitanti, 12 persone
 sono state divorate da tumori al sistema emolinfatico, 2 decedute.
A Escalaplano, paese confinante con la base, 2600 abitanti, 12 bambini
sono affetti da gravi malformazioni genetiche, 14 persone colpite da tumore
alla tiroide.

 Sebbene le denuncie sull'inquietante percentuale di tumori al
sistema emolinfatico siano state lanciate da medici di base e da sindaci
fin dal gennaio 2001, a tutt'oggi non è stata accertata alcuna causa
credibile.
Recentemente il ministro Carlo Giovanardi, esprimendosi a nome del Governo,
ha autorevolmente avallato in Parlamento la tesi proposta nel marzo 2002
dalla ASL 8 di Cagliari: "L'agente scatenante sarebbe l'arsenico estratto
da una miniera
 ormai dismessa".
Il mondo scientifico ha rigettato questa ipotesi che non trova alcun
riscontro in letteratura medica.
L'eccesso di alterazioni genetiche non è l'unica fonte di preoccupazione.
Nell'arco di due mesi, tra aprile e giugno, sono precipitati quattro
missili fuori controllo e un radiobersaglio esponendo la popolazione e gli
stessi militari a pesanti rischi.

Il Comitato chiede pertanto a Ciampi un autorevole intervento affinché sia
garantito e tutelato il diritto alla salute dei cittadini. Auspichiamo che
il presidente solleciti le autorità competenti affinché avviino serie ed
accurate indagini ambientali e sanitarie che offrano garanzie di
indipendenza, autonomia e trasparenza democratica; che intervenga affinché
si adottino immediatamente tutte le misure necessarie per garantire
il diritto della popolazione alla sicurezza, alla salute e alla
vita; che impedisca che cada il silenzio su questa vicenda.

Comitato sardo Gettiamo le basi
070 823498 - 338 6132753
------------------------------------------

TESTO PETIZIONE....per quanti intessero continuare ad esercitare una
pressione su Ciampi e vertici politici


Al Presidente della Repubblica

Oggetto: Poligono della morte Salto di Quirra.

I dati documentati e ripetutamente denunciati dai media sardi sono i seguenti:
Poligono Interforze Salto di Quirra, un generale e cinque militari uccisi
dalla leucemia, quattro in lotta contro il male; Quirra- frazione di
Villaputzu - 150 abitanti, 12 persone divorate da tumori al sistema
emolinfatico, 2 decedute;Escalaplano, 2600 abitanti, 12 bambini con gravi
malformazioni genetiche, 14 persone colpite da tumore alla tiroide.
In base al buon senso e in base all'elementare principio di precauzione,
fino a quando non sia stata trovata una ragionevole e convincente
spiegazione alle troppe anomalie, esigiamo l'immediata sospensione delle
attività del Poligono Interforze Salto di Quirra.

Nome e cognome                          Città                       Firma


(DATI AGGIORNATI su Quirra: Morti 5,  Malati 13. La Nuova ha dato notizia
della morte di Monica e della malattia del figlio, residenti a San Vito
ma abituali frequentatori della casa dei familiari a Quirra)

*****************************************
Lettera di accompagnamento


comitatoglb@katamail.com Tel 070 823498 - 3386132753




Presidente Ciampi,



il costo in vite umane nei paesi confinanti con il Poligono Interforze
Salto di Quirra è divenuto intollerabile. Gli ultimi dati hanno fatto
salire ancora il numero  accertato delle vittime civili: 18 casi di tumore
al sistema emolinfatico tra i 150 abitanti della piccola frazione di
Quirra. Monica, la giovane madre deceduta alcune settimane fa, e il suo
bambino, da poco uscito dal tunnel della leucemia, non risiedevano a
Quirra, vi soggiornavano a lungo nella casa dei loro familiari.  "Voci di
popolo" , solo in parte verificate, denunciano anche nei vari paesi
confinanti con l'immensa area militare numerosi casi di aborti spontanei e
feti malformati tra gli animali, percentuali anomale di patologie tumorali,
linfomi Hodgkins e alterazione genetiche. Il numero dei militari colpiti da
leucemia è da ritenersi notevolmente inferiore ai dati reali tenuto conto
che le notizie sulla "Sindrome di Quirra" non sono quasi trapelate fuori
dall'Isola, i media a diffusione nazionale hanno mantenuto un agghiacciante
silenzio, le eccezioni si contano sulle dita di una mano.



Sebbene le denuncie sull'inquietante percentuale di tumori al sistema
emolinfatico siano state lanciate dal medico di base e dal sindaco fin dal
gennaio 2001, a tutt'oggi non è stata accertata alcuna causa credibile.
Recentemente il ministro Carlo Giovanardi, esprimendosi a nome del Governo,
ha autorevolmente avallato in Parlamento la tesi proposta nel marzo 2002
dalla ASL 8 di Cagliari: l'agente scatenante sarebbe l'arsenico estratto da
una miniera ormai dimessa.

Il mondo scientifico ha rigettato questa ipotesi che non trova alcun
riscontro in letteratura medica, ha "bocciato" lo screening di massa
avviato nella frazione di Quirra dalla ASL 8, ha relegato nell'ambito dello
show mediatico l'indagine promossa dal ministro della Difesa nel marzo
2002. Non si ha notizia se si ipotizzi anche un rapporto causa-effetto,
ugualmente sconosciuto in letteratura medica, tra
arsenico, alterazioni genetiche e tumori alla tiroide che imperversano in
percentuali da brivido a Escalaplano, paese confinante con il poligono.

Non si ha notizia di indagini ambientali e sanitarie ad Escalaplano e negli
altri paesi adiacenti all'area militare.

Recentemente il sottosegretario alla Difesa, Salvatore Cicu, contraddicendo
le certezze del ministro Giovanardi, ha dichiarato che nel Poligono
Interforze Salto di Quirra sono tutt'ora in corso accertamenti.

Un principio consolidato in tutti i paesi democratici sancisce
l'incompatibilità tra il ruolo di controllore e il ruolo di controllato. Il
ministero della Difesa, non può proporsi come perito super partes
assumendo, inoltre, la doppia veste di accusato e giudice al tempo stesso.



L'eccesso di alterazioni genetiche, leucemie e patologie tumorali non è
l'unica fonte di preoccupazione. Nell'arco di due mesi, tra aprile e
giugno, sono precipitati quattro missili fuori controllo e un
radiobersaglio esponendo la popolazione e gli stessi militari a pesanti
rischi. La spiegazione dei gravi incidenti fornita dal Comando militare e
ribadita dal Governo al Parlamento è stata: i venti in quota avrebbero
deviato i missili.



Pesanti silenzi, incomprensibili ritardi, accertamenti di dubbio valore
scientifico, informazioni a stento credibili, minano la fiducia nelle Forze
Armate e nelle istituzioni della Repubblica, sono percepiti come  bruciante
insulto alla sensibilità, all''intelligenza e alla dignità del popolo
sardo, riaprono la ferita, mai rimarginata, di sentire la nostra terra
considerata alla stregua di colonia in cui tutto è permesso, dove
l'incolumità e la vita degli abitanti ha un valore che si avvicina allo
zero.





Premesso ciò, chiediamo un Suo autorevole intervento affinché sia garantito
e tutelato il diritto alla salute dei cittadini.

La trasparenza democratica impone che la popolazione sia correttamente
informata:



- sugli accertamenti effettuati o in corso in modo da consentire alla
comunità scientifica di esprimere pareri qualificati sulle metodologie di
ricerca e prendere in esame la documentazione che attesti i risultati;
- se siano state accertate percentuali in eccesso di patologie
riconducibili all'arsenico, acquisite in letteratura medica, quali cancro
alla pelle, al polmone, fegato, vescica, rene, colon;
- se siano state effettuate indagini che accertino se l'arsenico, rivenuto
in percentuali enormemente superiori ai limiti di legge, stando alle
dichiarazioni della ASL 8 di Cagliari, provenga dalla miniera di Baccu
Locci o, invece,  sia il prodotto della "normale" contaminazione da
poligono. Infatti, nei vari poligoni dove equipe scientifiche indipendenti
hanno svolto serie ricerche, è stata accertata un'alta contaminazione da
arsenico, da idrocarburi e da metalli pesanti cancerogeni e teratogeni
quali alluminio, bario, bismuto, cadmio, cobalto, cromo, mercurio, nichel,
piombo, rame, zinco, uranio.
Se sia stato aperto un procedimento  per accertare le eventuali
responsabilità della ASL 8 di Cagliari per i controlli tardivi su un
territorio, interessato da una miniera d'arsenico dismessa nel lontano
1964, effettuati solo nel 2002 in seguito ad una pressante campagna stampa.



Auspichiamo un suo autorevole intervento al fine di:

- Impedire che cada il silenzio su questa vicenda;
Sollecitare le autorità competenti affinché avviino serie ed accurate
indagini ambientali e sanitarie che offrano garanzie di indipendenza,
autonomia e trasparenza democratica;
- Sollecitare le autorità competenti affinché adottino immediata di tutte
le misure necessarie per garantire il diritto della popolazione alla
sicurezza, alla salute, alla vita;





Comitato sardo Gettiamo le Basi



SI ALLEGA N° 56 fogli di una petizione firmata da circa 1.500 cittadini