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----- Original Message -----
From: slaicobasmilano <slaicobasmilano@libero.it>
To: <pace@peacelink.it>
Cc: Appuntamenti Peacelink <animarg@tin.it>; Appuntamenti Carta
<agenda@carta.org>
Sent: Wednesday, June 25, 2003 9:56 AM
Subject: 26/06 Milano: La Road Map in Palestina
> Se non volete piu' ricevere messaggi dallo Slai Cobas, rimandate indietro
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>
> Sito: http://www.slaicobasmilano.org
> casella principale: slaimilano@slaicobasmilano.org
> Tel. /Fax 02.8392117
>
> una segnalazione:
> ----------
> Da: "Libreria Calusca" <libreriacalusca@yahoo.it>
> Data: Mon, 23 Jun 2003 12:12:00 +0200
> A: "Libreria Calusca" <libreriacalusca@yahoo.it>
> Oggetto: Giovedì 26 giugno alla Libreria Calusca City Lights
>
> Giovedì 26 giugno ore 21
>
> Presso la Libreria Calusca City Lights
>
> Via Conchetta 18 Milano
>
> Tel. 02 58 10 56 88 email libreriacalusca@yahoo.it
>
> Tram 3/15 bus 90/91-59 MM2 Romolo
>
>
>
> Incontro dibattito sul tema:
>
>
> La Road Map in Palestina:
>
>
> verso una "pace duratura" o verso una "repressione senza fine"?
>
> Il percorso negoziale avviato su proposta del "Quartetto" (USA, Unione
> Europea, Russia e ONU) viene presentato come lo strumento in grado di
> portare alla "pace", garantendo contemporaneamente la "sicurezza di
> Israele" e la soddisfazione del diritto palestinese ad uno "stato"
> indipendente.
>
> Se l'obiettivo della Road Map fosse veramente quello di una "pace giusta"
e
> di assicurare l'autodeterminazione dei palestinesi e l'applicazione delle
> disattese risoluzioni ONU dal 1948 ad oggi, non potremmo che parlare di un
> fallimento annunciato.
>
> La Road Map, però, punta ad altro. Essa adatta alla situazione specifica
la
> strategia statunitense della "guerra infinita" e vuole pacificare il
> conflitto palestinese - israeliano, all'interno di una più generale
> ridefinizione degli equilibri di controllo del Medio Oriente.
>
> Il programma dei negoziati, imperniato su una serie di punti ancora più
> vaghi e indistinti di quelli stabiliti da Oslo, ha quale presupposto la
> rinuncia da parte palestinese a qualsiasi forma di lotta che rifiuti i
> confini stabiliti dalla Road Map e si ponga l'obiettivo di un'effettiva
> autodeterminazione.
>
> Quanti, tra i palestinesi e chi li sostiene, non saranno disposti ad
> accettare questo quadro, saranno inevitabilmente perseguiti come
> "terroristi". E, proprio la Road Map, incarica l'ANP e Abu Mazen di
> assicurare la repressione, con l'appoggio e il sostegno internazionali.
>
> La Road Map, non garantisce nulla in fatto di diritto al ritorno dei
> profughi, di abbandono degli insediamenti dei coloni dai Territori
> Occupati, di abbattimento dei muri in costruzione, di liberazione dei
> prigionieri palestinesi, ecc. ... ossia ripropone il quadro di Oslo in
> versione ridotta. Per andare avanti, visto che i tempi e le tappe previste
> non sono già rispettati, dovrà necessariamente scatenare una "repressione
> senza fine", forse avvicinando la creazione di uno "stato" bantustan in
> un'area ridottissima dei Territori Occupati, sicuramente allontanando una
> reale autodeterminazione palestinese.
>
> Relazione a cura di Francesco Rizzo
>
>