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Re: R: Da Severino Saccardi sultema Cecenia



At 7:11 +0200 11-06-2003, Enrico Peyretti wrote:
>E' vero.Bisognerebbe dimostrare ugualmente per la Cecenia, per il Congo, per
>Israele-Palestina, e tante altre guerre. Il movimento per la pace non ha la
>forza di fare tutto. Neppure la volontà? E' davvero soltanto anti-Usa?
>Eppure, manifestare contro la guerra più arrogante, celebrata come il Bene
>contro il Male (nulla di meno), è, a maggior ragione, essere contro tutte le
>guerre meno vistose e santificate.
>Del resto, il più potente è sempre stato nella storia il più pericoloso e
>dannoso.
>Tuttavia, il problema rimane.
>Del resto, anche dimostrare contro ogni guerra è poco. Per questo motivo, ho
>sempre detto: "pacifismo? No, grazie". Nel senso che occorre la scelta
>nonviolenta.
>Il pacifismo è solamente contro le guerre, che sono la violenza più vistosa
>e dolorosa, ma meno radicata. Le violenze strutturali e culturali sono più
>gravi, e più accettate. La nonviolenta vede e combatte queste; è più del
>pacifismo.
>Scusa, di quale Rivista parli?

veramente trovo l'operazione di Adriano Sofri (puntualmente sostenuta anche
dai radicali e ovviamente rilanciata da un giornale screditato come
Repubblica) molto dubbia.
La nonviolenza di chi, in tutti questi anni, ha dimostrato coerenza "senza
se e senza ma" dovrebbe stare attenta a cedere alle argomentazioni
formalmente giuste di chi oggi predica e millanta l'impegno per i "diritti
umani" ma è stato anche, e soprattutto, il sostenitore dei bombardamenti di
ieri e di oggi. In Kossovo come in Iraq. Formalmente giuste nei fini ma
sono i modi che non convincono (e non esistono varianti alla nonviolenza
che possano cedere sull'idea di disgiungere le due cose, nonostante quello
che dice il signor Pannella).
Facciamo una manifestazione contro Putin, ex KGB, che già nel teatro di
Mosca ha dimostrato tutto il suo cinismo politico. Facciamola chiedendo che
il suo amico, attuale presidente del consiglio italiano (che in tema di
cinismo ha il solo problema di doversi confrontare con una società civile
più attenta e organizzata), chiuda ogni rapporto commerciale e politico.
Facciamola chiedendo che l'intera Unione Europea espressione di popoli e
culture che vogliono un'altra Europa aperta, solidale, che ripudia la
guerra, si esprima contro.
E allora sì che dovremo essere noi a chiedere ai vari Pannella, Sofri e
Fassino se ci stanno. Per quello che mi riguarda ho buoni motivi per
conoscere già la risposta. Per questo l'Appello di Sofri lo trovo
semplicemente irricevibile. Perché il movimento contro ogni guerra è
altrove. A costruire un mondo migliore.

MT