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Zapruder, rivista di storia della conflittualità sociale
- Subject: Zapruder, rivista di storia della conflittualità sociale
- From: "Storie in Movimento - Info" <info@storieinmovimento.org>
- Date: Mon, 2 Jun 2003 00:19:26 +0200
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"ZAPRUDER. STORIE IN MOVIMENTO", RIVISTA DI STORIA DELLA CONFLITTUALITA'
SOCIALE
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Ti informiamo che è uscito il primo numero della rivista quadrimestrale
"Zapruder. Storie in movimento. Rivista di storia della conflittualità
sociale" (maggio-agosto
2003). Frutto di un percorso che ha coinvolto centinaia di giovani storiche
e storici, la nuova rivista intende confrontarsi con ambiti di ricerca e
approcci metodologici differenti. Accanto all'attenzione verso le lotte e le
classi sociali, il femminismo, la "stagione dei movimenti", i conflitti
generazionali, le avanguardie culturali e le subculture, "Zapruder" e il
progetto Storie in movimento [www.storieinmovimento.org] vorrebbero
analizzare altri soggetti e fenomeni: i movimenti ereticali e - più in
generale - eterodossi, le cosiddette devianze e marginalità sociali, ma
anche i populismi, gli spontaneismi, le dissidenze e i movimenti dei ceti
medi o le dicotomie fascismo/antifascismo, razzismo/antirazzismo, Nord/Sud.
Il tutto in chiave interdisciplinare e riconoscendo come patrimonio da
mettere a frutto in ogni senso - anche criticamente, se sarà il caso -
filoni di pensiero e riflessione che hanno contribuito a rinnovare negli
ultimi decenni il fare storia: la storia di genere, la storia sociale, la
storia orale, la pratica della con-ricerca, la microstoria.
"Zapruder" si presenta al pubblico con un formato inedito: una rivista con
piani di lettura e livelli di approfondimento differenti, elegante ma
informale, con una grafica decisamente audace. Il prezzo di copertina, reso
possibile dalla tiratura elevata, è decisamente "politico": il volume (168
pp. a due colori in carta patinata con copertina a 4 colori) costa appena
8,50 euro; l'abbonamento a tre numeri parte da 18 euro (per studenti e non
occupati soci di Storie in movimento). Il progetto è interamente
autofinanziato. "Zapruder" sopravvivrà, dunque, solo se avrà lettori. La
rivista, edita da Odradek, sarà reperibile nelle principali librerie (in
particolare nelle Feltrinelli) e in qualche edicola selezionata a partire
dalla metà di maggio. Oltre alla sottoscrizione dell'abbonamento, ogni aiuto
(dal tam-tam elettronico alle recensioni, dalla disponibilità a presentare
la rivista nella propria istituzione alla richiesta di copie da diffondere
in occasione di convegni o iniziative) è gradito. In calce al messaggio
riproduciamo l'indice e le condizioni di abbonamento.
Perché "Zapruder"? Il signor Abraham Zapruder è colui che il 22 novembre
1963 filmò l'uccisione di John Kennedy a Dallas. Si è scelto Zapruder non
tanto perché tale nome sia rappresentativo di un fenomeno di conflittualità
sociale, quanto perché, al pubblico italiano, dice e non dice, ha un suono
vagamente ironico, non è didascalico, incuriosisce ed è una sorta di
telecamera sulla storia. La zeta che caratterizza la nostra testata è invece
un omaggio al film "Z" di Costantin Costa-Gavras. la zeta - con il
significato di "è vivo" - era la lettera che i giovani greci scrivevano sui
muri dopo l'assassinio del loro leader Gregorios Lambrakis, avvenuta a
Salonicco il 22 maggio 1963. Dal nome del titolo alla grafica della testata,
dai contenuti al prezzo di copertina (Otto e mezzo!), il cinema e, più in
generale, il supporto audiovisivo - inteso a 360 gradi come fonte, veicolo
di uso pubblico della storia, nonché saggio storiografico - è dunque molto
presente. Il rapporto tra storia e cinematografia è un ambito di lavoro e
sperimentazione che riteniamo di fondamentale importanza. A tal proposito,
la redazione multimediale del progetto Storie in movimento, che affianca
quella di "Zapruder", sta lavorando ad alcuni progetti che si muovono in
questa direzione.
Il tema dello "zoom" del primo numero è "Piazze e conflittualità". Il perché
è presto detto. Ci avevano abituati a pensare che, nell'"era digitale", la
contiguità di corpi che si muovono in un determinato spazio pubblico fosse
destinata a marginalizzarsi, se non a scomparire. Invece la piazza, luogo
per eccellenza della socializzazione e della fisicità, ha riconquistato la
scena sociale e politica, si è anzi connaturata come uno dei tratti
caratterizzanti dei "nuovi" e "vecchi" movimenti: dagli "antiliberisti" ai
"girotondini", dalle manifestazioni sindacali a quelle contro la guerra.
Iniziamo dunque il nostro percorso di ricerca interrogandoci sulla
centralità della piazza nell'agire sociale. Lo facciamo perché la piazza,
intesa in senso lato, è stata in quasi tutte le epoche - e in numerosi
quanto differenti contesti - una delle cornici ideali delle manifestazioni
di conflittualità sociale: lo spazio per trovarsi e prendere la parola ma
anche, in determinati momenti, agente periodizzante (cfr. ad es. la storia
del fascismo da piazza San Sepolcro a piazzale Loreto), spazio fisico della
costruzione identitaria e luogo della memoria.
Per scrivere alla redazione, l'indirizzo è zapruder@storieinmovimento.org.
Per le questioni organizzative (abbonamenti e diffusione della rivista) o
per le
informazioni sul progetto Storie in movimento scrivere invece a
info@storieinmovimento.org.
Ringraziamo fin d'ora quante/i vorranno aiutarci in quest'impresa con
recensioni, consigli, critiche, passaparola...
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INDICE
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Zapruder
Storie in movimento
Rivista di storia della conflittualità sociale
n. 01 maggio-agosto 2003
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Presentazione ed editoriale
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* La redazione, Dalla A alla Z. Altre storie e storie altre
* Eros Francescangeli e Paola Ghione, La storia in piazza
Zoom - Piazze e conflittualità (articoli e Dietro le quinte)
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* Cecilia Ricci, In ordinem redigere. Polizia e ordine pubblico nella Roma
imperiale
* Roberto Bianchi, Il ritorno della piazza. Per una storia dell'uso politico
degli spazi pubblici tra Otto e Novecento
* Marco Grispigni, Figli della stessa rabbia. Lo scontro di piazza
nell'Italia repubblicana
* Carla Pagliero, La scena del conflitto. Il teatro in piazza del Living
Theatre
Le immagini
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* Tano D'Amico, Piazza bella piazza. Uno sguardo tra storia e memoria
* Matteo Dominioni, L'ultima cena. Una fucilazione italiana di giovani
abissini
Schegge
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* Carlo Taviani, Animi ostinati. Una rivolta popolare d'antico regime
(Trento 1525)
* Silvia Casilio, "Chiedere o prendere? Prendere!". Note sulle pratiche di
lotta e sui conflitti sociali nell'Italia dell'austerity
In cantiere
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* Fiammetta Balestracci, La falce di Weimar. Rivoluzione, consigli e
corporativismo nelle campagne prussiane (1918-1920)
* Enrica Cavina, Per un atlante delle stragi nazifasciste in Emilia Romagna.
Un database on line
* Maria Teresa Gavazza, Un laboratorio della memoria. L'esperienza di
Quargnento in provincia di Alessandria
La ricerca che non c'è
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* Simone Ricci, Quando tace la voce del padrone. Storia d'industria e
inaccessibilità degli archivi d'impresa nel reggiano
Altre narrazioni
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* Nanni Balestrini, Antifascismi e "bienni rossi" a confronto. A proposito
del radiodramma Parma 1922 (a cura di Margherita Becchetti)
* Renato Sarti, Il teatro della memoria. Intervista sullo spettacolo Mai
Morti (a cura di Toni Rovatti)
Archivi
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* Paolo Mencarelli, L'archivio e centro studi "Il Sessantotto" di Firenze
* Cristiana Pipitone, La memoria di un sindacato. L'archivio storico della
Cgil
La storia al lavoro
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* Gianpasquale Santomassimo, Fascisti su Marte. L'immagine del fascismo
nella science-fiction
Interventi
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* Appunti di viaggio. Cenni sul dibattito del/sul progetto Storie in
movimento (a cura di Carmelo Adagio, Liliana Ellena e Marco Lorenzin)
Recensioni
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Giulia Cane e Claudio Venza (Giacomo Verde, S'era tutti sovversivi); Mario
Coglitore (Arrigo Petacco, L'archivio segreto di Mussolini); Paola Di Cori
(Maria Schiavo, Movimento a più voci); Luciano Franceschetti (Karlheinz
Deschner, Storia criminale del Cristianesimo); William Gambetta (Giancarlo
Burani, Storie di quartiere); Diego Giachetti (Marco Philopat, La Banda
Bellini); Brunello Mantelli (Vincenzo Pinto, I sionisti); Franco Milanesi
(Corrado Mornese, Eresia dolciniana e resistenza montanara); Damiano Palano
(Ranajit Guha e Gayatri Chakravorty Spivak, Subaltern Studies); Antonello
Ricci (Luigi Monardo Faccini, Un poliziotto perbene); Giulietta Stefani
(Nicola Labanca, Oltremare)
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CONDIZIONI DI ABBONAMENTO
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Il prezzo di copertina di "Zapruder" (volume formato 18x25, 160-180 pp.
circa) è di euro 8,50 (arretrati: 10 euro in Italia, 15 all'estero). Mentre
le condizioni generali di abbonamento (3 numeri, indipendentemente da quando
si attiva la sottoscrizione) sono le seguenti:
Abbonamento ordinario: 22 euro
Abbonamento all'estero: 32 euro
Abbonamento sostenitore: 35 euro
Abbonamento studenti e non occupati: 20 euro
Abbonamento enti e istituzioni: 24 euro
Per quanti volessero associarsi a Storie in movimento, le condizioni
(abbonamento a "Zapruder" + quota d'iscrizione 2003 di 10 euro) sono invece
le seguenti:
Ordinario soci e quota associativa 2003: 30 (20+10) euro
All'estero soci e quota associativa 2003: 40 (30+10) euro
Sostenitore soci e quota associativa 2003: 42 (32+10) euro
Studenti e non occupati soci e quota associativa 2003: 28 (18+10) euro
Modalità di pagamento:
1) tramite bonifico bancario sul conto Bancoposta n. 36662534 (ABI 07601,
CAB 03000) intestato a Ennio Bilancini.
2) tramite versamento sul conto corrente postale n. 36662534, intestato ad
Ennio Bilancini.
In entrambi i casi, occorre specificare nella causale: "Abbonamento
Zapruder" oppure "Abbonamento Zapruder + quota Sim 2003" ed indicare il
proprio indirizzo. Occorre infine, per nostra praticità, comunicare
l'avvenuto pagamento a info@storieinmovimento.org.
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ZAPRUDER
Storie in movimento
Rivista di storia della conflittualità sociale
zapruder@storieinmovimento.org (redazione)
info@storieinmovimento.org (amministrazione e abbonamenti)
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Redazione Zapruder:
Sandro Bellassai, Mario Coglitore, Eros Francescangeli (coordinatore),
William Gambetta, Elena Petricola, Simona Urso, Paola Zappaterra
Redazione multimediale:
Liliana Ellena, Luca Fanelli, Paola Ghione (coordinatrice), Marco Lorenzin,
Mauro Morbidelli, Carla Pagliero, Emiliano Perra
Comitato di coordinamento di Storie in movimento:
Ennio Bilancini, Fabrizio Billi (Responsabile organizzativo), Eros
Francescangeli, Paola Ghione, Carlo Modesti Pauer, Carla Pagliero, Damiano
Palano, Paola Zappaterra
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www.storieinmovimento.org
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