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LA VITTORIA DI BUSH



LA VITTORIA DI BUSH

Il ricorso a scrittori e poeti, testimoni del tempo è importante (dopo
essere stati bersagliati dalla voce sgradevole di Bush , banale e
tracotante insieme ) è giusto disintossicarsi con Montale e Leopardi per
cercare di capire se esiste una alternativa umana alla follia della guerra.

Dopo il fragore delle armi e l'inquinamento delle menti per le menzogne
della guerra è essenziale ritrovare il silenzio e la riflessione .

D'altra parte la forza del movimento pacifista sta proprio nel non riporre
alcuna fiducia nelle armi ,né in quelle di difesa né in quelle di offesa e
di sterminio di massa

Forse questa scelta sarà perdente, come lo è stata nell'ultimo conflitto
iracheno, ma non può certo il movimento pacifista trasformarsi nel suo
contrario.

Anche i movimenti di liberazione purtroppo non rappresentano una
alternativa possibile in quanto se ostili agli interessi imperiali vengono
distrutti ,come succede con la Palestina ;se vengono a compromessi con gli
Usa ,come Curdi e Sciiti iracheni, non c'è per loro prospettiva di
autonomia e di liberazione (come dimostrano le sparatorie sulla folla ).

Non è affatto vero che gli Usa abbiano sempre appoggiato dittatori e
governi corrotti, qualche volta hanno fornito armi e sostegno economico a
movimenti di guerriglia e/o terroristi come in Cecenia ,in Kossovo (l'UCK)
e in Afganistan(Al-keida).

Ciò che decide ,da mezzo secolo ,sono gli interessi americani ritenuti al
momento prevalenti : dittatori possono trasformarsi da alleati in nemici
come Bin Laden o Saddam Hussein ,e così pure succede con i movimenti di
resistenza .

Il caso italiano è emblematico :quando la Resistenza era utile per
combattere il nazismo è stata sostenuta ,poi criminalizzata in quanto
egemonizzata dagli odiati comunisti.
A mio giudizio non si devono comunque imitare gli Usa (che insieme alle
armi fabbricano menzogne).Forse si potrebbe invece cominciare proprio da
qui' :denunciare le menzogne e rifiutare di considerare persone per bene
degli autentici criminali.

Resta un interrogativo drammatico :succubi o complici del governo più
ottuso e violento del mondo? Nella prospettiva drammatica ma possibile di
uno scontro di interessi tra Europa e Usa per non accettare ricatti
economici, politici, culturali o far la fine dei "nemici" dell'impero ,una
corsa al riarmo per competere con armi di distruzione di massa sempre più
spaventose sembra a qualcuno una scelta obbligata, ma non lo è .

Non credevo ieri all'equilibrio del terrore ma alla coesistenza pacifica; e
oggi non credo ad una rincorsa dell'Europa ,sul terreno delle armi di
distruzione di massa, per la dissipazione di risorse umane e naturali che
ciò rappresenta (un offesa alla drammatica povertà del terzo mondo) e per
lo sbocco di una guerra spaventosa prossima futura ,non lontana (l'Iraq
forse e' solo l'inizio?).

L'Europa forse?! diventerebbe più potente ,ma del tutto simile alla
aggressività made in Usa ;ed è questa una prospettiva terrificante come lo
era quella combattuta contro la Germania e il Giappone con il bombardamento
di Dresda e quello atomico di Hiroscima e Nagasaki.

Non è importante sapere chi vince in un confronto nucleare !



Rino Vaccaro
e-mail :vaccaro@chiavari.newnetworks.it