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Turchia: polizia spara ai terremotati kurdi di Bingol



Subject:           SANGUE SUL TERREMOTO A BINGOL - documentazione
    Date:           Sat, 3 May 2003 14:10:54
   From:           "azad" <ass.azad@libero.it>

Dato il silenzio delle agenzie e della grande stampa sulle vere ragioni del
dramma di Bingol e sulla sanguinosa repressione che si e' aggiunta al
terremoto, crediamo utile far circolare:

- gli articoli di D. Frisullo e F. Adly pubblicati oggi su Liberazione e Il
manifesto,
- alcune agenzie Ansa di ieri,
- il comunicato dell'Ufficio del Kurdistan in Italia sulle vittime delle
sparatorie,
- il comunicato stampa (in inglese) del KNK, Congresso nazionale kurdo
(in esilio),
- l'articolo (in inglese) pubblicato oggi dal Turkish Daily News, che
straparla di "provocazioni", cioe' la voce del regime.

Prima pero' segnaliamo il conto corrente per gli aiuti ai terremotati,
pubblicato anche oggi su Liberazione:

Chi voglia contribuire direttamente agli aiuti ai terremotati kurdi puo' usare
il conto bancario 214 122 intestato alla Mezzaluna Rossa kurda "Heyva
Sor a Kurdistan?" (HSK) presso la Stadtsparkasse di Linz a.
Rhein, Deutschland, codice bancario 574 514 10, specificando la
causale: "Erdbebenhilfe".   HSK e' riconosciuta in Germania come
organizzazione di utilita' sociale. Tel: (0049) 02644 - 80 82 25  Fax: (0049)
02644 - 78 45  e-mail: webmaster@heyvasor.com ;  info@heyvasor.com
Sito Internet:  www.heyvasor.com

AZAD

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TURCHIA, SPARI SUI TERREMOTATI - da Liberazione

Quando la terra ha tremato a Bingol, prima dell'alba del Primo maggio,
molti dei suoi 65mila abitanti si preparavano a confluire nel capoluogo
Diyarbakir, dove la Festa dei lavoratori era autorizzata per la prima volta
dal golpe del 1980. Il giorno dopo a Diyarbakir il corteo e' stato annullato
per correre in aiuto delle vittime, mentre a Istanbul la polizia caricava i
manifestanti in quella piazza Taksim che vide 37 morti nel Primo maggio
di ventisei anni fa.

 Ma il peggio doveva ancora venire. "Fate il vostro dovere", ha ordinato ai
militari il deputato Fevzi Berdibek quando, ieri mattina, un migliaio di
terremotati riuniti davanti alla prefettura di Bingol hanno bersagliato di
sassi un blindato di polizia lanciato contro di loro. Era lui, il deputato del
partito di governo Akp, il bersaglio delle proteste. Scavalcando la
municipalita' e l'aborrito sindaco di opposizione, il kurdo Feyzullah
Karaaslan gia' dirigente dei disciolti Dep e Hadep, s'era impadronito di
tende e aiuti per ripartirli fra elettori e clienti. E intanto cordoni di
militari
circondavano la scuola crollata che ancora rinserrava (e seppellira' forse
per sempre) un centinaio di bambini, facendo presagire ai parenti
disperati il blocco degli scavi.

 A Bingol, montagna kurda devastata dalla guerra, gli Ozel Tim, le
squadre speciali turche, non si fanno ripetere l'ordine. Significa sparare.
Anche se hai davanti i genitori disperati di bambini sepolti dalle macerie.
Hanno sparato e non solo in aria, come s'e' visto anche nei telegiornali
italiani. Hanno sparato per uccidere. Ieri sera la voce della diaspora kurda
via satellite, Medya-tv, contava almeno un morto e due feriti da
proiettili, fra
cui un cameramen che riprendeva la scena.

 Le agenzie ufficiali non confermano: nel caos del terremoto e' facile
rimuovere corpi e tracce. Secondo gli esuli in Italia la citta' fino a sera era
percorsa da un vento d'Intifada, con furiose sassaiole contro gli edifici
pubblici e le sedi e i mezzi della polizia, che rispondeva sparando. Ma
oltre alle fonti kurde, la gravita' dei fatti e' confermata dalla decisione del
ministro dell'Interno di rimuovere il capo della polizia locale, e soprattutto
dall'inverosimile dichiarazione serale del primo ministro Erdogan, che ha
ammesso "feriti da panico, dopo che la polizia ha dovuto sparare in aria
come a volte occorre fare per tenere in mano la situazione".

 Un disastro annunciato, quello di Bingol, ed ora insanguinato dalla
repressione. Gia' nel '71 in questa cittadina la terra aveva tremato
uccidendo novecento persone. Non lontano, a Erzincan, nel '39 il piu'
spaventoso terremoto del secolo in Anatolia aveva ucciso 33mila
persone, per ripetersi in forma minore nel '92. Ed il 27 gennaio scorso un
terremoto con epicentro a Pulumur presso Dersim, ad ottanta km da
Bingol, aveva abbattuto quasi solo edifici pubblici. Come a Bingol.

 La collisione della placca araba e di quella euroasiatica, dicono gli
esperti. Il cozzo della miseria e della speculazione, dicono i kurdi.
Diciassette secondi di scosse hanno tirato giu' i quattro piani del convitto
nel sobborgo di Celtiksuya che poteva ospitare novecento ragazzi e ne
ospitava dueccento quella notte, hanno distrutto altri sette edifici pubblici
nel centro cittadino, ma non le case di mattoni a secco. Il sindaco
Karaaslan, specializzato peraltro in ingegneria edile ed esperto di lavori
pubblici, accusa: "A cominciare dal convitto, sono crollati proprio quei
palazzi che lo Stato edifica in proprio, affidando i lavori in economia ai
costruttori amici". Del resto lo stesso premier Erdogan, in visita a Bingol
all'indomani del sisma, ha dovuto ammettere l'uso di "materiali edilizi
impropri" e promettere un'inchiesta.

 La scuola, ultima di un complesso di quattro convitti costruiti negli anni
'90 con ingenti fondi statali dalla compagnia Bazkus, legata a un deputato
del Dyp allora al governo, e' un'eredita' e un simbolo della guerra
antikurda. E' una "Belge Okulu", un anello della catena di convitti statali
che raccolgono i ragazzi poveri dei villaggi piu' lontani, dove il sistema
scolastico e' inesistente o e' stato distrutto dal rifiuto dell'insegnamento in
lingua madre, e li concentrano per addottrinarli in turco con metodi
paramilitari. "Se non avessero chiuso le scuole e distrutto i villaggi, molti
di quei bambini sarebbero vivi", dicono con dolore i profughi raccolti
attorno alla "loro" parabola nel centro Ararat di Roma.

 Inoltre non solo non si e' mai costruito in modo antisismico, ma nel ?99 in
un disperato appello alle Ong il sindaco Karaaslan denunciava lo
strangolamento delle autonomie kurde da parte di Ankara, con un debito
della municipalita' pari a 500 miliardi di lire turche contro contributi
statali
pari a sessanta miliardi annui (non esiste in Turchia fiscalita' locale), a
fronte della necessita' di "ridisegnare tutto il territorio". Ora il sindaco
presiede un tavolo di crisi ignorato dalle autorita', mentre i suoi funzionari
cercano morti e feriti negli ospedali. Da Diyarbakir, Batman, Viransehir,
dalle municipalita' rette dall'Hadep, arrivano tende e cucine da campo per
le donne e gli uomini che continuano a piangere e scavare nel sottosuolo
della scuola-prigione. Heyva sor, la Mezzaluna Rossa kurda, ha aperto
una sottoscrizione in tutta Europa. E la polizia continua ottusamente a
sparare.
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 STRAGE DI KURDI IN UN TERREMOTO - da IL MANIFESTO

 Centocinquanta morti, tra cui una quarantina almeno di ragazzini poveri
sepolti nel crollo dell'istituto in cui erano alloggiati; un migliaio di
feriti; e
un ulteriore disastro materiale e sociale per una comunita' gia' ridotta allo
stremo da un conflitto politico e armato che dura da decenni con il
governo centrale turco - che ora sembra addirittura voler approfittare della
tragedia per dare un ulteriore giro di vite. Questo e' il terribile bilancio -
destinato inoltre con ogni probabilita' a peggiorare ancora nelle prossime
ore, quando si completeranno le ricerche dei dispersi - del terremoto che
ha colpito giovedi' all'alba la citta' di Bingol, nella regione kurda della
Turchia orientale. La scossa principale ha colpito mentre la popolazione,
e in particolare i ragazzini del convitto, stavano ancora dormendo e non
hanno quindi potuto fuggire. E' li' che si e' avuta la massima
concentrazione di vittime: fino a ieri erano stati estratti una quarantina di
corpi senza vita, piu' una decina ancora vivi; ma all'appello mancavano
ancora altri sessanta ragazzi e con il passare del tempo diminuiscono le
speranze che i vigili del fuoco e gli altri soccorritori possano trovare dei
superstiti.

 Alla devastazione del terremoto, di intensita' pari a 6,4 gradi della scala
Richter, si e' poi aggiunta una rivolta della popolazione kurda contro le
autorita' locali turche, subito repressa con ferocia. Una folla di almeno un
migliaio di persone ha incominciato ieri, a piu' di 24 ore dal disastro, a
manifestare davanti alla prefettura locale, protestando per l'estrema
lentezza dei soccorsi (tutta la popolazione ha dovuto passare la notte
all'addiaccio, con una temperatura poco superiore allo zero, mentre
anche i rifornimenti alimentari non si sono visti); la polizia, affiancata
dalle
squadre speciali (le famigerate ozel tim) e incitata da un deputato locale
del partito islamico al governo, che e' stato il primo a sparare con un
fucile, ha reagito con estrema violenza, sparando raffiche in aria e
caricando la folla con dei veicoli blindati; le autorita' parlano di due
feriti,
ma ci sono voci che riferiscono invece di diverse persone uccise.

 Gli scontri sono andati avanti per ore, anche mentre il premier turco
Recep Tayyip Erdogan veniva in visita alla citta'; al punto che il governo
centrale ha dovuto annunciare il licenziamento del capo della polizia
locale Nuri Ozdemir, pur senza criticare pubblicamente il suo operato e
attribuendo anzi a "gruppi di provocatori appartenenti a forze estremiste"
gli incidenti in corso; Erdogan ha inoltre esortato la popolazione a "restare
piu' calma" e ad aver fiducia nei soccorsi. Ma intanto, gli aiuti portati da
gruppi kurdi di altre citta' sono stati bloccati e respinti dalla polizia,
mentre
l'unita' di crisi istituita a Bingol esclude proprio il sindaco Feyzullah
Karaaslan, un ex dirigente del partito kurdo Hadep.

 Bingol, 60mila abitanti, nell'alta valle dell'Eufrate, e' uno dei centri piu'
attivi dell'indipendentismo kurdo: li' tradizionalmente c'e' una forte
presenza dell'ex Pkk e del piu' importante partito kurdo, l'Hadep (ora reso
illegale ma comunque attivo); uno dei centri, dunque, dove piu' acuta e'
stata negli anni la repressione da parte del governo e dei militari; anche
nei giorni scorsi, ignorati dai media, si erano registrati degli scontri a
fuoco tra guerriglieri e forze armate, con morti e feriti. Tra le conseguenze
secondarie di tutto cio' c'e' stato anche il continuo rastrellamento di
ragazzi poveri dai villaggi circostanti - dove sono state chiuse via via quasi
tutte le scuole - per concentrarli nelle scuole e nei convitti statali del
capoluogo, i belge okulu come quello crollato giovedi', dove potevano
essere controllati meglio. Non a caso la scolarizzazione dei ragazzi kurdi
e' vista da Ankara come un problema "difficile": scuole e insegnanti in
queste regioni sono cronicamente insufficienti alle necessita' e anche
ieri, di fronte al disastro del terremoto, la prima reazione del governo e'
stata di annunciare la chiusura di tutte le scuole locali con un mese e
mezzo di anticipo.

 Ma non basta. La protesta popolare di ieri era indirizzata anche e forse
soprattutto contro la piaga delle costruzioni pubbliche affidate dal governo
centrale a imprese "amiche" saltando le autonomie locali -
sistematicamente strangolate sul piano finanziario e impossibilitate a
migliorare le infrastrutture di base. Imprese amiche che usualmente
costruiscono al risparmio con materiali di infima qualita' e in dispregio di
qualsiasi norma di sicurezza - anche e soprattutto in luoghi altamente
sismici come la Turchia orientale.

 Anche il convitto crollato apparteneva a questa categoria di edifici
realizzati senza alcuna precauzione antisismica: e cio' nonostante che la
citta' sia stata gia' colpita da un devastante terremoto nel 1971, con un
migliaio di morti. Si tratta di una piaga che anche le autorita' di Ankara
riconoscono (il suo effetto piu' terrificante lo si e' visto con il
terremoto del
1999 nella regione nordoccidentale del paese, in cui almeno ventimila
persone perirono nei crolli di edifici recenti ma strutturalmente
fragilissimi). Ieri il premier Erdogan ha annunciato che tutti i costruttori
con appalti di stato responsabili di costruzioni non a norma verranno
processati: ma di annunci del genere se ne sono sentiti gia' molti...
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 AGENZIE ANSA 2.5.03

 TERREMOTI: TURCHIA; FOLLA PROTESTA, POLIZIA SPARA IN ARIA
SOCCORSI TROPPO LENTI, GOVERNO DIMETTITI URLANO
MANIFESTANTI

 (ANSA-AFP-REUTERS) - BINGOL (TURCHIA), 2 MAG - La polizia turca ha
sparato in aria oggi per disperdere una folla che protestava contro la
lentezza dei soccorsi ai terremotati di Bingol.
 La polizia ha sparato in aria colpi di armi automatiche mentre un migliaio
di persone marciava verso gli uffici del governatore locale urlando
''governo dimettiti''.
 La maggior parte dei terremotati ha passato la notte scorsa all'addiaccio
o sotto rifugi di fortuna fatti con teli di plastica. Stamattina funzionari
della
Mezzaluna rossa turca hanno cominciato a erigere tende e cucine mobili
nel centro di Bingol, la citta' maggiormente colpita dal sisma di 6,4 gradi
Richter che secondo l'ultimo bilancio ufficiale diffuso oggi ha fatto almeno
105 morti accertati.
(ANSA-AFP-REUTERS)

 TERREMOTI: TURCHIA; 118 MORTI, NUOVO BILANCIO

 (ANSA-AFP) - BINGOL (TURCHIA), 2 MAG -
Il terremoto che ieri ha scosso l'est della Turchia ha fatto 118 morti e 503
feriti, secondo un nuovo bilancio diffuso questa sera.
 Il vicegovernatore di Bangol Ahmet Aydin, citato dall'agenzia Anatodolu,
ha detto che una quarantina di bambini sono ancora sotto le macerie di
una scuola di un collegio di Celtiksuyu, a pochi chilometri ad est di
Bangol.
 Sotto le macerie della scuola sono morti 46 alunni ed un insegnanti,
mentre 117 bambini sono stati tratti in salvo, ha detto anche il
vicegovernatore. (ANSA).

 TERREMOTI: TURCHIA; MORTI PER SPARI POLIZIA, FONTI CURDE
 MA E' LA SOLA FONTE A PARLARNE

 (ANSA) - ROMA, 2 MAG - Secondo un comunicato trasmesso dall'Ufficio
di informazione del Kurdistan in Italia, le forze di polizia turche a Bingol,
parzialmente devastata da un grave terremoto, avrebbero ''sparato sulla
folla ferendo e uccidendo delle persone''. ''Una'' sarebbe ''sicuramente
deceduta e altre due persone'' verserebbero ''in gravi condizioni'', si legge
tra l'altro nel comunicato.
 Incidenti tra popolazione terremotata che protestava per la lentezza dei
soccorsi e la polizia turca sono in realta' avvenuti a Bingol, dove il sisma
ha tra l'altro provocato il crollo di una scuola. Ma tutte le fonti disponibili
hanno parlato di agenti che ''hanno sparato in aria'' per disperdere i
manifestanti. Nessuna notizia su spari contro la folla ne' di vittime e'
giunta finora da alcuna altra fonte. (ANSA).

 TERREMOTI: TURCHIA; PROTESTE, SILURATO CAPO POLIZIA BINGOL
 (ANSA-AFP) - BINGOL (TURCHIA), 2 MAG -
Il capo della polizia della citta' turca di Bingol e' stato destituito oggi
dopo
gli scontri che hanno opposto forze dell'ordine e terremotati che
protestavano per la lentezza dei soccorsi e chiedevano aiuti del governo
dopo il violento sisma che ha colpito la Turchia orientale.
 L'agenzia Anadolu ha detto che il capo della polizia locale Nuri Ozdemir e'
stato dimesso dalle sue funzioni su ordine del ministro dell'interno
Abdulkadir Aksu.
 Stamattina poliziotti, ripresi dalle televisioni, avevano sparato in aria
mentre un migliaio di persone reclamavano aiuti. (ANSA-AFP)

 TERREMOTI: TURCHIA; SOLANA, SOLIDARIETA' E AIUTI DA UE
 (ANSA) - BRUXELLES, 02 MAG - Aiuti dall'Unione europea per la Turchia
colpita dal terremoto: la proposta alle autorita' turche e' giunta dall'Alto
rappresentante per la politica estera Javier Solana che ha parlato, al
telefono, con il ministro turco degli esteri Abdullah Gul.
 Secondo quanto riferisce un comunicato stampa, Solana ha inoltre
espresso tutta la sua solidarieta' e il suo sostegno alle autorita' turche
dopo il terremoto che ha ucciso e ferito molte persone.
 (ANSA).

 TERREMOTI: TURCHIA, UNICEF SCIOCCATO PER DRAMMA SCUOLA
 (ANSA) - GINEVRA, 2 MAG - La tragedia dei bambini sepolti nel
dormitorio della scuola Celtiksuyu, travolto dal sisma che ha colpito l'est
della Turchia, e' ''scioccante'', ha affermato il Fondo delle Nazioni Unite
per l'infanzia (Unicef).
 Decine di ''bambini sono tutt'ora sotto le macerie. E' una situazione
scioccante se si pensa che secondo la legge turca gli edifici pubblici
devono corrispondere a norme antisismiche. Non e' il caso. Molto spesso
- ha detto il portavoce dell'Unicef a Ginevra Damien Personnaz - le scuole
sono particolarmente colpite dai terremoti. Nella regione di Bingol il 90 %
delle scuole e' stata danneggiata dal sisma'', ha aggiunto.
 L'Unicef - che necessita di fondi per 250mila dollari per intervenire - ha
inviato nella regione una squadra di esperti, tra i quali responsabili per il
sostegno psico-sociale dei bambini.
 Finora dal dormitorio della scuola Celtiksuyu - edificio costruito nel 1998
che ospitava circa 200 allievi - 79 bambini e 2 insegnanti sono stati
estratti vivi. Sono state inoltre recuperate le salme di 37 scolari. (ANSA).
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 COMUNICATO UIKI

 Roma, 2 maggio 2003

 All'alba di ieri ci siamo svegliati con il dolore portatoci da una nuova
notizia triste. Un catastrofico terremoto a Bingol. Ancora lacrime, tristezza,
disperazione, fame e poverta' per il popolo kurdo. Come se le grandi
repressioni dello stato che la popolazione dell'area da decenni subisce
non bastassero, si aggiunge la distruzione portata dalla catastrofe
naturale.

 Siamo consapevoli del dolore che il popolo kurdo vive sulla nostra terra
martoriata. Per questo vogliamo porgere alle famiglie delle vittime le
nostre condoglianze e augurare una pronta guarigione ai feriti.

 Un particolare pensiero di rammarico va a quei bambini e bambine che
ancora non sono potuti uscire dalle macerie del dormitorio della scuola e
che forse perderanno la vita per le gravi negligenze che negli anni passati
hanno caratterizzato l'amministrazione della zona del sud est
dell'Anatolia, il Kurdistan.

 La situazione e' molto grave sia per le condizioni sanitarie, sia per le
questioni di disuguaglianza in cui le persone vengono trattate. Si e' venuta
a creare infatti una situazione che vede in una posizione avvantaggiata i
sostenitori politici dei parlamentari del partito di governo AKP, mentre il
resto della popolazione, come noto kurda e consapevole della propria
condizione, non riesce ad ottenere aiuti sufficienti, soprattutto non ha
potuto beneficiare delle tende, consegnate dal Governatore in maniera
parziale.

 La popolazione fin dalla prima mattinata di oggi ha cominciato a
protestare davanti alle sedi delle autorita', con le forze speciali che
intervenendo hanno sparato sulla folla ferendo e uccidendo delle
persone, una persona deceduta altre due persone versano in gravi
condizioni.

 L'operazione in atto da parte dei media e delle autorita' governative,
affinche' non si possa avere un'informazione chiara dei fatti, ha visto
addirittura il ferimento di un cameraman mentre riprendeva le proteste.

 Non e' permesso all'amministrazione locale gestita da DEHAP di agire
con efficacia per affrontare l'emergenza, e nemmeno i rappresentanti
governativi che si recano sul luogo del disastro si sono interessati a
collaborare con loro. Per assurdo si e' creata una situazione in cui sono
stati costituiti due distinti tavoli di crisi, uno al Governatorato e
l'altro al
Comune, creando una situazione di caos.

 La popolazione di Bingol e delle zone limitrofe altrettanto gravemente
colpite dal sisma e' in situazione di grave bisogno, per questo ogni forma
di contributo diventa preziosa. Alleghiamo al presente un comunicato fatto
circolare dall'organizzazione umanitaria Heyva Sor a Kurdistan -
Mezzaluna Rossa Kurda, che sta cercando di fare quanto possibile e di
far arrivare il proprio contributo sia al popolo kurdo che a tutti gli
altri, che
sono stati colpiti da questa nuova tragedia.

 Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia - Via Quintino Sella 41, 00187
Roma - Tel. 0642013576 Fax.0642013799
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 COMUNICATO KNK (CONGRESSO NAZIONALE KURDO)

 Urgent Press Release

 Deadly shocks for Kurds in Bingol
 Help the earthquake victims

 A powerful earthquake measuring 6.4 on the Richter scale hit the Kurdish
city of Bingol in the southeast of Turkey at 3.27 am on Thursday, 1 May
killing at least 100 people and injuring hundreds more.

 The early morning quake caught the people of Bingol in their beds. Local
people are desperately worried about the 198 primary school children
aged between seven and 16 buried under the rubble of the Celtiksuyu
Boarding School in the city centre.

 Today local people have confirmed the gravity of the situation and the
inability of the government to deal efficiently with the situation: there
are no
tents and no clean water. There is also great anger that a public school
building should have proved so flimsy in a region well-known for its
earthquakes. Almost half of the buildings in Bingol suffered some
damage.

 Prime Minister Erdogan admitted shoddy materials had been used and
said proper inspections had not been carried out.

 We have also received information today that riots broke out on the
streets of Bingol between angry local people and the gendarmerie. We
have watched on TV masked special forces with snipers shooting at
civilians on the streets and police vans driving over the people. The
footage was shocking.

 Several DEHAP (Democratic People's Party) offices have informed us
today that government authorities have stopped them from sending aid to
the region including ambulances, medical aid, blankets etc. and when the
DEHAP officials tried to reach the appropriate government authorities they
received no response.

 Turkey should not allow the military to operate with impunity in the region.
The special forces personnel who was randomly firing at people must be
brought to justice. Such incidents must be stopped, they should not be
used by the military as a pretext for provocations of the local people. Only
well coordinated efforts between the government and the local people will
help to deal efficiently with this crisis.

 We urge Turkish government to act quickly to meet the needs of the
victims. We a ready to offer any help we can. We call on our people and
friends to send aid including medical supplies etc. through the DEHAP
offices or the Kurdish Red Crescent in Germany.

 2 May 2003
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 ARTICOLO DEL "TURKISH DAILY NEWS" 3.5.03

 Provocation shakes quake-hit Bingol

 Protestors clash over aid shortage, police chief sacked after police fire
into air to disperse rioters

 Clashes over aid shortage stemming from provocation shook the
quake-hit southeastern province of Bingol this time, injuring two
gendarmerie officers and three reporters on Friday after Thursday's
magnitude-6.4 earthquake killed more than 100 and injured 1,000.

 Violent clashes erupted between police and local quake victims in Bingol
over tent shortages on Friday while rescue workers kept on searching for
about 40 children trapped in a dormitory in the city.

 Policemen fired into the air with automatic rifles after hundreds of
protesters demanding more tents, food and water destroyed police cars
and antipersonnel vehicles in front of the governor's building. More than
1,000 people marched on the Bingol governor's office on Friday morning
chanting "Resign, Resign!"

 Some protesters ripped large stones from the paved streets and threw
them at security forces and at the governor's building.

 Two gendarmerie officers and three reporters were injured from flying
stones, the Anatolia news agency reported.

 Police manning heavy machine guns on top of armored vehicles
patrolled the streets of the city as clashes spread to the side streets with
local youths stoning police vehicles. Cihan news agency reported that the
protestors damaged two armored police vans and ten other police
vehicles.

 The clashes erupted after police failed to disperse the crowd, which
demanded the governor's resignation and attempted to enter the
governor's building, officials said. Several protesters were injured by a
speeding police van that drove through the crowd. Police fired into the air
for several minutes, forcing many terrified protesters to throw themselves
on the floor.

 Hundreds of gendarmerie were called as the protestors did not want the
police in the city but asked for the gendarmerie. There is deep distrust
between local Kurds and police in Turkey's east following a 15-year
armed fight between the terrorist Kurdistan Workers' Party (PKK) and
Turkish security forces.

 The police withdrew from the streets after the clashes erupted and the
protestors demanded gendarmerie forces. The injured protestors were
taken to hospitals while the gendarmerie provided security after the
clashes.

 Bingol Governor Huseyin Avni Cos said the PKK was taking advantage of
the quake to raise tensions, but admitted that security forces may have
overreacted.

 Cos said that there were those who wanted to exploit the quake
environment. He informed that there were 15,000 buildings in the city and
that all citizens shocked by the quake wanted tents. "It's not possible to
meet the demands of all people all of a sudden. We are distributing tents
according to the damage of these buildings," he added.

 The Turkish Red Crescent has sent 3,700 tents and 13,000 blankets to
the region, but governor Cos said he had only distributed 1,200 so far
because he wanted the distribution to be fair. He said 20,000 more tents
were needed. Food and drinking water are also insufficient, officials said.

 Police chief sacked after riots

 After the riots, Chief of Bingol Police Osman Nuri Ozdemir was sacked
from his post by the Interior Ministry. Deputy Chief of Diyarbakir Police
Adnan Kacaroglu temporarily replaced Ozdemir.

 Ozdemir was withdrawn to the central organization of the Police in
Ankara.

 Prime Minister Tayyip Erdogan blamed provocateurs for rioting in Bingol.
Erdogan, who visited Bingol after the quake, defended the state's rapid
response to the crisis and blamed the unrest on provocateurs.

 "According to intelligence reports, there were serious activities directed at
provocation," he told a news conference back in the capital. "I call on the
people of Bingol to be more calm and sensitive."

 Defending the police response, Erdogan said, "There was no firing on
people. It was firing into the air... It is something that is used from time to
time to take control of a situation."

 Commenting on the tent shortage, Erdogan said that victims moved in
only 25 percent of the tents erected in the city, adding that most of the
tents were empty.

 "Everybody wants tents to be erected beside their house. We even gave
permission to officials to meet this demand," he added.

 Opposition to present an inquiry motion concerning the collapse of state
buildings in Bingol

 Opposition Republican People's Party (CHP) deputy group chairman
Mustafa Ozyurek told a news conference in Parliament on Friday that his
party would present an inquiry motion concerning the collapse of state
buildings in Bingol.

 Commenting on the people's riot in the city, Ozyurek said that the people
reacted against corruption carried out in public bidding as the state
buildings collapsed in Bingol.

 CHP's Oguz Oyan criticized the police firing into the air as saying that the
firing stepped up people's reactions.

 Ankara - Turkish Daily News


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