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Federazione Russa: Amnesty International chiede di porre termineall'intolleranza razziale
- Subject: Federazione Russa: Amnesty International chiede di porre termineall'intolleranza razziale
- From: "Ufficio Stampa Amnesty " <press@amnesty.it>
- Date: Thu, 17 Apr 2003 19:53:20 +0200
Gent.mi tutti,
vi trasmettiamo il comunicato stampa della Sezione Italiana di
Amnesty International:
Federazione Russa: Amnesty International chiede di porre termine
all'intolleranza
razziale
Grazie per la cortese attenzione
Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Ufficio Stampa
Amnesty International
Tel. 06 44.90.224
cell. 348-6974361
e-mail: press@amnesty.it
COMUNICATO STAMPA
CS58-2003
FEDERAZIONE RUSSA: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE DI PORRE TERMINE
ALL'INTOLLERANZA RAZZIALE
Amnesty International ha chiesto oggi alle autorità russe di prendere
misure efficaci per combattere il razzismo e promuovere la tolleranza e il
rispetto per la diversità, con l'obiettivo di fermare la crescente ondata
di attacchi contro le minoranze etniche. L'organizzazione per i diritti
umani teme per l'incolumità delle minoranze nazionali ed etniche in Russia,
alla vigilia del 20 aprile, anniversario della nascita di Adolf Hitler.
Negli anni scorsi, questa data è stata caratterizzata da numerosi atti di
intimidazione e violenza di natura razzista.
Il 26 marzo di quest'anno, a Mosca, un gruppo di giovani ha aggredito e
picchiato due studenti africani, mandandone uno all'ospedale.
L'Associazione degli studenti africani nella Federazione Russa ha
sollecitato l'apertura di un'indagine e ha chiesto maggiori misure di
sicurezza nei pressi degli alloggi studenteschi. "Il timore delle minoranze
di subire attacchi razzisti non è limitato agli skinhead. Esse temono quasi
altrettanto le autorità" - ha dichiarato Amnesty International.
Nel luglio del 2002 dieci persone dal cranio rasato hanno insultato e
aggredito un gruppo di studenti, rifugiati e richiedenti asilo africani che
stavano facendo un pic-nic in un parco di Mosca. La polizia, che si trovava
nei paraggi, è intervenuta solo un'ora dopo quando quasi tutti gli
aggressori erano fuggiti e, contro ogni evidenza, ha accusato le vittime di
aver dato vita alla rissa.
"La polizia e le altre autorità incaricate di far rispettare la legge
sottopongono regolarmente le minoranze ad abusi e intimidazioni e spesso
mostrano indifferenza nei confronti degli attacchi razzisti. Le vittime
denunciano con insistenza il fatto che la polizia sia restia ad attribuire
un significato razzista a questi episodi e tenda piuttosto a definirli atti
di vandalismo" - ha spiegato Amnesty International.
La discriminazione per motivi razziali è una realtà per molti appartenenti
alle minoranze etniche e nazionali nella Federazione Russa. "Il razzismo è
un attacco al concetto stesso di diritti umani universali. Esso nega
sistematicamente a determinate persone i loro diritti a causa del colore,
della razza, dell'etnia, della discendenza o dell'origine nazionale. Il
diritto alla libertà dalla discriminazione razziale è un principio
fondamentale dei diritti umani" - ha concluso Amnesty International.
Ulteriori informazioni
Secondo il ministero degli Interni russo, in tutto il paese vi sono circa
20.000 skinhead, di cui 2500 a Mosca. Le vittime dei loro attacchi
comprendono immigrati, rifugiati e richiedenti asilo provenienti da Africa,
Asia e Caucaso, compresi i ceceni. Anche gli appartenenti alla comunità
ebraica subiscono frequenti aggressioni e minacce e le sinagoghe e gli
altri centri della comunità vengono spesso presi di mira.
Sia il presidente Putin che il Procuratore generale Ustinov hanno
pubblicamente dichiarato che i reati di natura razzista non saranno
tollerati e che i responsabili saranno trattati "con la massima severità
consentita dalla legge". Nel 2001, le autorità hanno lanciato un Programma
di stato sulla tolleranza e la prevenzione dell'estremismo nella società
russa, che si propone in cinque anni di cambiare gli atteggiamenti e le
pratiche che facilitano la discriminazione per motivi di razza e di
religione.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 17 aprile 2003
Il rapporto Federazione Russa: Discriminazione per motivi di razza è
disponibile in lingua inglese presso l'indirizzo Internet
www.amnesty.org/russia
Ulteriori informazioni sulla campagna "Russia. Giustizia in rosso" sono
reperibili all'indirizzo www.amnesty.it/campaign/russia_2002
Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
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