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La guerra non c'è - Stefano Benni
- Subject: La guerra non c'è - Stefano Benni
- From: "Claudio Merighi" <merighi@mailbox.dsnet.it>
- Date: Thu, 3 Apr 2003 19:03:07 +0200
La guerra non c'è
STEFANO BENNI
Cittadini italiani. Qui è Silvio W. Berlusconi che vi parla. Anche se la
propaganda comunista e vaticana cerca di convincervi del contrario, i miei
avvocati mi hanno rassicurato che:
a) l'Italia non è belligerante
b) non solo non è belligerante, ma non è neanche in guerra
c) non c'è in realtà nessuna guerra
Non abbiamo mai concesso né basi né spazio aereo agli americani. Era già
tutto loro. Le basi americane sono da tempo territorio Usa a tutti gli
effetti, occupano uno spazio grande come una regione e non sono ancora
Stato Usa autonomo perché stanno decidendo per il nome: Italiaska o New
Pizzland. In quanto allo spazio aereo, gli americani ci scorazzano
già da anni, basta pensare al Cermis o a Ustica. Vi posso assicurare che
nessun aereo Usa parte per missioni di guerra dalle nostre basi. Alcuni
portano in giro le bombe, perché a stare chiuse nell'hangar si
arrugginiscono. Altri fingono di partire per confondere il nemico, a volte
tornano, a volte restano nascosti in qualche garage o luogo appartato. Io
ho due B 52 nel mio giardino a Arcore.
Non sono mai transitati sul suolo italiano treni con armi. Se qualcuno ha
portato con sé un carro armato o un cannone, lo ha fatto a titolo
personale, l'importante è che non lo abbia messo in mezzo al corridoio
intralciando i passeggeri o il servizio ristoro. Abbiamo espulso i
diplomatici iracheni non perché ce lo ha chiesto Bush, ma perché ai sensi
della legge Bossi-Fini non avevano più un lavoro, in quanto, come sapete,
tutti gli sforzi diplomatici sono falliti.
Non abbiamo mai venduto armi agli americani. Agli iracheni sì, ma allora
Saddam era un amico.
Non è vero che siamo già in corsa per la ricostruzione dell'Iraq e stiamo
arraffando le commesse. Io di commesse ne ho avute a migliaia alla Standa e
nessuna può dire che io le ho messo le mani addosso. Sono fedele a mia
moglie anche se è una traditrice pacifista e secondo alcuni pettegolezzi
attualmente è fidanzata con un certo Schopenauer.
Non siamo belligeranti, in quanto non c'è nessuna belligeratura in corso.
E' semplicemente in atto l'operazione per disarmare Saddam. Non mi risulta
che ci siano morti né tra i civili né tra i militari. Aprite la televisione
e vedrete che nulla è cambiato: le solite sigle, le solite facce, i soliti
conduttori, e gli esperti che giocano con le mappe e i soldatini. Si
discute di Iraq, ma come si parla del brutto tempo o dei virus della
polmonite, sono inconvenienti che un palinsesto non può ignorare.Qualcuno
con criminoso cattivo gusto, in un rigurgito Santoriano, ha mandato in onda
scene di qualche film pulp dove si vedevano marines americani massacrati e
civili iracheni morti. E' ovvio che simili cose non possono avvenire in una
moderna chirurgica operazione di disarmo. Ho dato l'ordine a Gasparri di
mettere durante queste scene il sottotitolo fiction, e il pallino rosso
sullo schermo. Mi ha risposto: ci costerà un sacco di soldi dipingere il
pallino su ogni televisore italiano. E' più cretino di quanto credevo.
Ma insomma, cittadini italiani, ragionate! Vi sembra che se ci
fosse la guerra il mio amico Bush andrebbe in vacanza nel suo chalet? Vi
sembra possibile che un grande democrazia arresti millecinquecento persone
a San Francisco perché manifestano contro la guerra? Mi si
attribuiscono battute meschine sui pacifisti, che poi mi tocca di smentire.
Ma io so bene che, non essendoci guerra, non ci sono pacifisti. E' un
mistero per me cosa facciano quei milioni di persone in strada, con quella
bandiera tutta colorata che sembra la maglia del Milan che ha fumato
marijuana.Se ci fosse davvero la guerra, con tutti i missili che hanno
tirato su Baghdad avrebbero ucciso Saddam. Invece eccolo lì che parla in
diretta. Maledetto concorrente! E' uno dei pochi che in video è tronfio e
bugiardo come me.Il migliore in televisione, comunque, è sempre George
Wermacht Bush. Ha il carisma e la statura morale di un pupazzo da
ventriloquo e ultimamente si è messo anche a fare il comico. Ha detto che
l'Iraq deve rispettare la convenzione di Ginevra. Che i suoi prigionieri
devono essere trattati umanamente, proprio come quelli di Guantanamo. Ha
invocato anche il tribunale dell'Aia. Mancava solo che chiedesse l'invio di
ispettori dell'Onu nella zona delle operazioni. Quando poi ha detto che
bisogna rispettare il diritto internazionale, si sono sentite le risate
dei cameramen e gli spari di Colin Powell che li abbatteva.
Riassumendo: l'Italia non è in guerra, non c'è nessuna guerra, non
ci sono morti né da una parte né dall'altra, gli elicotteri inglesi
abbattuti dal fuoco amico non sono eventi bellici ma incidenti dovuti
alla congestione del traffico aereo, come a Fiumicino. Non ci sono
manifestazioni sanguinose in tutto il medio Oriente, e il popolo iracheno,
come ho già anticipato a suo tempo, è entusiasta di questa pacifica
invasione. Ci sono invece le armi chimiche e di sterminio di massa. Sono a
Aviano, pronte a essere trasportate in Iraq nel caso gli americani non ne
trovassero. Ci avete creduto? Ma siete proprio dei ingenui, era una
battuta. Sapete qual è la verità? La vera arma di sterminio di massa sono
io col mio governo di ipocriti, quello che vuole farvi credere che non
sta succedendo niente. Abbiamo cominciato con lo sterminio
dell'informazione, poi abbiamo intrapreso quello del diritto, ora ci
proviamo con lo sterminio delle coscienze. Una nube di indifferenza, ecco
la nostra arma chimica.
Per il momento non ci riusciamo. Ma confidiamo nella tendenza degli
Italiani a dimenticare in fretta, e in un pronto intervento dei servizi
segreti contro il crescere del movimento pacifista. Perciò se vedete alla
televisione immagini volgari di sangue e morte e bombardamenti, pensate che
non sono vere, perchè la guerra moderna non fa morti. Sono semplicemente
degli errori di sceneggiatura.
E adesso vi lascio, prima di andare via per il week-end devo
discutere con Blair e Aznar sui nuovi oleodotti e sulla ricostruzione di
Baghdad.
Io ho proposto Baghdad due, un ridente complesso residenziale a
pochi chilometri da Baghdad, in una località che si chiama Teheran. Ha
detto Bush che ci pensa lui a sgombrarmi il terreno. E poi c'è il progetto
di un ponte tra Messina e Amman, con un solo pilone a Creta. E per finire
una fusione tra Mediaset e Lockeed, perché non c'è la guerra, ma
stranamente in Borsa le azioni della fabbriche di armi triplicano. Misteri
della finanza.
Italiani, state tranquilli. Niente sangue né dolore né lacrime.
Strike & Awe non è un'azione di guerra e non vuole dire Sconvolgi e Terrorizza.
E' un serial con due poliziotti, Strike il bruno e Awe il biondo. Me lo
ha detto Frattini che ha studiato inglese con la Playstation. Io
vi proteggerò, vi consolerò, vi rassicurerò, io sono la tempesta
di sabbia che tutto nasconde, io sono l'operazione Forget&Fard. Credetemi.
Non sta morendo nessuno. So prendermi le mie responsabilità e non dico
bugie.
Ve lo giuro sui figli di Blair.