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IL CONTROLLO DAL BASSO PER IL POTERE DI TUTTI
L'EUROPA E IL MONDO
"…Ciò che i trattati e le convenzioni non hanno
ancora saputo compiere l'ha fatto il popolo europeo, milioni e
milioni di giovani e anziani, di donne e di uomini d'ogni religione
o senza religione. L'Europa sta nascendo: questa è la novità
sconvolgente. Qualcuno ieri, commentando lo spettacolo che le
televisioni mandavano in onda da Piazza San Giovanni e da Hyde Park,
si chiedeva con un pizzico d'ironia: "Vedo che cantano e ballano, ma
che cosa c'è da ballare?". Ironia patetica perché c'era invece
moltissimo per ballare e cantare: se nasce l'Europa all'insegna
della pace e della solidarietà, quello è un giorno di grandissima
festa e così infatti è stato il 15 febbraio del 2003…"
Così scriveva Eugenio Scalfari su "Repubblica" del
giorno dopo. Da vecchio europeista coglieva bene uno dei
significati delle grandi manifestazioni del 15. Noi, da vecchi
global fautori di un mondo dedito in pace e nella solidarietà di
tutti i popoli alla sua crescita materiale e culturale, abbiamo
apprezzato anche la partecipazione dei non europei a questa grande
riflessione sulla inutilità e dannosità della guerra, di ogni guerra
e sulla necessità della pace per avviare a soluzione i problemi di
tutti, a cominciare da quelli della miseria e del giusto accesso
alle risorse. Anzi pensiamo che sia stata proprio questa la
spinta di fondo a muovere i popoli di ogni parte della
terra. Come ha detto giustamente Lula, il nuovo presidente del
Brasile, il mondo non ha bisogno di questo tipo di guerre, ha
bisogno della guerra contro la fame. E siamo convinti che sia la
via migliore per vincere anche il
terrorismo |