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IRAQ: La segretaria generale di Amnesty International a colloquiocon re Abdullah di Giordania
Gent.mi tutti,
vi trasmettiamo il comunicato stampa odierno della Sezione Italiana di
Amnesty International:
IRAQ: La segretaria generale di Amnesty International a colloquio con re
Abdullah di Giordania
Grazie per la cortese attenzione
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Ufficio stampa
Amnesty International
Tel. 06 44.90.224
cell. 348-6974361
E-mail: press@amnesty.it
COMUNICATO STAMPA
CS29-2003
IRAQ: LA SEGRETARIA GENERALE DI AMNESTY INTERNATIONAL A COLLOQUIO CON RE
ABDULLAH DI GIORDANIA
"I diritti umani e i bisogni umanitari della popolazione irachena devono
essere in cima all'agenda del dibattito sull'Iraq", ha dichiarato Irene
Khan, Segretaria Generale di Amnesty International al termine di una sua
visita in Giordania. Parlando dopo l'udienza avuta con Sua Maestà Re
Abdullah bin Hussein, Irene Khan ha accolto con favore le parole del Re
sulla necessità di una più grande attenzione per la situazione umanitaria
dell'Iraq in caso di guerra.
Re Abdullah ha assicurato che, in tale eventualità, la Giordania darà
protezione ai rifugiati e garantirà accesso alle organizzazioni
internazionali.
"La Giordania ha una lunga tradizione nell'accoglienza ai rifugiati" - ha
dichiarato Irene Khan. "La comunità internazionale deve aiutare la
Giordania e altri paesi confinanti e assicurare i fondi necessari per
proteggere e assistere le persone in fuga".
In un momento in cui la minaccia di guerra fa aumentare le tensioni e la
libertà di espressione e di assemblea è sottoposta a crescenti pressioni,
la Segretaria Generale di Amnesty ha sottolineato la necessità che in
Giordania sia garantita la protezione dei diritti umani. Irene Khan ha
apprezzato le parole del Re secondo cui "la gente dev'essere in grado di
esprimere le proprie opinioni" e la sua disponibilità a riesaminare la
legislazione interna, in particolare la legge 54 del 2001, che viene usata
per limitare la libertà di espressione ed è causa di arresti e condanne.
La visita di Irene Khan in Giordania fa parte di una campagna di pressione
di Amnesty International sugli Stati membri delle Nazioni Unite, compresi
quelli della regione mediorientale, per assicurare che i diritti umani e le
conseguenze umanitarie della crisi irachena siano oggetto della più totale
considerazione.
Amnesty International chiede l'autorizzazione di visitare l'Iraq dal 1983
ed ha recentemente ricevuto una positiva risposta dal governo di Baghdad.
"Stiamo cercando un dialogo serio. Siamo consapevoli che nell'attuale clima
politico la situazione dei diritti umani può essere oggetto di
manipolazione da ogni parte. Ma abbiamo il dovere di cercare una risposta
alle gravi preoccupazioni per i diritti umani in Iraq che nutriamo da
decenni".
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 10 marzo 2003
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