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Sto perdendo la pazienza



UNO. Aggiornamenti dai territori (Infopalestina)
DUE. Aggiornamenti dall'Operazione Colomba
TRE. Palestine notre amour, Venerdi' 7 marzo, Ivrea
QUATTRO. Cade la neve - Hamira Hass
CINQUE. Sto perdendo la pazienza,  di Terry Jones [ex Monty Python] 
SEI. Lettera da una galera israeliana
SETTE. Viaggio di solidarieta' in Israele - Errata corrige 

UNO. Da Infopalestina [info@infopalestina.it]
FEBBRAIO DI SANGUE, 68 PALESTINESI UCCISI NEI TERRITORI:
http://www.infopalestina.it/index1.htm

http://www.infopalestina.it/News/2marzo.htm
UCCISO UN BIMBO PLESTINESE DI 9 ANNI : KHAN YUNES, PROSEGUE GUERRA D'ATTRITO
ISRAELIANA
KHAN YUNES, UCCISO BAMBINO PALESTINESE
I PALESTINESI NEL MONDO SONO 9,3 MILIONI
SVENTATO PIANO DI HAMAS PER UCCIDERE SHARON
INCURSIONE SOLDATI ISRAELIANI A GAZA, UCCISI 2 PALESTINESI
DUE PALESTINESI MORTI A GAZA, 35 FERITI
KHAN YUNES; NUOVO BILANCIO, 2 MORTI E 40 FERITI
INTEGRALISTA UCCISO A SIDONE, ISRAELE SI DICE ESTRANEO
GAZA; CONCLUSO RAID ISRAELIANO A KHAN YUNES, UN MORTO
GAZA, PALESTINESE UCCISO A KHAN YUNES
GAZA, INCURSIONE ISRAELIANA IN CAMPO PRFUGHI KHAN YUNES

DUE. Aggiornamenti dall'Operazione Colomba
E non sei tu a decidere... 
Di Piergiorgio
 
Yom assal
Yom basal
Oggi miele
Oggi cipolle
Oggi giorno dolce
Oggi giorno amaro
 
E non sei tu a decidere.
L'esercito israeliano non controlla solo la tua liberta' di movimento ma anche 
la tua prospettiva del futuro.
Prospettiva del tuo futuro non solo remoto ma anche prossimo. La stessa 
immaginazione di cio' che vorrai fare domani e' ostaggio di cosa "LORO" decideranno di fare. 
Quando vorranno farlo e quanto "meglio" vorranno farlo. La tua parte di liberta' sul 
domani ce l'hanno loro. Rimani libero di decidere che domani andrai a Gaza a prendere 
le misure per le carrozzine per disabili di A e N, ma ora come domattina loro possono
 bloccare tutta la viabilita' e iniziare l'azione militare.
Stanotte possono attaccare a Tufah e buttare giu' qualche casa abitata; cosi alcune 
famiglie evacuano; ma l'at
stanotte e farlo domani 
o quando meglio credono.
Ma tu devi continuare a programmare la tua vita; la tua normalita'; le tue cose da fare;
 anche se sai che tutto puo' cambiare con un solo messaggio cifrato del comando militare.
Perche' la resistenza dell'umanita' in questo deserto di violenza a volte non la misuri 
da quanto riesci a fare ma da quanto riesci ancora a programmare.
 
Oggi miele
Oggi cipolle
Ma chissa' poi se coloro che "decidono" lo sono veramente "decisori" o solo illusi di se stessi.
Preferisco pensarla cosi': domani come sempre sorge il sole, e non l'ha deciso nessuno. Ma tutti,
 "decisori" e non, lo attendono. Il sole viene. Sempre. Senza chiedere o pretendere nulla dagli altri. 
E non sei tu a decidere. 
 
23 febbraio 2003 - Qararah, notte di attesa. 
 
P.S:
Diciamo che il senso della mia presenza qua e', anche se non solo, nell'attendere il sole da
questa sponda del mediterraneo, a fianco di chi soffre. 
Qui, piuttosto che dall'altra sponda da cui provengo. Per non lasciarli soli, per non 
dimenticarli.
www.operazionecolomba.org

TRE. Palestine notre amour, Venerdi' 7 marzo, Ivrea
Centro Documentazione Pace
Itaca
Venerdi' 7 marzo alle ore 21

presso la sala Santa Marta di Ivrea
Assemblea Pubblica sul tema:

Palestine notre amour
Riflessione sulle iniziative della societa' civile italiana in Palestina a partire dalla 
recente tourne'e della compagnia Pippo Delbono, a Betlemme, Ramallah, Gerusalemme, 
Nazareth e Haifa con lo spettacolo Guerra. 

Programma:

Proiezione di un trailer del film in corso di montaggio sulla tourne'e teatrale 
 
"Guerra", in un teatro di guerra, la Palestina, ne "il tempo degli assassini" (*)
Il racconto di Akram Telawe, regista e attore palestinese che ha curato la traduzione
in arabo del testo di Guerra e che lo ha recitato in simultanea con Pippo Delbono 

La cultura, l'arte e il teatro come pratiche di intelligenza in situazioni di conflitto

Maria Nadotti, giornalista e saggista, ha curato il progetto della tourne'e 
n Palestina, 
Rosanna Barzan, donna in nero

In Palestina, perche' e come 
Alfredo Tradardi, osservatore internazionale indipendente

(*) "Il tempo degli assassini" e' il titolo di un altro spettacolo della compagnia Pippo Delbono 

Informazioni:
alfredo tradardi
+39 347 2745166
a.tradardi@flashnet.it

QUATTRO. Cade la neve - Hamira Hass (Internazionale)
Per tutta la settimana i figli del mio vicino hanno avuto un chiodo fisso: la neve
"Martedi' nevica", hanno annunciato. "Urra', niente scuola. Papa' restera' a casa e preparera' la
 colazione". Kh., il padre, e' un avvocato che difende i minori nel tribunale militare 
israeliano. Se non e' la neve, si augurano il coprifuoco: non e' politicamente corretto 
parlarne ma, in luoghi dove il coprifuoco non e' un evento quotidiano violento e inquietante,
 i bambini sperano in un giorno senza scuola.
Le previsioni promettevano neve. E la neve e' arrivata. Fiocchi bianchi, da principio acquosi,
 poi sempre piu' lanuginosi, che fluttuano in aria prima di posarsi a terra. La neve cade a 
Ramallah, Gerusalemme, Betlemme e nellŽalta Galilea. I bambini e gli adulti osservano 
meravigliati. Israeliani e palestinesi. Arabi ed ebrei. In mezzo a questo candore, 
la notizia passa quasi inosservata: Ariel Sharon ha formato il nuovo governo.
Con leader di estrema destra che invocano apertamente il "trasferimento" 
(la deportazione dei palestinesi), o piu' "moderati" che concederebbero ai palestinesi
di vivere in enclave separate e dotate di "autogoverno". Tutti comunque favorevoli 
a una grande guerra messianica per "risolvere" il conflitto. "Che governo avete!", 
ha commentato Kh. a colazione. Ho risposto: "Non e' solo il nostro, purtroppo. 
e' anche il vostro, benche' non lo abbiate eletto".
Israeliani e palestinesi, arabi ed ebrei: stessa neve, stesso governo.

www.internazionale.it/firme/articolo.php?id=2869
  
CINQUE. Sto perdendo la pazienza,  di Terry Jones [ex Monty Python] 
23/02/2003

Anch'io, come Bush, sto perdendo la pazienza 
Lette
gennaio 2003 
di Terry Jones [ex Monty Python] 
Sono davvero eccitato dall'ultima motivazione fornita da George W. Bush per il bombardamento
 dell'Iraq: sta perdendo la pazienza. A me sta succedendo proprio la stessa cosa! 
Da qualche tempo a questa parte infatti c'e' un mio vicino, il signor Johnson,
 che vive nella mia stessa via, due o tre case piu' in la', che mi sta davvero facendo arrabbiare.
 Beh, lui e il signor Patel, che gestisce il negozio di cibo salutista. 
Tutti e due mi lanciano strani sguardi e, in particolare, sono sicuro che il signor
Johnson stia progettando di giocarmi qualche brutto scherzo, ma finora non sono
riuscito a scoprire esattamente cosa. 
Sono andato a casa sua un paio di volte per cercare di capire cosa sta escogitando,
ma ha tenuto tutto ben nascosto. Cio' dimostra quanto possa essere subdolo.
Per quanto riguarda il signor Patel, non chiedetemi come l'ho saputo, 
ma so per certo, da fonti sicure, che in realta' e' un pluriomicida. 
Ho distribuito volantini per la via, dicendo che se non facciamo qualcosa il signor Patel 
ci fara' fuori tutti, uno per uno. Qualche vicino mi chiede perche', se ho le prove,
 non vado alla polizia. Ma questo e' semplicemente ridicolo. La polizia dira' che ha 
bisogno delle prove di un crimine per poter formulare delle accuse nei confronti dei 
miei vicini. Verranno fuori con lungaggini burocratiche a non finire, tireranno fuori 
cavilli su cosa ci sia di giusto o di sbagliato in un'azione preventiva, mentre il 
signor Patel stara' uccidendo la gente in segreto. 
Poiche' sono l'unico in questa via a possedere un buon numero di armi da fuoco automatiche, 
penso che spetti a me mantenere la pace. Ma finora farlo si era rivelato un po' difficile.
 Ora, pero', George W. Bush ha chiarito che basta che io perda la pazienza e poi 
posso gettarmi nella mischia e fare quello che voglio! E diciamocelo, la politica 
attentamente escogitata da George W. Bush rispetto all'Iraq e' l'unico modo per permettere 
la pace e la sicurezza internaz
 per impedire ai
 fondamentalisti islamici kamikaze di prendere di mira gli Usa o la Gran Bretagna e'
 bombardare un po' di paesi islamici che non ci hanno mai minacciato. Ecco perche' voglio 
far esplodere il garage del signor Johnson e uccidere sua moglie e i suoi figli. 
Colpisci per primo! Questo gli insegnera' una lezione. Dopodiche' ci lascera' in pace e 
la smettera' di guardarmi storto in quel modo assolutamente inaccettabile. 
Il signor Bush ha chiarito che tutto cio' che gli serve sapere prima di bombardare 
l'Iraq e' che Saddam e' un uomo davvero cattivo e che ha armi distruzione di massa, 
anche se nessuno riesce a trovarle. Sono certo di avere tante giustificazioni quante
 ne ha Bush per bombardare l'Iraq per uccidere la moglie ed i figli del signor Johnson.
 L'obiettivo di lungo termine di Bush e' quello di rendere il mondo un posto piu' sicuro 
eliminando stati canaglia e terrorismo. 
E' un obiettivo a lungo termine davvero astuto, perche' quando mai saprai di averlo 
raggiunto una volta per tutte? Come fara' Bush a sapere quando ha spazzato via tutti 
i terroristi? Quando ogni singolo terrorista sara' morto? Pero' un terrorista e' un 
terrorista solo dopo che ha compiuto un atto di terrore. Che dire dei potenziali terroristi?
 Sono loro quelli che bisogna eliminare davvero, perche' la maggior parte dei terroristi noti, 
essendo kamikaze, si sono gia' eliminati da soli. Forse il signor Bush ha bisogno di 
spazzare via chiunque potrebbe in futuro diventare un terrorista? E' possibile che non
possa essere sicuro di avere raggiunto il suo obiettivo finche' ogni musulmano fondamentalista 
non sara' stato ucciso? A quel punto, pero', qualche musulmano moderato potrebbe finire 
con il convertirsi al fondamentalismo. Non sara' che l'unica cosa davvero sicura da fare 
per il signor Bush sia eliminare tutti i musulmani? 
E' la stessa cosa nella via dove abito io. Il signor Johnson e il signor Patel sono solo 
la punta dell'iceberg. Nella strada vivono dozzine di altre persone che non
guardano in modo strano. Nessuno potra' essere davvero al 
sicuro finche' non li avro' spazzati via tutti. Mia moglie dice che potrei spingermi troppo
 oltre, ma io le rispondo che sto solo applicando la stessa logica del presidente degli Stati
 Uniti. E questo le chiude il becco. 
Proprio come il signor Bush, anch'io ho perso la pazienza, e se questa e' una ragione 
sufficiente per il presidente, allora lo e' anche per me. Sto per dare a tutta la mia via 
due settimane di tempo, no, anzi, 10 giorni, per venire allo scoperto e consegnare tutti 
gli alieni e i dirottatori interplanetari, i fuorilegge galattici e i cervelli del 
terrorismo interstellare, e se non li consegnano con le buone e non mi dicono "grazie",
 bombardo la via e spedisco tutti all'altro mondo. 
E' sensato quanto quello che sta proponendo George W. Bush e, al contrario di quello 
che intende fare lui, la mia politica distruggera' solo una strada. 

SEI. Lettera da una galera israeliana
(Ricevuta da Elaine Scarry del Boston Globe)

Cari Amici,
Vorrei spartire con voi alcuni dei pensieri che mi colgono mentre passo
lunghe ore sbucciando cipolle, lavando enormi pentoloni unti, e mentre la
gente intorno mi chiede di spiegare, gente che trova difficile capire cosa
mi ha spinto a farlo. Si chiedono come mai un uomo della mia eta', sposato
con due bimbi, e' arrivato a tutto cio'. Perche' ho ritenuto che tutto questo
valesse la pena, pur di rifiutare di prendere parte allŽoccupazione dei
territori.
Queste domande mi hanno forzato a esaminare i motivi del mio agire dal punto
di vista degli altri carcerati. Loro vedono un uomo di 36 anni imprigionato
con ragazzi che hanno la meta' dei suoi anni. Separato dalla sua famiglia,
con il divieto di togliersi il cappello (anche quando si trova nella sua
cella o mentre mangia), con la proibizione di usare un cuscino, tenere carta
per scrivere, portare lŽorologio, mangiare nel locale destinato (obbligato a
mangiare in piedi, nel corridoio, vicino alla cella, restando sempre dietro
le
e a qualcuno mentre lavora o mangia. Costretto a lavorare
quattordici ore al giorno (in cucina o pulendo bagni), a scattare sullŽ
attenti ogni volta che un ufficiale passa e a obbedire a una lunga lista di
altri ordini e proibizioni il cui il solo scopo e' umiliarlo. Perche'
qualcuno, volontariamente, puo' sottoporsi a questo?
Per rispondere davvero a una simile domanda, occorre ricordare
l'alternativa, che cosa ho rifiutato di fare. Lo sforzo qui dentro e'
effettivamente umiliarmi con tutte le forzature possibili. Ma sono convinto
che cio' che umilia di piu' un uomo e' lŽumiliazione che impone. Osservare, ad
esempio, gli occhi di un Palestinese fermo a un checkpoint mentre gli
impedisci di raggiungere lŽospedale, la scuola, o il lavoro. Guardare negli
occhi residenti ai quale ho imposto appena un altro giorno di coprifuoco
inutile -- un coprifuoco che sembra non avere un chiaro inizio ne' una chiara
fine. Vedere gli occhi lucidi del coltivatore dei frutteti che mi e' stato
ordinato di sradicare, o quelli di una famiglia la cui casa sto per
demolire. E vedermi riflesso negli occhi di queste persone: un soldato
odioso dinnanzi a gente tremolante che elemosina la sua misericordia. Cio',
per me, e' molto ma molto piu' umiliante.
Ci sono, ovviamente, coloro che sostengono che la presenza di gente come me
nei territori occupati puo' rendere l'occupazione piu' umana. Effettivamente,
non posso negare che si puo' sradicare un frutteto con gentilezza, demolire
una casa in modo cortese, espellere unŽintera popolazione dal proprio
villaggio -- come e' stato fatto in Hebron del sud -- in modo civile, con
buona organizzazione e meno violenza. e' possibile, pare, opprimere un intero
popolo in modo tranquillo. La domanda, tuttavia, ancora mi si pone: Puo' una
persona che desidera mantenere la propria umanita' effettuare tali azioni?
Per me, la risposta e' chiara: No.
Cosi' quando noi, i refuseniks, dichiariamo che ci sono determinate cose che
ti annullano come essere umano, non intendiamo i lavori pi
na, poiche' tale lavori sono umiliazioni insignificanti. Intendiamo
azioni che umiliano e negano l'umanita' ad altri. Non cŽe' dubbio che per me
sia meglio starsene tutto il giorno in cella, isolato, con un cappello sulla
testa, in silenzio, lavando piatti e sbucciando cipolle.
Preferisco, di gran lunga, quelle lacrime che mi scendono quando taglio
sacchi su sacchi di cipolle piuttosto che quelle che verso ogni volta che
evoco le immagini dellŽoccupazione. Cordialmente
Yigal

SETTE. Viaggio di solidarieta' in Israele - Errata corrige 
Nella scorsa emissione il programma del viaggio di solidarieta' in Israele era 
interrotto al  giorno cinque; ecco la versione completa.
Puo' risultare interessante un confronto con i viaggi organizzati da Assopace, DIN, 
Action  For Peace, etc (che invece comprendono attivita' sia in Palestina che in Israele).

EL AL E MIN VIAGGI
PRESENTANO
viaggio di solidarieta' in Israele
02-09 MARZO 2003
In collaborazione con il KKL di Roma
la Federazione Associazione Italia Israele
Domenica 2:   Arrivo e trasferimento a Gerusalemme
                                Partenza da Roma Fiumicino, con volo EL AL, h 11:00 
                                arrivo a Tel Aviv h15:15.
                        Partenza da Malpensa, con volo EL AL h 12:30
                                arrivo a Tel Aviv h 17:20
                                Possibilita' di partenza da altri aeroporti italiani

Lunedi' 3:         Incontro al Ministero degli Esteri con Ilan Shtulman
                        Visita alla Corte Suprema
                        Giro panoramico di Gerusalemme
                        Monte Herzl e Yad Vashem
                        Visita della citta' vecchia, attraverso i quartieri che la
                                caratterizzano, arabo, cristiano
                        ed ebraico con il Tunnel
                        Possibilita' di tempo libero al mercato arabo
                        Cena e pernottamento in albergo ( Park Plaza Hotel)
                  
                                terrorismo.
Martedi' 4:     Tempio Italiano e Visita del Museo. Incontro con
                               rappresentanti della Comunita' ebraica italiane
                              incontro e dibattito con la giornalista Fiamma Nirenstein
                       Visita alla Torre di David
                       Tempo libero
                       Trasferimento ad Arad
Mercoledi' 5:  Visita di Tel Arad
                       Visita al museo dell'Aviazione israeliana
                       Beer Sheva e pranzo libero al centro commerciale della
                               citta'.
                       Visita al Kibbutz di Revivim per conoscere la storia del
                              Neghev e della sua trasformazione
                      Cena e pernottamento in kibbutz ed intrattenimento con uno
                              o piu' dei suoi membri

Giovedi' 6:    Organizzata dal Portavoce dell'Esercito, visita ad una base
                            militare. Visita del parco geologico di Machtesh Ramon
                     Riserva naturale di Ein Avdat
                     Citta' nabatea-bizantina di Avdat
                     Sde' boker, tomba di Ben Gurion
                     Visita sotto una tenda beduina del Neghev
                    Cena e pernottamento in kibbutz
Venerdi' 7:   Visita della fortezza di Massada
                     Mar Morto
                     Partenza per Tel Aviv
Sabato 8:     Mattinata libera (spiaggia e relax)
                     h 18.00 pre-ceck in all'El Al
                     Visita notturna di Jaffa
                     Cena Conclusiva in un ristorante tipico con rappresentante
                            della Ambasciata italiana

Domenica 9: Partenza

Prezzo per persona in camera doppia: 830,00 euro
Assicurazione obbligatoria: 20,00 euro
Supplemento singola: 175,00 euro