Adesso la bandiera della Pace diventa di parte. Dopo aver assistito per molti giorni allo sdoppiamento di personalità di quasi tutto il Governo Italiano, che a destra preparava la guerra e a sinistra diceva di lavorare per la pace finalmente si capiscono le reali intenzioni di Berlusconi e “compagni”. Infatti
esporre la bandiera della pace davanti a qualsiasi edificio pubblico secondo un
parere della segreteria del presidente del Consiglio configurerebbe i reati di vilipendio al Tricolore (Bossi
docet!) e abuso d’atti d’ufficio.
Nel parere espresso dal Governo, sollecitato da diversi prefetti, si legge anche
che non possono essere affisse “bandiere di parte” (non sapevo che la pace fosse
di parte ma è sempre bene imparare). Il pretesto per tentare di oscurare il
dilagare delle bandiere della pace sembra sia arrivato dall’interpretazione del
decreto presidenziale 121 del 2000, che però regolamenta solo l’esposizione di
vessilli che rappresentano i vari stati e non vessilli diversi (come quello
della pace). Comunque
sia, pare che le Amministrazioni che hanno esposto la Bandiera della Pace “di
parte” non sembrano proprio intenzionate a tornare indietro mentre il Governo ha
finalmente scoperto le carte: ha implicitamente dichiarato di essere
guerrafondaio (se qualcuno non aveva ancora capito, ecco finalmente rivelato
l’arcano). C’è però un problema. Secondo la “Gerarchia delle Leggi” la Costituzione Italiana vien prima di un semplice decreto presidenziale e questa all’art. 11 recita così: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. Pace a tutti. Giocondo Busico |