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testimonianza di don Renato Sacco - resoconto veglia di preghiera a Taranto




>Date: Fri, 31 Jan 2003 08:05:17 +0100
>To: taranto@peacelink.it
>From: "Giovanni Matichecchia" <matichecchia@tarantosociale.org> (by way of 
>Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>)
>Subject: resoconto veglia di preghiera a Taranto
>Cc: coordinamento@tarantosociale.org
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>VEGLIA DI PREGHIERA A TARANTO
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>Approssimandosi la notte del buonsenso e della solidarietà umana poiché il 
>mondo ha scelto di cedere il passo all’apocalisse, abbiamo pensato di 
>invocare il Signore perché intervenga sul cuore e sulla mente di chi può 
>scongiurare la tragedia. Una veglia di preghiera cui hanno partecipato Pax 
>Christi e tarantosociale (un nutrito cartello di realtà associative), era 
>presente il prof. Alessandro Marescotti, insieme a numerosi fedeli, nella 
>Parrocchia della Madonna della Fiducia. Con le parole di Giovanni Paolo 
>II, pronunciate in occasione della Giornata Mondiale della Pace di inizio 
>anno, è stato dato il via a questo momento di preghiera diretto dal 
>parroco della Chiesa Madonna della Fiducia. Era presente inoltre il 
>viceparroco, don Daniele D’Elia. L’invito alla cristiana ribellione è 
>venuto da alcuni richiami di don Tonino Bello (quest’anno ricorre il 
>decennale della sua scomparsa). E’ stato quindi Pio Castagna, storica 
>espressione di Pax Christi a Taranto, a richiamare la comunità alla 
>preghiera per scongiurare questa ed ogni guerra. La guerra è rifiuto 
>dell’etica e della solidarietà, valori irrinunciabili per il cristiano. Il 
>coro della parrocchia ha quindi intonato il Bonum est confidere in Domino, 
>bonum sperare in Domino. Momento forte è stato l’ascolto della voce di don 
>Renato Sacco, consigliere nazionale di Pax Christi, che insieme ai Beati i 
>Costruttori di Pace, Libera, Intersos e Social Forum si sono recati in 
>Iraq per tentare di avviare un dialogo di pace con le autorità irachene.
>Suggestiva è stata la testimonianza di don Renato la quale è giunta 
>tramite un cellulare che - accostato al microfono - è giunto a tutti i 
>presenti in chiesa, amplificato con la calda voce di questo testimone di 
>pace. E' stato non solo un momento suggestivo di ascolto ma un momento di 
>dialogo.
>Don Renato Sacco, su interrogativi che gli poneva Giandomenico Tacente, ha 
>sottolineato come la guerra non ancora dichiarata può annoverare già un 
>milione di vittime e che la metà è purtroppo costituita da bambini. Nessun 
>uomo del popolo, nessun cittadino iracheno vuole veramente la guerra. C’è 
>bisogno di pace, di sviluppo, di lavoro, di assistenza medica. L’unica 
>risposta che la nostra civiltà ha in serbo sono le “bombe intelligenti” 
>che hanno ripetute volte dimostrato la propria follia.
>Un applauso finale, caloroso e prolungato, ha sottolineato l'affetto dei 
>presenti per don Renato, testimone di pace, sentito da tutti così vicino e 
>partecipe.
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